Santo Domingo

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Dialoghi con le religioni non cristiane

136 « Dio, in un dialogo che dura attraverso i tempi, ha offerto e continua a offrire la salvezza all'umanità.

Per essere fedeli all'iniziativa divina, la Chiesa deve quindi entrare in un dialogo di salvezza con tutti ».146

Nel promuovere questo dialogo la Chiesa sa bene che esso ha un carattere di testimonianza nel rispetto della persona e dell'identità dell'interlocutore.147

Sfide

137 L'importanza di approfondire un dialogo con le religioni non cristiane presenti nel nostro continente, particolarmente quelle indigene e afroamericane, per molto tempo ignorate o emarginate.

L'esistenza di pregiudizi e incomprensioni come ostacolo per il dialogo.

Linee pastorali

138 Per intensificare il dialogo interreligioso riteniamo importante:

- Incoraggiare un cambiamento di atteggiamento da parte nostra, tralasciando pregiudizi storici, per creare un clima di fiducia e di vicinanza.

- Promuovere il dialogo con ebrei e musulmani, nonostante le difficoltà che la Chiesa soffre nei paesi dove queste religioni sono maggioritarie.

- Approfondire negli operatori pastorali la conoscenza dell'ebraismo e dell'isiam.

- Promuovere negli operatori pastorali la conoscenza delle altre religioni e delle forme religiose presenti nel continente.

- Individuare iniziative in favore della pace, della promozione e della difesa della dignità umana, così come la cooperazione nella difesa della creazione e dell'equilibrio ecologico, come forme di incontro con altre religioni.

- Ricercare occasioni di dialogo con le religioni afroamericane e dei popoli indigeni, attenti a scoprire in esse i « semi del Verbo », con un vero discernimento cristiano, offrendo loro l'annuncio integrale del Vangelo ed evitando qualsiasi forma di sincretismo religioso.

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146 Pontificio Consiglio per il Dialogo interreligioso.
Congregazione per l'Evangelizzazione dei popoli, Dialogo e annuncio, 19.5.1991, n. 38
147 Puebla 1114