Santo Domingo

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Comunicazioni sociali e cultura

Chiarificazione teologica

279 L'evangelizzazione, annuncio del Regno, è comunicazione, perché viviamo in comunione:241 « Quello che abbiamo veduto e udito, noi lo annunziamo anche a voi, perché anche voi siate in comunione con noi.

La nostra comunione è col Padre e col Figlio suo Gesù Cristo ». ( 1 Gv 1,3 )

Ogni persona e ogni gruppo umano sviluppano la loro identità nell'incontro con gli altri ( alterità ).

Tale comunicazione è la via necessaria per arrivare alla comunione ( comunità ).

La ragione di ciò sta nel fatto che l'uomo è stato fatto a immagine di Dio uno e trino, e al cuore della rivelazione si trova il suo mistero trinitario come comunicazione eternamente interpersonale, la cui Parola si fa dialogo, entra nella storia per opera dello Spirito e inaugura in tal modo un mondo di nuovi incontri, nuovi interscambi, un mondo di comunicazione e di comunione.

Questa comunicazione è importante non solo con il mondo ma anche all'interno della Chiesa.

- Nell'atto della comunicazione del Padre, attraverso il Verbo fatto carne, nella predicazione e nell'azione di Gesù, la Parola si fa liberatrice e redentrice per tutta l'umanità.

Questo atto d'amore attraverso il quale Dio si rivela, unito alla risposta di fede dell'umanità, genera un dialogo profondo.243

In tal modo Cristo è il modello del comunicatore; in lui. Dio, colui che è totalmente Altro, viene a incontrarci e aspetta la nostra libera risposta.

Questo incontro di comunione con lui è sempre una crescita.

È la via della santità.

- In tal modo si ha una maggiore relazione tra evangelizzazione, promozione umana e cultura, fondata sulla comunicazione, la quale impone alla Chiesa compiti e sfide concrete nel settore della comunicazione sociale.

È quanto ha detto il Papa nel discorso inaugurale di questa Conferenza: « Intensificare la presenza della Chiesa nel mondo della comunicazione deve essere certamente una delle vostre priorità ».244

- Siamo consapevoli di trovarci nella nuova cultura dell'immagine, e che il messaggio evangelico deve inculturarsi in tale cultura e giungere così a farle esprimere Cristo, la più alta comunicazione.

Comprendiamo l'importanza degli innumerevoli strumenti elettronici che al giorno d'oggi sono alla nostra portata per annunciare il Vangelo.

Rendiamo grazie a Dio per questo nuovo dono che ci ha fatto all'interno della cultura odierna.

Sfide

280 Lo sviluppo tecnologico in materia di comunicazioni, specie della televisione, offre all'evangelizzazione ampie prospettive di comunicazione ai più vari livelli e fornisce alla società in generale un'interrelazione addirittura planetaria.

Si tratta di un fatto positivo, ma rappresenta anche, nel contesto attuale, una sfida assai impegnativa a causa dell'orientamento al secolarismo di molti programmi.

Prendiamo atto dello sviluppo dell'industria della comunicazione in America Latina, che mostra la crescita di gruppi economici e politici che concentrano sempre più in poche mani, che hanno un potere enorme, la proprietà dei diversi mezzi, fino a manipolare la comunicazione con l'imposizione di una cultura che stimola l'edonismo e il consumismo, che travolgono le nostre culture, i loro valori e le loro identità.

- Vediamo come la pubblicità introduca spesso false attese e crei necessità fittizie; vediamo pure che, in particolare nella programmazione televisiva, abbondano la violenza e la pornografia, che penetrano con aggressività nell'intimo delle famiglie.

Constatiamo anche che le sette utilizzano in modo sempre più intensivo ed esteso gli strumenti della comunicazione.

- D'altra parte, la presenza della Chiesa nel sistema della comunicazione è ancora insufficiente e manca di un numero idoneo di operatori che abbiano la preparazione adatta a far fronte a questa sfida; oltre a ciò manca presso i vari episcopati un'adeguata programmazione della pastorale delle comunicazioni.

La telematica e l'informatica rappresentano nuove sfide per l'integrazione della Chiesa nel mondo delle comunicazioni.

Linee pastorali

281 Appoggiare e dare impulso agli sforzi di coloro che, attraverso i mezzi di comunicazione, difendono la propria identità culturale, raccogliendo la sfida dell'incontro con realtà nuove e differenti e cercando che abbia luogo un autentico dialogo.

Coordinare la comunicazione di massa con quella comunitaria e di gruppo.

Sforzarsi di avere mezzi di comunicazione propri, e per quanto possibile avviare la produzione di video a servizio dell'America Latina.

282 Contribuire a discernere e a orientare le politiche e le strategie della comunicazione, che devono essere indirizzate a creare condizioni di incontro tra le persone, a far regnare un'autentica e responsabile libertà di espressione, a sviluppare i valori culturali propri e a produrre l'integrazione latinoamericana.

283 Dare ai professionisti cattolici della comunicazione l'appoggio sufficiente a compiere la loro missione.

Sviluppare un rapporto sempre più intenso di comunione ecclesiale con le organizzazioni internazionali ( OCIC-AL, UNDA-AL, UCLAP ) i cui mèmbri sono collaboratori qualificati e competenti delle Conferenze episcopali e anche dei singoli vescovi.245

Le Commissioni episcopali per le comunicazioni sociali di ogni paese e lo stesso DECOS-CELAM e il SERTAL devono accrescere e migliorare la loro presenza in questo campo.

284 La formazione tecnica, dottrinale e morale di tutti gli operatori pastorali che operano negli o con gli strumenti della comunicazione sociale richiede il massimo dell'impegno.

Nel contempo, è necessario un piano di educazione orientato sia alla recezione critica, in particolare nelle famiglie, sia alla capacità di utilizzo attivo e reattivo dei mezzi di comunicazione e del loro linguaggio, facendo uso dei simboli culturali del nostro popolo.

285 È necessario incoraggiare le università cattoliche a offrire una formazione alla comunicazione sociale al più alto livello umano, accademico e professionale.

Nei seminari e nelle case di formazione dei religiosi si insegnino i linguaggi e le corrispondenti tecniche di comunicazione, che garantiscano una sufficiente preparazione sistematica.

Oggi non si può prescindere dall'uso dell'informatica per ottimizzare i nostri sforzi di evangelizzazione.

Occorre andare avanti nell'istallazione della rete informatica della Chiesa nelle singole Conferenze episcopali.

286 Le editrici cattoliche operino in forma coordinata all'interno della pastorale organica.

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241 Puebla 1063
243 Pontificio Consiglio per le comunicazioni sociali, , Aetatis novae, n. 6 ( 22.2.1992 )
244 Discorso inaugurale n. 23
245 Pontificio Consiglio per le comunicazioni sociali, Aetatis novae, n. 17