Il rinnovamento della catechesi

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La fisionomia apostolica e spirituale del catechista

187 Il catechista è insegnante

La testimonianza specifica che il catechista rende alla fede, è quella dell'insegnamento.

In varia misura, egli esercita nella Chiesa il compito di maestro, a edificazione del Corpo Mistico di Cristo, per la piena conoscenza dell'amore divino. ( Ef 4,11-13 )

Il catechista è chiamato a rendere esplicita tutta la ricchezza del mistero di Cristo, colta in modo globale, fin dall'inizio, nell'atto di fede.

Egli deve insegnare: far percepire e capire, per quanto è possibile, la realtà di Dio che si rivela e si comunica.

Alla sua catechesi il catechista deve premettere un'accurata preparazione immediata, tutta orientata a "come dire", a "come insegnare" le realtà e le verità della fede, a "come far vedere" l'amore e l'opera di salvezza delle divine Persone.

Egli non può improvvisare, né tanto meno recitare una lezione; deve impartire un insegnamento vivo, che lo renda interprete del colloquio di Dio con gli uomini.

Tale insegnamento è un annuncio organico ed efficace.

Il contenuto della fede non viene soltanto trasmesso perché sia conosciuto; la catechesi lo rende attuale, perché chi ascolta entri concretamente in comunione con Dio, per mezzo di Gesù Cristo.

Il catechista sa che la parola di Dio si è attuata una volta per sempre e si attua ogni giorno; che, anche "oggi", questa parola riceve compimento in chi l'ascolta. ( Lc 4,21; Eb 3,12-13 )

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