Io ho scelto voi

Indice

Una giornata per la difesa e l'accoglienza della vita

Dio in cui crediamo è Dio "amante della vita" ( Sap 11,26 ).

Alla vita, in tutta la sua pienezza di tempo e di eternità ci chiama il Signore Gesù.

Eppure una mentalità di morte e di sfruttamento indiscriminato della persona umana svela i suoi drammatici segni nella nostra società.

La vita, nelle sue diverse fasi, è minacciata e asservita a fini di consumo o di produttività.

Essa è posta in pericolo e svenduta, in particolare nei popoli più poveri e nelle condizioni di esistenza più deboli: quelle del fanciullo, dell'anziano, del malato.

C'è la tragedia dell'aborto: rifiuto della vita e atto di violenza totale contro la più indifesa delle persone umane.

La vita, una volta concepita, è dal suo primo istante sacra e va protetta con la massima cura.

L'aborto è il segno, per l'uomo d'oggi, della sua schiavitù più grande: la paura della vita, l'incapacità di amarla, conseguenza del rifiuto della provvidenza amorosa di Dio.

La Chiesa ci invita ogni anno a celebrare la "giornata per la vita": per sconfiggere questa mentalità e porre gesti alternativi di amore e di accoglienza; per capire gli aspetti del problema, senza dimenticare la drammaticità della situazione in cui si trova chi vi è coinvolto; per combattere la dominante cultura "antivita" e mostrare la comunità cristiana operosamente vicina ad ogni vita che trova difficoltà ad essere accettata.

Indice