Compendio Dottrina sociale della Chiesa

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Il diritto di resistere

400 Riconoscere che il diritto naturale fonda e limita il diritto positivo significa ammettere che è legittimo resistere all'autorità qualora questa violi gravemente e ripetutamente i principi del diritto naturale.

San Tommaso d'Aquino scrive che « si è tenuti a obbedire … per quanto lo esige l'ordine della giustizia ».823

Il fondamento del diritto di resistenza è quindi il diritto di natura.

Diverse possono essere le manifestazioni concrete che la realizzazione di tale diritto può assumere.

Diversi possono essere anche i fini perseguiti.

La resistenza all'autorità mira a ribadire la validità di una diversa visione delle cose, sia quando si cerca di ottenere un mutamento parziale, modificando ad esempio alcune leggi, sia quando ci si batte per un radicale cambiamento della situazione.

401 La dottrina sociale indica i criteri per l'esercizio del diritto di resistenza: « La resistenza all'oppressione del potere politico non ricorrerà legittimamente alle armi, salvo quando sussistano tutte insieme le seguenti condizioni:

1. in caso di violazioni certe, gravi e prolungate dei diritti fondamentali;

2. dopo che si siano tentate tutte le altre vie;

3. senza che si provochino disordini peggiori;

4. qualora vi sia una fondata speranza di successo;

5. se è impossibile intravedere ragionevolmente soluzioni migliori ».824

La lotta armata è contemplata quale estremo rimedio per porre fine a una « tirannia evidente e prolungata che attentasse gravemente ai diritti fondamentali della persona e nuocesse in modo pericoloso al bene comune di un paese ».825

La gravita dei pericoli che il ricorso alla violenza oggi comporta fa ritenere comunque preferibile la strada della resistenza passiva, « più conforme ai principi morali e non meno promettente di successo ».826

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823 San Tommaso d'Aquino, Summa theologiae, II-II, q. 104, a. 6, ad 3um: « Principibus saecularibus mtantum homo oboedire tenetur, inquantum ordo iustitiae requirit »
824 Cat. Chiesa Cat. 2243
825 Paolo VI, Populorum progressio 31
826 Congreg. per la Dottrina della Fede, Istr. Libertatis conscientia, 79