Santo Domingo

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5. Gesù Cristo, pienezza di ogni cultura

5.1. L'incarnazione culturale del Verbo di Dio

368 Assumendo la condizione umana con l'incarnazione, ( Gv 1,14 ) il Figlio di Dio entra in un popolo, in una storia, in una cultura.

« Nato da donna, nato sotto la legge », ( Gal 4,4 ) si sottomette alla circoncisione ( Lc 2,21 ) e alla presentazione al Tempio, ( Lc 2,22ss ) si integra pienamente nella vita della sua famiglia e del suo popolo.

Durante la sua vita celebra con il suo popolo le feste religiose ( Mt 26,17-19; Mc 14,12-16; Lc 22,7-13; Gv 2,13ss; Gv 5,1; Gv 10,22ss ) e conferma il valore dei comandamenti, soprattutto di quelli più centrali, ( Mt 22,34-40 ) per la salvezza. ( Mt 19,23 )

Ammira la natura del suo paese, condivide la vita con i pescatori, i contadini, i commercianti e i pubblicani, convive con i poveri e si commuove per gli infermi e per i peccatori.

369 Compie la propria missione nella cultura del suo popolo.

E utilizza i generi letterari in voga: parabole, allegorie, beatitudini, parodie e proverbi.

Si esprime con immagini proprie del suo ambiente, ispirate dal contesto agricolo, ( Mt 14,3-33; Mc 4,20.30-32 ) dalla vita dei pescatori, ( Mt 13,47-50 ) dall'attività dei pastori, ( Gv 10,1-16 ) dalla vita familiare. ( Mt 24,45-51 )

Compie segni e miracoli, come i profeti, per attestare la presenza del Regno di Dio in azione.

Perdona i peccati ed evangelizza i poveri, rispondendo alle aspettative della cultura religiosa del suo popolo circa la venuta del Regno. ( Lc 4,6-21; Lc 7,18-23 )

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