Compendio Dottrina sociale della Chiesa

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Nel segno della continuità e del rinnovamento

85 Orientata dalla luce perenne del Vangelo e costantemente attenta all'evoluzione della società, la dottrina sociale è caratterizzata da continuità e da rinnovamento.133

Essa manifesta anzitutto la continuità di un insegnamento che si richiama ai valori universali che derivano dalla Rivelazione e dalla natura umana.

Per tale motivo la dottrina sociale non dipende dalle diverse culture, dalle differenti ideologie, dalle varie opinioni: essa è un insegnamento costante, che « si mantiene identico nella sua ispirazione di fondo, nei suoi "principi di riflessione", nei suoi "criteri di giudizio", nelle sue basilari "direttrici di azione" e, soprattutto, nel suo vitale collegamento col Vangelo del Signore ».134

In questo suo nucleo portante e permanente la dottrina sociale della Chiesa attraversa la storia senza subirne i condizionamenti e non corre il rischio del dissolvimento.

D'altra parte, nel suo costante volgersi alla storia lasciandosi interpellare dagli eventi che in essa si producono, la dottrina sociale della Chiesa manifesta una capacità di continuo rinnovamento.

La fermezza nei principi non ne fa un sistema d'insegnamenti rigido, ma un Magistero in grado di aprirsi alle cose nuove, senza snaturarsi in esse:135 un insegnamento « soggetto ai necessari e opportuni adattamenti suggeriti dal variare delle situazioni storiche e dall'incessante fluire degli avvenimenti, in cui si muove la vita degli uomini e delle società ».136

86 La dottrina sociale si presenta come un « cantiere » sempre aperto, in cui la verità perenne penetra e permea la novità contingente, tracciando vie di giustizia e di pace.

La fede non presume d'imprigionare in uno schema chiuso la mutevole realtà socio-politica.137

E vero piuttosto il contrario: la fede è fermento di novità e creatività.

L'insegnamento che da essa prende continuamente avvio « si sviluppa attraverso una riflessione a contatto delle situazioni mutevoli di questo mondo, sotto l'impulso del Vangelo come fonte di rinnovamento ».138

Madre e Maestra, la Chiesa non si chiude e non si ritrae in se stessa, ma è sempre esposta, protesa e rivolta verso l'uomo, il cui destino di salvezza è la propria ragion d'essere.

Essa è tra gli uomini l'icona vivente del Buon Pastore, che va a cercare e a trovare l'uomo là dov'egli è, nella condizione esistenziale e storica del suo vissuto.

Qui la Chiesa gli si fa incontro con il Vangelo, messaggio di liberazione e di riconciliazione, di giustizia e di pace.

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133 Giovanni Paolo II, Sollicitudo Rei Socialis 3;
Pio XII, Discorso ai partecipanti al Convegno dell'Azione Cattolica ( 29 aprile 1945 ): Discorsi e Radiomessaggi di Pio XII, VII, 37-38;
Giovanni Paolo II, Discorso al Simposio internazionale « Dalla "Rerum novarum" alla " Laborem exercens": verso l'anno 2000 » ( 3 aprile 1982 )
134 Giovanni Paolo II, . Sollicitudo Rei Socialis 3
135 Congreg. per la Dottrina della Fede Istr. Libert Attis conscientia, 72
136 Giovanni Paolo II, Sollicitudo Rei Socialis 3
137 Giovanni Paolo II, Centesimus Annus 46
138 Paolo VI, Octogesima adveniens 42