Compendio Dottrina sociale della Chiesa

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Promuovere il dialogo

534 La dottrina sociale è un efficace strumento di dialogo tra le comunità cristiane e la comunità civile e politica, uno strumento adatto a promuovere e ad ispirare atteggiamenti di corretta e feconda collaborazione, secondo modalità adeguate alle circostanze.

L'impegno delle autorità civili e politiche, chiamate a servire la vocazione personale e sociale dell'uomo, secondo la propria competenza e con i propri mezzi, può trovare nella dottrina sociale della Chiesa un importante sostegno e una ricca fonte di ispirazione.

535 La dottrina sociale è un terreno fecondo per la coltivazione del dialogo e della collaborazione in campo ecumenico, che si realizzano in diversi ambiti, ormai su vasta scala: nella difesa della dignità delle persone umane; nella promozione della pace; nella lotta concreta ed efficace contro le miserie del nostro tempo, quali la fame e l'indigenza, l'analfabetismo, la non equa distribuzione dei beni e la mancanza di abitazioni.

Tale multiforme cooperazione aumenta la consapevolezza della fraternità in Cristo e facilita il cammino ecumenico.

536 Nella comune tradizione dell'Antico Testamento, la Chiesa Cattolica sa di poter dialogare con i fratelli Ebrei, anche mediante la sua dottrina sociale, per costruire insieme un futuro di giustizia e di pace per tutti gli uomini, figli dell'unico Dio.

Il comune patrimonio spirituale favorisce la mutua conoscenza e la stima reciproca,1133 sulla cui base può crescere l'intesa per il superamento di ogni discriminazione e la difesa della dignità umana.

537 La dottrina sociale si caratterizza anche per un costante appello al dialogo tra tutti i credenti delle religioni del mondo, affinché sappiano condividere la ricerca delle forme più opportune di collaborazione: le religioni hanno un ruolo importante per il conseguimento della pace, che dipende dal comune impegno per lo sviluppo integrale dell'uomo.1134

Nello spirito degli Incontri di preghiera che si sono tenuti ad Assisi,1135 la Chiesa continua a invitare i credenti delle altre religioni al dialogo e a favorire, in ogni luogo, un'efficace testimonianza dei valori comuni a tutta la famiglia umana.

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1133 Nostra Aetate 4
1134 Giovanni Paolo II, Sollicitudo Rei Socialis 32
1135 27 ottobre 1986; 24 gennaio 2002