L'impegno missionario della Chiesa Italiana

Indice

Introduzione

1. - La crescita missionaria in Italia

L'impegno della Chiesa italiana per l'annuncio del Vangelo a tutti i popoli e la cooperazione tra le Chiese ha registrato una vigorosa crescita nel periodo postconciliare.

È questa una grande grazia che il Signore le ha concesso.

La nostra Chiesa sta sperimentando in modo particolare il dono dello Spirito, principio di unità ed universalità dell'unico popolo di Dio. ( Cf. At 2 )1

Al tempo stesso rivive la solidarietà del Corpo Mistico di Cristo sull'esempio delle prime comunità cristiane attente a rallegrarsi per la fede dei fratelli, ( Cf. Rm 1,8; 1 Ts 1,7 ) partecipi delle loro tribolazioni, ( Cf. 2 Ts 1,4 ) disposte a sovvenire alle loro necessità con la preghiera, ( Cf. At 12,5 ) con l'invio di personale ( Cf. At 13,3 ) e di aiuti materiali, ( Cf. Rm 15,25-28 ) sollecite ad accogliere la testimonianza delle meraviglie che il Signore opera nel mondo. ( At 14,27 )

Scorgiamo in tutto ciò un chiaro segno del rinnovamento in atto nelle nostre comunità ecclesiali e vogliamo dedicare tutti i nostri sforzi perché l'impegno missionario sia continuamente illuminato, sostenuto e adeguato alle esigenze dei tempi e all'evoluzione stessa della missione.

2. - L'attenzione alla persona e alla società

Questo sviluppo missionario è stato accompagnato da una viva e operante attenzione ai problemi della persona e della società.

La Chiesa italiana, interrogandosi sulle sue responsabilità nell'evangelizzazione e nella cooperazione interecclesiale, ha preso maggiore coscienza dell'intima connessione tra l'annunzio del Vangelo e la liberazione umana, della chiamata ad assumere nei riguardi del mondo un atteggiamento di dialogo e di servizio.

Parimenti si è fatta un dovere di essere attivamente presente nella tormentata crescita del nostro Paese, di far sentire la propria voce nelle sue drammatiche vicende, di collaborare per l'affermazione della verità, la promozione dei valori umani e spirituali, la difesa dei poveri e degli oppressi, il sostegno di tutti gli uomini di buona volontà.

Il perdurare in Italia di una situazione particolarmente critica è una spinta alla Chiesa perché rifletta ulteriormente sulla propria missione in tutte le sue dimensioni e implicazioni, convinta di poter trarne vantaggio per « maturare le scelte pastorali più adatte e la capacità di tutto vedere e orientare alla luce del progetto di Dio sull'umanità »8

3. - Il presente documento

Di fronte a questa realtà, pensiamo di dover proporre un esame approfondito sull'impegno missionario della nostra Chiesa.

Partendo dalla situazione attuale della missione, intendiamo offrire riflessioni ed orientamenti che rendano più consapevole e viva l'opera di animazione e cooperazione missionaria.

Ci rivolgiamo a tutta la Chiesa italiana e a tutte le comunità ecclesiali, con particolare attenzione alle persone e agli organismi più direttamente coinvolti in quest'opera.

Sappiamo che i Vescovi si sentono chiamati in causa per primi, consci del loro dovere di essere solleciti per tutte le Chiese.

Abbiamo presenti come destinatari anche quelle persone e organismi che si prodigano con spirito di sincera fraternità perché dappertutto siano riconosciuti i diritti umani, rispettato e promosso il bene dei popoli.

La nostra Chiesa, valorizzando e integrando i diversi carismi, saprà dare un apporto più illuminato, generoso e unitario all'evangelizzazione dei non cristiani ed alla comunione con le Chiese sorelle.

4. - Il contesto pastorale

Questo documento vuol essere in sintonia col cammino pastorale che la Chiesa italiana sta percorrendo dal tempo del Concilio e, in particolare, da dieci anni a questa parte.

In presenza della crisi religiosa che rendeva urgente una riscoperta della fede,9 la nostra Chiesa ha fatto la scelta illustrata nel documento pastorale « Evangelizzazione e sacramenti ».10

Con essa mirava non soltanto a dare un impulso generico alla pastorale, ma anche a focalizzare i contenuti essenziali del cristianesimo e suggerire il modo concreto con cui la Chiesa intende operare efficacemente fra gli uomini ».11

Su questa linea è poi seguito un pericolo di ripensamento e aggiornamento della pastorale, dal quale è emersa « la necessità che tutti e in vera comunione, con i propri carismi e ministeri, ci impegniamo e ci rinnoviamo nell'unica missione che il Signore ci ha dato per la salvezza del mondo ».12

Di conseguenza, l'azione pastorale per gli anni '80 è stata ispirata dal tema « Comunione e comunità », in una linea di continuità e coerente sviluppo.

Infatti, « missione e comunione si richiamano a vicenda.

Tra esse vige un intimo rapporto, perché sono dimensioni essenziali e costitutive dell'unico mistero della Chiesa ».13

E al contesto di « missione nella comunione » che ci riferiamo per illustrare il nostro impegno missionario di oggi.

Alcuni aspetti già erano stati anticipati in due testi della Commissione Episcopale per la Cooperazione tra le Chiese,14 ma il presente documento vuol essere più ampio e sostanziale, nell'intento di fondare su più solide basi il rilancio missionario al quale tendiamo.

Indice

1 Lumenz gentium, n. 13.
8 C.E.I., Documento del Consiglio Permanente, 23 ottobre 1981,
La Chiesa italiana e le prospettive del Paese, n. 12.
9 Cf. C.E.I., Documento pastorale dell'Episcopato italiano, 4 aprile 1971, Vivere la fede oggi.
10 C.E.I., Documento pastorale dell'Episcopato italiano, 16 giugno 1973,
Evangelizzazione e sacramenti.
11 Ivi, n. 21.
12 C.E.I., Documento del Consiglio Permanente, 1 maggio 1977,
Evangelizzazione e promozione umana, n. 7.
13 C.E.I., Documento pastorale dell'Episcopato italiano, 1 ottobre 1981,
Comunione e comunità, n. 2.
14 Documenti della Commissione Episcopale della C.E.I. per la Cooperazione tra le Chiese, 27 marzo 1974,
Il coordinamento delle attività di cooperazione missionaria e Norme per il coordinamento delle attività e per l'animazione missionaria delle diocesi.