Compendio Dottrina sociale della Chiesa

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Il ruolo della comunità internazionale nell'epoca dell'economia globale

370 La perdita di centralità da parte degli attori statali deve coincidere con un maggior impegno della comunità internazionale nell'esercizio di un deciso ruolo di indirizzo economico e finanziario.

Un'importante conseguenza del processo di globalizzazione, infatti, consiste nella graduale perdita di efficacia dello Stato nazione nella guida delle dinamiche economico-finanziarie nazionali.

I Governi dei singoli Paesi vedono la propria azione in campo economico e sociale sempre più fortemente condizionata dalle aspettative dei mercati internazionali dei capitali e dalle sempre più incalzanti richieste di credibilità provenienti dal mondo finanziario.

A causa dei nuovi legami tra gli operatori globali, le tradizionali misure difensive degli Stati appaiono condannate al fallimento e, di fronte alle nuove aree della competizione, passa in secondo piano la nozione stessa di mercato nazionale.

371 Quanto più il sistema economico-finanziario mondiale raggiunge livelli elevati di complessità organizzativa e funzionale, tanto più si pone come prioritario il compito di regolare tali processi, finalizzandoli al conseguimento del bene comune della famiglia umana.

Emerge concretamente l'esigenza che, oltre agli Stati nazionali, sia la stessa comunità internazionale ad assumersi questa delicata funzione, con strumenti politici e giuridici adeguati ed efficaci.

E dunque indispensabile che le istituzioni economiche e finanziarie internazionali sappiano individuare le soluzioni istituzionali più appropriate ed elaborino le strategie di azione più opportune allo scopo di orientare un cambiamento che, se venisse subito passivamente e abbandonato a se stesso, provocherebbe esiti drammatici soprattutto a danno degli strati più deboli e indifesi della popolazione mondiale.

Negli Organismi internazionali devono essere equamente rappresentati gli interessi della grande famiglia umana; è necessario che queste istituzioni, « nel valutare le conseguenze delle loro decisioni, tengano sempre adeguato conto di quei popoli e Paesi che hanno scarso peso sul mercato internazionale, ma concentrano i bisogni più vivi e dolenti e necessitano di maggior sostegno per il loro sviluppo ».761

372 Anche la politica, al pari dell'economia, deve saper estendere il proprio raggio d'azione al di là dei confini nazionali, acquisendo rapidamente quella dimensione operativa mondiale che le può consentire di indirizzare i processi in atto alla luce di parametri non solo economici, ma anche morali.

L'obiettivo di fondo sarà quello di guidare tali processi assicurando il rispetto della dignità dell'uomo e lo sviluppo completo della sua personalità, nell'orizzonte del bene comune.762

L'assunzione di questo compito comporta la responsabilità di accelerare il consolidamento delle istituzioni esistenti cosi come la creazione di nuovi organi cui affidare tali responsabilità.763

Lo sviluppo economico, infatti, può essere duraturo se si dispiega all'interno di un quadro chiaro e definito di norme e di un ampio progetto di crescita morale, civile e culturale dell'intera famiglia umana.

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761 Giovanni Paolo II, Centesimus Annus 58
762 Paolo VI, Octogesima adveniens 43-44
763 Cat. Chiesa Cat. 2440;
Paolo VI, Populorum progressio 78;
Giovanni Paolo II, Sollicitudo Rei Socialis 43