Io ho scelto voi

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Liberi per servire

L'uomo, liberato nella fede "da" egoistiche preoccupazioni per se stesso, liberato nella speranza "da" angosce ed ansie per i propri limiti, è finalmente libero "per" amare con totale dedizione.

La libertà cristiana ci è stata donata per amare Dio al di sopra di tutto e per diventare protagonisti di liberazione per gli altri, nella pratica di un amore fraterno: "Voi infatti, fratelli, siete stati chiamati a libertà.

Purché questa libertà non divenga un pretesto per vivere secondo la carne, ma mediante la carità siate a servizio gli uni degli altri" ( Gal 5,13 ).

Alla libertà donata dalla presenza dello Spirito di Dio si aprono così gli orizzonti sempre nuovi dell'amore.

Dobbiamo camminare "secondo lo Spirito" ( Gal 5,16 ), cioè "nella carità" ( Ef 5,2 ).

Il dono battesimale dello Spirito che ci fa liberi si rafforza e si approfondisce nel sacramento della Confermazione, quando, in modo consapevole e adulto, rinnoviamo il nostro "sì" a Cristo e alla Chiesa.

Allora siamo arricchiti di sapienza, intelletto, consiglio, fortezza, scienza, pietà e timore di Dio ( Is 11,2 ).

I doni dello Spirito che ci santificano sono forza dirompente, che fa scaturire in noi insospettate e creative energie di amore.

E lo Spirito del Risorto non ci sospinge sui sentieri di un amore impulsivo, fatto di simpatie ed antipatie, di attrazioni e di repulsioni, bensì sulla strada maestra di quell'amore divino che era all'opera nell'esistenza di Gesù Cristo: "Portate i pesi gli uni degli altri, così adempirete la legge di Cristo" ( Gal 6,2 ).

Cristo è la legge di quell'amore nel quale la libertà cristiana cresce e si edifica continuamente.

In Cristo la vera libertà

Giovanni Paolo II, nel suo insegnamento, ci ha abituati a vedere insieme ed intimamente unite libertà e verità: è in Cristo, verità dell'uomo, che possiamo scoprire il vero volto della libertà:

"Gesù Cristo va incontro all'uomo di ogni epoca, anche della nostra epoca, con le stesse parole: "Conoscerete la verità, e la verità vi farà liberi" ( Gv 8,32 ).

Queste parole racchiudono una fondamentale esigenza ed insieme un ammonimento: l'esigenza di un rapporto onesto nei riguardi della verità, come condizione di un'autentica libertà; e l'ammonimento, altresì, perché sia evitata qualsiasi libertà apparente, ogni libertà superficiale e unilaterale, ogni libertà che non penetri tutta la verità sull'uomo e sul mondo.

Anche oggi, dopo duemila anni, il Cristo appare a noi come colui che porta all'uomo la libertà basata sulla verità". ( Redemptor hominis, 12 )

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