Compendio Dottrina sociale della Chiesa

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La convivenza basata sull'amicizia civile

390 Il significato profondo della convivenza civile e politica non emerge immediatamente dall'elenco dei diritti e dei doveri della persona.

Tale convivenza acquista tutto il suo significato se basata sull'amicizia civile e sulla fraternità.790

Il campo del diritto, infatti, è quello dell'interesse tutelato e del rispetto esteriore, della protezione dei beni materiali e della loro ripartizione secondo regole stabilite; il campo dell'amicizia, invece, è quello del disinteresse, del distacco dai beni materiali, della loro donazione, della disponibilità interiore alle esigenze dell'altro.791

L'amicizia civile,792 così intesa, è l'attuazione più autentica del principio di fraternità, che è inseparabile da quello di libertà e di uguaglianza.793

Si tratta di un principio rimasto in gran parte non attuato nelle società politiche moderne e contemporanee, soprattutto a causa dell'influsso esercitato dalle ideologie individualistiche e collettivistiche.

391 Una comunità è solidamente fondata quando tende alla promozione integrale della persona e del bene comune; in questo caso, il diritto viene definito, rispettato e vissuto anche secondo le modalità della solidarietà e della dedizione al prossimo.

La giustizia richiede che ognuno possa godere dei propri beni e dei propri diritti e può essere considerata la misura minima dell'amore.794

La convivenza diventa tanto più umana quanto più è caratterizzata dallo sforzo verso una più matura consapevolezza dell'ideale verso cui essa deve tendere, che è la « civiltà dell'Amore ».795

L'uomo è una persona, non solo un individuo.796

Con il termine « persona » si indica « una natura dotata di intelligenza e di volontà libera »:797 è dunque una realtà ben superiore a quella di un soggetto che si esprime nei bisogni prodotti dalla mera dimensione materiale.

La persona umana, infatti, pur partecipando attivamente all'opera tesa al soddisfacimento dei bisogni in seno alla società familiare, civile e politica, non trova realizzazione completa di sé fino a quando non supera la logica del bisogno per proiettarsi in quella della gratuità e del dono, che più pienamente risponde alla sua essenza e alla sua vocazione comunitaria.

392 Il precetto evangelico della carità illumina i cristiani sul significato più profondo della convivenza politica.

Per renderla veramente umana, « non c'è niente di meglio che favorire il senso interiore della giustizia e benevolenza e del servizio al bene comune, e corroborare le convinzioni fondamentali sulla vera natura della comunità politica e sul fine, sul legittimo esercizio e sui limiti dell'autorità pubblica ».798

L'obiettivo che i credenti devono proporsi è la realizzazione di rapporti comunitari fra le persone.

La visione cristiana della società politica conferisce il massimo rilievo al valore della comunità, sia come modello organizzativo della convivenza sia come stile di vita quotidiana.

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790 San Tommaso d'Aquino, Sementine Odavi Libri Ethicorum, lect. 1: Ed. Leon. 47, 443: « Est enim naturalis amicitia inter eos qui sunt unius gentis ad invicem, inquantum communicant in moribus et convictu.
Quartam rationem ponit ibi: Videtur autem et civitates continere amicitia.
Et dicit quod per amicitiam videntur conservar! civitates.
Unde legislatores magis student ad amicitiam conservandam inter cives quam etiam ad iustitiam, quam quandoque intermittunt, puta in poenis inferendis, ne dissensio oriatur.
Et hoc patet per hoc quod concordia assimulatur amicitiae, quam quidem, scilicet concordiam, legislatores maxime appetunt, contentionem autem civium maxime expellunt, quasi inimicam salutis civitatis.
Et quia tota moralis philosophia videtur ordinari ad bonum civile, ut in principio dictum est, pertinet ad moralem considerare de amicitia »
791 Cat. Chiesa Cat. 2212-2213
792 San Tommaso d'Aquino, De regno. Ad regem Cypri, I, 10: Ed. Leon. 42, 461: « Omnis autem amicitia super aliqua communione firmatur: eos enim qui conueniunt uel per nature originem uel per morum similitudinem uel per cuiuscumque communionem, uidemus amicitia coniungi…
Non enim conseruatur amore, cum parua uel nulla sit amicitia subiecte multitudinis ad tyrannum, ut prehabitis patet »
793 « Libertà, uguaglianza, fraternità » è stato il motto della Rivoluzione francese.
« In fondo sono idee cristiane » ha affermato Giovanni Paolo II, nel corso del suo primo viaggio in Francia: Omelia a Le Bourget ( 1° giugno 1980, 5 )
794 San Tommaso d'Aquino, Summa theologiae, I-II, q. 99;
ID., II-II, q. 23, a. 3, ad lum
795 Paolo VI, Messaggio per la Giornata Mondiale della Pace 1977
796 Cat. Chiesa Cat. 2212
797 Giovanni XXIII, Pacem in terris
798 Gaudium et Spes 73