1 settembre 1968

Le notizie del mondo non sono liete.

Bisogna pregare.

I Vescovi italiani invitano appunto oggi a pregare per la Cecoslovacchia, e l'Azione Cattolica fa sua l'esortazione, che risponde ad un sentimento comune.

Quale sentimento?

Non è facile dire, perché è sentimento complesso.

Nasce da un profondo turbamento degli animi.

Credevamo che non fosse più possibile ciò che invece è accaduto:

sono scossi i cardini dell'ordine internazionale;

ancora una volta la sopraffazione delle armi e dell'intimidazione è riammessa per determinare di forza i rapporti fra gli Stati;

l'indipendenza e la dignità nazionale sono gravemente offesi;

minacciata la sicurezza di altre Nazioni;

una volontà estranea imposta alla vita civile di un Popolo;

l'incubo poliziesco accresce la tensione psicologica della popolazione.

Sono tutti motivi che gravano su quella Nazione e che diffondono disagio e timore dappertutto nel mondo libero e civile.

Al turbamento degli animi si aggiunge un altro sentimento, quello nobile e naturale della solidarietà per chi soffre, con quello del bisogno di riaffermare con nuova energia i principi morali che devono tutelare il rispetto della persona umana su cui devono fondarsi le relazioni sociali e politiche.

Questo può essere frutto positivo dell'incresciosa situazione, ma è frutto lento a maturare, e che la storia di solito produce al termine di amare esperienze.

Tanto che un successivo sentimento di impotenza e di fatalità subentra spesso nell'animo di chi patisce violenza e di chi osserva senza poter apportare rimedio.

Ed è questo il punto ove il ricorso alla preghiera, specie per noi cristiani, diventa logico e urgente.

Dio non abbandona le vicende umane ad un loro perverso destino;

Dio, che sarà un giorno vindice supremo della giustizia, può essere oggi generoso di lumi salutari ai responsabili delle sorti dei popoli, e può confortare i deboli e farne una stirpe di veggenti e di eroi;

Dio può ricavare dagli errori e dalle sventure degli uomini impreviste sorgenti di saggezza e di virtù.

Dio può sempre salvarci.

Per questo preghiamo, unendo nelle nostre imploranti intenzioni il dramma della Cecoslovacchia a quello delle altre genti, dove infieriscono implacabili lotte.

Maria interceda per tutti.