Sacerdotalis caelibatus

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Intensa vita spirituale

75 Il sacerdote si applichi innanzi tutto a coltivare con tutto l'amore che la grazia gli ispira la sua intimità con Cristo, esplorandone l'inesauribile e beatificante mistero; acquisti un senso sempre più profondo del mistero della Chiesa, al di fuori del quale il suo stato di vita rischierebbe di apparirgli inconsistente ed incongruo.

La pietà sacerdotale alimentata alla purissima fonte della Parola di Dio e della santissima Eucaristia, vissuta nel dramma della sacra liturgia, animata da una tenera e illuminata devozione alla Vergine, Madre del sommo ed eterno Sacerdote e Regina degli Apostoli,122 lo metterà a contatto con le sorgenti di una autentica vita spirituale, che sola dà all'osservanza della sacra verginità solidissimo fondamento.

76 Con la grazia e la pace nel cuore il sacerdote affronterà così con grande animo i molteplici impegni della sua vita e del suo ministero, trovando in essi, se esercitati con fede e con zelo, nuove occasioni di dimostrare la sua totale appartenenza a Cristo e al Mistico Corpo di lui per la santificazione propria e altrui.

La carità di Cristo che lo sospinge ( 2 Cor 5,14 ) lo aiuterà, non a rinunziare ai migliori sentimenti del suo animo, ma a sublimarli e approfondirli in spirito di consacrazione, a imitazione di Cristo, il sommo sacerdote che partecipò intimamente alla vita degli uomini e li amò e soffrì per essi, ( Eb 4,15 ) a somiglianza dell'Apostolo Paolo, che partecipava alle ansie di tutti, ( 1 Cor 9,22; 2 Cor 11,29 ) per irradiare nel mondo la luce e la potenza dell'Evangelo della grazia di Dio. ( At 20,24 )

77 Giustamente geloso della propria integrale donazione al Signore, sappia il sacerdote difendersi da quelle inclinazioni del sentimento che mettono in gioco una affettività non sufficientemente illuminata e guidata dallo spirito e si guardi bene dal cercare giustificazioni spirituali e apostoliche a quelle che, in realtà, sono pericolose propensioni del cuore.

78 La vita sacerdotale esige una intensità spirituale genuina e sicura per vivere dello Spirito e per conformarsi allo Spirito, ( Gal 5,25 ) una ascetica interiore ed esteriore veramente virile in chi, appartenendo a speciale titolo a Cristo, ha in lui e per lui crocifisso la carne con le sue passioni e le sue voglie, ( Gal 5,24 ) non dubitando per questo di affrontare duri e diuturni cimenti. ( 1 Cor 9,26-27 )

Il ministro di Cristo potrà così meglio manifestare al mondo i frutti dello Spirito, che sono: carità, gioia, pace, pazienza, benignità, bontà, longanimità, mitezza, fedeltà, moderazione, continenza, castità. ( Gal 5,22-23 )

79 La castità sacerdotale è incrementata, custodita e difesa anche da un genere di vita, da un ambiente e da un'attività confacenti a un ministro di Dio, per cui è necessario fomentare al massimo quella intima fraternità sacramentale,131 della quale tutti i sacerdoti godono in virtù della sacra ordinazione.

Il Signore nostro Gesù ha insegnato l'urgenza del comandamento nuovo della carità e ne ha dato mirabile esempio proprio quando istituiva il sacramento della Eucaristia e del sacerdozio cattolico, ( Gv 13,15.34-35 ) e pregò il Padre celeste affinché l'amore col quale il Padre lo ha amato da sempre fosse nei suoi ministri ed egli in loro. ( Gv 17,26 )

80 Sia dunque perfetta la comunione di spirito tra i sacerdoti e intenso lo scambio di preghiere, di serena amicizia e di aiuti d'ogni genere.

Non si raccomanderà mai abbastanza ai sacerdoti una certa loro vita comune tutta tesa al ministero propriamente spirituale; pratica di incontri frequenti con fraterni scambi di idee, di consigli e di esperienza tra confratelli; l'impulso alle associazioni che favoriscono la santità sacerdotale.

81 Riflettano i sacerdoti al monito del Concilio Vaticano II,134 che li richiama alla comune partecipazione nel sacerdozio perché si sentano vivamente responsabili nei confronti dei confratelli turbati da difficoltà, che espongono a serio pericolo il dono divino che è in essi.

Si sentano ardere di carità per coloro, che hanno più bisogno di amore, di comprensione, di preghiere, di aiuti discreti ma efficaci, e che hanno titolo per contare sulla carità senza limiti di quelli che sono e devono essere i loro più veri amici.

82 Vorremmo finalmente, a complemento e a ricordo di questo Nostro epistolare colloquio con voi, Venerati Fratelli nell'Episcopato, e con voi sacerdoti e ministri dell'altare, suggerire che ognuno di voi si proponga di rinnovare ogni anno, nel giorno anniversario della rispettiva sacra ordinazione, ovvero tutti insieme spiritualmente nel Giovedì Santo, il giorno misterioso dell'istituzione del sacerdozio, la dedizione totale e fiduciosa a Cristo Signore, di riaccendere in tale modo in voi la coscienza della vostra elezione al suo divino servizio, e di ripetere nello stesso tempo, con umiltà e coraggio, la promessa della vostra indefettibile fedeltà al suo unico amore e alla vostra castissima oblazione. ( Rm 12,1 )

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122 Presbyterorum Ordinis 18
131 Presbyterorum Ordinis 8
134 Presbyterorum Ordinis 8