Comunicazione e missione

Indice

Le iniziative mediatiche dei cattolici

154 Un patrimonio da consolidare e da sviluppare

La Chiesa in Italia considera suo dovere e diritto inserirsi attivamente nei processi della comunicazione sociale anche con iniziative autonome, sia per dare un contributo di autenticità e di sincera ricerca della verità sia per richiamare i valori umani fondamentali e annunciare il Vangelo.

In una società pluralistica è necessario creare luoghi di confronto e di scambio tra esponenti dei vari orientamenti culturali.

I cattolici necessitano di adeguati strumenti per esprimere la loro valutazione di fatti, idee e problemi alla luce del Vangelo e dell'insegnamento della Chiesa.

D'altronde la Chiesa è presente in forma autonoma nel panorama dei media da lunga data; basti pensare alla tradizione dei settimanali cattolici, molti dei quali nati alla fine del XIX secolo, alle iniziative di alcuni istituti religiosi e alle tante attività sorte con l'avvento della radio, del cinema e della televisione, fino alla diffusione delle odierne tecnologie.

155 Una stagione di rinnovato impegno

Nel campo dei media, la comunità ecclesiale italiana può contare anche su esperienze recenti ma consolidate, avviate o rilanciate dopo il Convegno ecclesiale di Palermo e alla luce del progetto culturale.

In particolare vanno sottolineate le nuove iniziative nel campo dell'emittenza radiotelevisiva e la speciale attenzione allo sviluppo delle nuove tecnologie.

Tanto impegno e tante attività non sono estemporanei, ma organici a una pastorale capace d'intercettare la cultura mediale e di suscitare in ogni diocesi attenzione e accoglienza in un coerente impianto di sinergie culturali e mediatiche, come già indicato dopo il Convegno di Palermo: «Ci impegniamo a far sì che i media cattolici attivino sollecitamente tra loro una rete di sinergie redazionali, gestionali, diffusionali, a livello locale e nazionale, per elevare la qualità e abbassare i costi».148

Può essere utile richiamare brevemente natura e linguaggi dei diversi media e il loro utilizzo nel mondo cattolico: stampa, televisione, radio, cinema e teatro, arte e musica, nuove tecnologie.

156 La carta stampata

La scrittura stampata ha resistito all'avvento della televisione e resisterà probabilmente anche all'irrompere di internet, integrandosi con le nuove tecnologie senza esserne fagocitata, ma cambiando fisionomia.

La stampa avrà futuro se saprà valorizzare le caratteristiche peculiari che gli altri mezzi, per loro natura, non hanno e non potranno avere, a cominciare dalla capacità di suscitare riflessione, con tempi dilatati che consentono l'elaborazione del pensiero critico e ritmi personalizzati.

A differenza ad esempio, di un telegiornale, la velocità di assimilazione di un giornale stampato è decisa dall'utente, come pure l'ordine in cui consultare le notizie.

La comunità ecclesiale, che ha sempre saputo valorizzare la stampa sul duplice fronte dell'editoria, con le varie case editrici, e della stampa periodica, è chiamata oggi ad assicurare e sostenere questo ambito che sta attraversando una fase di delicate trasformazioni.

157 Molteplicità e ricchezza dell'editoria cattolica

L'editoria religiosa, oltre alla pubblicazione di numerose opere ogni anno, può vantare un'ampia presenza di riviste specializzate soprattutto nel campo teologico e culturale, che merita d'essere maggiormente conosciuta e valorizzata anche al di fuori dei circuiti specializzati e attraverso iniziative specifiche come mostre ed eventi culturali.

La stampa periodica conta oggi migliaia di testate di varia natura, genere e configurazione: dai settimanali diocesani ad altri periodici diffusi sull'intero territorio nazionale, legati a congregazioni religiose, santuari, associazioni, movimenti e all'ambito missionario.

Questo prezioso patrimonio merita di essere salvaguardato e inserito, nel rispetto della storia e della specificità di ciascuno, in un progetto organico di collaborazione a livello locale, regionale e nazionale.

158 I settimanali diocesani e l'agenzia Sir

In modo particolare i settimanali cattolici rappresentano ancora oggi un riferimento in molte diocesi.

Per lungo tempo hanno costituito il principale presidio comunicativo.

Oggi vivono una fase di rinnovamento in un contesto di molteplici e diversificate presenze mediatiche con cui sono chiamati a crescere nella collaborazione e nella sinergia.

A servizio dei settimanali diocesani, ma non solo, si pone l'agenzia Sir, che offre i suoi servizi anche ad altri media, cattolici e laici.

L'agenzia risponde alla crescente domanda d'informazione religiosa posta dai media ma anche dai singoli cristiani, dalle comunità ecclesiali, dalle aggregazioni cattoliche, dalla società stessa.

In collaborazione con gli organismi ecclesiali europei svolge, inoltre, un particolare servizio d'informazione religiosa a carattere continentale, in sintonia con le nuove esigenze connesse all'allargamento dell'Unione europea e al ruolo delle confessioni religiose.

159 Avvenire, il quotidiano dei cattolici italiani

Quanti - cattolici e non - desiderano conoscere ogni giorno il punto di vista della comunità ecclesiale, trovano nel quotidiano Avvenire un irrinunciabile punto di riferimento.

Da anni, per la Chiesa italiana e per il Paese, Avvenire costituisce una presenza di qualità nel mondo dell'informazione.

Anche il Santo Padre ha più volte parlato del quotidiano incoraggiandone la lettura e la diffusione: « Di grande rilievo è il contributo alla lettura originale dei fatti e alla riflessione culturale offerto dal quotidiano nazionale Avvenire ».149

Eppure il quotidiano, per molti cattolici italiani e per non poche comunità, è ancora una risorsa inutilizzata le cui potenzialità, nonostante la crescita costante di lettori e copie diffuse, restano in gran parte ancora inespresse.

Diocesi, parrocchie e aggregazioni devono impegnarsi a leggerlo e farlo leggere, assumendosi precise responsabilità e promuovendo specifici progetti di diffusione che diventano laboratori anche per gli animatori della cultura e della comunicazione.

Un appuntamento da potenziare e rilanciare è la Giornata diocesana del quotidiano cattolico, che dovrebbe entrare nel quadro di una programmazione annuale di attività finalizzate a sensibilizzare la comunità ecclesiale e il territorio all'uso dei media.

160 La televisione: il mezzo più diffuso e più potente

La televisione vive un'epoca di passaggio, tra neotelevisione generalista e canali tematici, in equilibrio precario tra innovazione tecnologica e un mercato pubblicitario che potrebbe non premiare più solo o prevalentemente la grande audience indistinta, ma anche target più ristretti ed omogenei.

La televisione è di gran lunga il mezzo di comunicazione più diffuso.

Ma anche il più invadente.

Per questo è urgente che i telespettatori si rendano sempre più consapevoli e responsabili, ossia capaci di scelte libere.

Occorre attivarsi per fornire strumenti interpretativi a tutti, potenziando i teleforum e le analisi critiche, e per invitare a seguire le emittenti d'ispirazione cattolica che, a loro volta, devono sempre più collegarsi sinergicamente e crescere sul piano della qualità.

161 Un nuovo e coraggioso impegno nell'emittenza televisiva

Sat2000, la televisione dei cattolici italiani nata dalle sollecitazioni del Convegno ecclesiale di Palermo, vuole essere una voce originale e qualificata nel panorama televisivo italiano ed europeo.

Il suo cardine è l'informazione, struttura portante di una programmazione che punta alla qualità.

Sat2000 costituisce ormai una presenza significativa dei cattolici a livello nazionale e va ad integrare la già rilevante storia delle televisioni locali nate per iniziativa di realtà ecclesiali.

L'impegno dei cattolici nei mezzi promossi dalla comunità ecclesiale non è in alternativa a quello nelle altre realtà televisive nazionali e locali, con le quali il dialogo e la collaborazione deve crescere.

La rapida evoluzione della tecnologia digitale applicata alla televisione renderà necessario valutare, anche nel prossimo futuro, le scelte tecniche ed editoriali più utili a garantire una significativa presenza dei cattolici.

La radio: una compagnia per molte persone

162 Un articolato progetto nel campo della radiofonia cattolica

La radio è lo strumento più agile, duttile ed economico, per trasmettere e ricevere.

Per molte persone è una sorta di colonna sonora della giornata, fatta di informazione, intrattenimento e musica.

I modelli radiofonici sono molti e soddisfano esigenze molto differenti.

Il mondo cattolico ha visto nella radio, fin dal suo avvento, uno strumento prezioso per la propria presenza, mai come oggi tanto multiforme.

Accanto a radio nazionali con un grande seguito tra chi vuole approfondire la propria fede e avere un sostegno e un conforto anche per la preghiera, esistono radio locali più o meno grandi con una programmazione diversificata.

Negli ultimi anni è stata rivolta una particolare attenzione al sistema radiofonico anche per le opportunità offerte dalla tecnologia satellitare.

È stata così realizzata una banca programmi a disposizione delle radio locali cattoliche, con informazione, approfondimento religioso ed ecclesiale, cultura, intrattenimento e musica.

Per valorizzare le professionalità, le idee originali e i contributi più creativi presenti nelle radio locali, l'emittente satellitare rilancia anche programmi prodotti da coloro che aderiscono al progetto di trasmissione in contemporanea, identificato con il marchio a carattere nazionale InBlu.

Si tratta di un circuito che permette la trasmissione in contemporanea per alcune ore al giorno.

Le radio aderenti al progetto possono usufruire di vari servizi e collaborare secondo le proprie capacità; così collegate, riescono pure a dare maggiore visibilità nazionale e locale alla radiofonia d'ispirazione cattolica.

Si tratta di una concreta attuazione delle sinergie per una maggiore qualità dei programmi e con una consistente economia di scala.

Consente una presenza dei cattolici con formule radiofoniche originali e alternative rispetto ai modelli più diffusi.

163 Il cinema tra contaminazione televisiva e nuove tendenze

I rapporti tra Chiesa e cinema hanno conosciuto stagioni più o meno favorevoli, ma l'interesse non è mai venuto meno.

Per il cinema la sfida del futuro sta nella capacità di produrre film di qualità e in grado di parlare alle grandi masse.

Iniziative di produzione su personaggi o temi religiosi, allo stesso tempo d'alta qualità e popolari, vanno senz'altro incoraggiate.

Anche per la sala della comunità, in tante località l'unica sala cinematografica rimasta, la sfida è riuscire a proporre una programmazione attenta sia al mercato sia alla qualità.

Altra sfida, dopo la stagione dei cineforum, è quella di riproporre occasioni di confronto e dibattito, anche con formule nuove, per fornire a tutti, indipendentemente dalla preparazione culturale, strumenti per una lettura critica e una valutazione morale dei film, per una crescita della responsabilità e dell'autonomia di giudizio.

164 Una fruizione consapevole e guidata

Un prezioso servizio in questa direzione viene fornito dalla Commissione nazionale valutazione film, istituita dalla Conferenza episcopale, a cui spetta formulare giudizi morali ai fini pastorali su tutti i film distribuiti in Italia.

Tali giudizi, oltre a essere indirizzati alle sale cinematografiche dipendenti dall'autorità ecclesiastica, per le quali sono vincolanti al fine della programmazione, sono a disposizione di quanti, per uso personale, familiare o nei gruppi amatoriali, danno importanza al profilo morale dei film.

Le valutazioni sono oggi facilmente consultabili da tutti anche attraverso la rete informatica.

165 La musica liturgica, religiosa e classica

La Chiesa vanta una lunga e straordinaria tradizione di musica liturgica e religiosa che ha anche un indiscutibile valore artistico.

La musica liturgica assieme al canto «dispone, nella sua distensione melodica e ritmica, al culto divino e diviene offerta a Dio, autore supremo d'ogni bellezza ed eterno splendore».150

Il contesto liturgico esalta la produzione musicale di qualità, ma anche al di fuori di esso è possibile apprezzare il frutto del genio musicale dei compositori del passato e contemporanei.

Andrebbero maggiormente valorizzati, anche sotto il profilo culturale, i concerti, le rassegne e i concorsi.

Da non sottovalutare è l'esperienza formativa e anche spirituale che molti fanno nelle corali o nelle formazioni strumentali impegnate in servizi liturgici o in manifestazioni che hanno come sfondo tematiche e composizioni religiose.

Nel rispetto dei criteri e delle indicazioni liturgiche, il canto e la musica possono contribuire in modo considerevole ad arricchire l'esperienza e la comunicazione della fede.151

Anche la musica classica rappresenta una testimonianza, spesso toccante, della capacità creativa dell'artista e una forma di elevazione spirituale dell'uomo.

166 La musica leggera nella cultura odierna

Di altro tenore e rilevanza è la musica leggera.

Più che un medium, è un messaggio veicolato da altri media, primo tra tutti la radio.

Attirando soprattutto tanti giovani, non può restare estranea all'attenzione pastorale della Chiesa.

Occorre saper distinguere tra prodotto puramente commerciale, privo di creatività e spessore, e ciò che invece è destinato a durare, perché espressione creativa dotata di originalità.

Notevole sviluppo ha avuto recentemente la musica leggera attenta ai contenuti cristiani.

Va seguita con simpatia e sostenuta, affinché si rafforzi sempre di più il nesso tra forza dei contenuti e incisività delle produzioni artistiche.

Meritano attenzione anche esperienze e luoghi di aggregazione musicale dove molti giovani si ritrovano.

La missione propria della Chiesa, chiamata a essere vicina ad ogni uomo, non va tuttavia confusa con iniziative improprie, con il rischio di legittimare modelli di incontro privi di valori autentici.

167 Il teatro: un'arte antica sempre attuale

Fin dall'antichità il teatro consente all'uomo di rappresentare, quasi di rivivere, le più disparate dimensioni della sua esistenza.

Il mondo cattolico è da sempre attento alla produzione teatrale; ancor più è chiamato a esserlo oggi.

In un'epoca d'individualismo e di difficoltà a crescere, perché difficile è guardare dentro se stessi e in profondità, il teatro può fornire al mondo odierno importanti elementi di socializzazione, di riflessione, anche religiosa, contribuendo alla maturazione di una diffusa capacità espressiva tra i giovani.

La Chiesa è attenta in particolare alle numerose compagnie teatrali, stabili o occasionali, operanti anche nel contesto delle comunità ecclesiali o ad esse collegate.

L'attività teatrale andrebbe maggiormente valorizzata anche nella pastorale ordinaria e in ambito scolastico, in quanto eminente forma d'espressione culturale, di trasmissione delle tradizioni e, in molti casi, di rappresentazione della dimensione religiosa della vita attraverso forme e linguaggi popolari.

168 La pittura, la scultura e l'architettura

Legate ai luoghi di culto, e non solo, pittura, scultura e architettura lungo i secoli hanno aiutato intere generazioni ad aprire il cuore e la mente ai contenuti della fede e all'esperienza religiosa.

Opere d'impareggiabile bellezza, che costituiscono la maggior parte dei beni artistici del Paese, sorsero su committenza ecclesiale e grazie alla sensibilità religiosa delle comunità cristiane.

Non meno che in passato anche ai nostri giorni è opportuno favorire il felice connubio tra testimonianza della fede e opere d'arte.

Come avviene con i musei diocesani, il patrimonio esistente va salvaguardato e valorizzato, senza dimenticare di promuovere nuove creazioni sia architettoniche sia artistiche.152

Un approccio al patrimonio esistente guidato e ispirato da ragioni religiose, oltre che artistiche, diviene facilmente occasione di evangelizzazione e di approfondimento della fede, come dimostrano tante esperienze attivate in varie diocesi italiane.

Indice

148 C. E. I. Con il dono della carità dentro la storia 29
149 Giovanni Paolo II, Discorso agli animatori della comunicazione e della cultura in occasione del Convegno "Parabole mediatiche. Fare cultura nel tempo della comunicazione" 4
150 Commissione episcopale per la liturgia, Il canto nelle celebrazioni liturgiche 1
151 Commissione episcopale per la liturgia, Repertorio nazionale di canti per la liturgia
152 Ufficio nazionale per i beni culturali ecclesiastici, Spirito creatore, 18-25, Proposte e suggerimenti per promuovere la pastorale degli artisti e dell'arte