Diamo forma alla bellezza della vita Cristiana

Indice

II - L'odierna cultura dell'immagine: occasioni e deviazioni

5 - L'uomo di oggi è capace di ascesi?

Dai moderni mezzi di comunicazione, specchio della realtà in cui viviamo, emerge che la bellezza sta al centro della vita e dei rapporti economici, sociali e culturali dell'attuale mondo occidentale.

Oggi, per perseguire i canoni della bellezza, non solo le donne, ma anche gli uomini sono disposti a fare sacrifici e pagare un caro prezzo in termini di tempo e di costi.

L'uomo di oggi non ha certo perso il senso e la consapevolezza che occorre una certa « ascetica » per raggiungere la bellezza.

Si tratta però di una bellezza ridotta a cosmesi, a « trucco », nel duplice senso del termine che sottolinea anche l'ambiguità di una tale bellezza.

6 - Apparenza, commercio e schiavitù della bellezza

Siamo in « … un'epoca dominata dalla dittatura dell'apparenza, che riduce ogni cosa e persona a una superficie senza profondità e ogni godimento a un piacere passeggero e banale » ( J. Carrón )10

Il coppo è ridotto ad una merce, messo in offerta tra i vari prodotti « usa e getta » del mercato dei consumi.

La ricerca sfrenata del piacere e del proprio benessere immediato procura piaghe che pesano fortemente sul cuore delle persone, perché mina l'esperienza di fiducia reciproca e in Dio.

Il senso del pudore sembra smarrito, ma con esso anche il senso della propria inviolabilità e profondità.

Prende piede una certa volgarità, un modo di affrontare la vita con superficialità, senza cercare di penetrare il mistero della realtà che ci circonda, quale segno diqualcos'Altro.

Le emozioni e Ie relazioni sembrano in preda ad un profondo vortice dove diventa sempre più facile la legge del cambiamento: i ruoli tradizionali sono in crisi ( rapporto uomo-donna, paternità e maternità, autorità ).

Il mondo virtuale facilita i cambiamenti di identità; si cerca il tutto nell'immediato delle emozioni sempre più forti.

Giustamente il sociologo Z. Baumann ha descritto la nostra epoca con il termine « liquidità ».11

Caratterizzate da questa fluidità sono soprattutto le relazioni fondanti e quindi educative.

Si disgregano su questa scia non solo l'istituzione familiare, le relazioni costitutive, ma anche i pilastri su cui fino a pochi decenni fa la società si consolidava: formazione, scuola, impegno sociale, lavoro, politica.12

Tutto ruota attorno al marginale, al privato, al disimpegno, al profitto immediato e si perdono di vista l'essenziale e il bene comune.

La ricerca del sensazionale rischia di produrre appiattimento anche nell'annuncio cristiano e una fede di superficie risulta alla fine incapace di sostenere una vita nei momenti più delicati e difficili.

7 - Quale immagine?

In questo modo si affacciano le altre questioni legate al mondo post-moderno: ci sono ancora valori e mete per dare senso, veracità e forma alla nostra vita?

Tutto è veloce e cambia freneticamente in questa epoca, anche i canoni della bellezza, ai quali ci asserviamo secondo un'immagine imposta dall'esterno, il cui modello non dura il tempo di una stagione di moda.

A quale bellezza conformarsi e per cui vale davvero la pena spendere le nostre energie? Quale immagine perseguire?

A queste domande Dio ha risposto venendoci incontro e facendosi incontrare nel cammino affascinante della Rivelazione: la Bibbia è la storia degli incontri stupendi del Mistero con l'uomo e con il suo popolo.

Indice

10 M. Corradi, « Giussani, la bellezza vi conquisterà », in Avvenire ( 27 ottobre 2005 ), p. 28
11 Z. Baumann, Modernità liquida, Roma-Bari 2002
12 Conferenza Episcopale Italiana, Testimoni di Gesù Risorto, cap. IV, acuta analisi dell'attuale situazione culturale