Catechesi tradendae

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Elementi da non dimenticare

29 Lo stesso sommo pontefice ha ricordato, nel III capitolo dell'esortazione apostolica Evangelii nuntiandi, « il contenuto essenziale, la sostanza viva » dell'evangelizzazione.60

È necessario, per la catechesi stessa, tenere presente ciascuno di questi elementi, come pure la sintesi vivente, nella quale essi sono stati integrati.61

Qui, dunque, mi limiterò ad alcuni semplici richiami.62

Ciascuno vede, per esempio, quanto interessi far conoscere al fanciullo, all'adolescente, a colui che progredisce nella fede, « ciò che di Dio si può conoscere »; ( Rm 1,19 ) di poter, in un certo senso, dir loro: « quello che voi adorate senza conoscere, io ve lo annunzio »; ( At 17,23 ) di esporre ad essi brevemente ( Ef 3,5 ) il mistero del Verbo di Dio fatto uomo e che opera la salvezza dell'uomo

mediante la sua pasqua,

cioè mediante la sua morte e la sua risurrezione,

ma anche mediante la sua predicazione,

mediante i segni che egli ha compiuto,

mediante i sacramenti della sua permanente presenza in mezzo a noi.

I padri del sinodo sono stati ben ispirati, quando hanno chiesto che ci si guardi dal ridurre Cristo alla sola umanità ed il suo messaggio ad una dimensione puramente terrena, ma che lo si riconosca come il Figlio di Dio, il mediatore che ci dà libero accesso presso il Padre, nello Spirito. ( Ef 2,18 )

È importante dispiegare agli occhi dell'intelligenza e agli occhi del cuore, sotto la luce della fede, questo sacramento della sua presenza, che è il mistero della chiesa, assemblea di uomini peccatori, ma nello stesso tempo santificati e che costituiscono la famiglia di Dio riunita dal Signore, sotto la guida di coloro che « lo Spirito santo ha posto come vescovi a pascere la chiesa di Dio ». ( At 20,28 )

È importante spiegare che la storia degli uomini, con i suoi contrassegni di grazia e di peccato, di grandezza e di miseria, è assunta da Dio nel suo figlio Gesù Cristo e « offre già qualche abbozzo del secolo futuro ».68

È importante, infine, rivelare senza esitazione di sorta le esigenze, di materiale rinunzia, ma anche di gioia, di quella che l'apostolo Paolo amava definire « vita nuova », ( Rm 6,4 ) « nuova creazione », ( 2 Cor 5,17 ) « essere o esistere in Cristo », ( 2 Cor 5,17 ) « vita eterna in Cristo Gesù », ( Rm 6,23 ) che non è altro che la vita nel mondo, ma una vita secondo le beatitudini ed una vita chiamata a proiettarsi e a trasfigurarsi nell'aldilà.

Di qui l'importanza, nella catechesi, delle esigenze morali personali corrispondenti al vangelo, degli atteggiamenti cristiani di fronte alla vita e di fronte al mondo, siano essi eroici o molto semplici: noi li chiamiamo virtù cristiane, o virtù evangeliche.

Di qui anche la preoccupazione che la catechesi avrà di non omettere, ma di chiarire, invece, come conviene - nel suo sforzo di educazione alla fede - alcune realtà, quali l'azione dell'uomo per la sua liberazione integrale,73 la ricerca di una società più solidale e fraterna, le lotte per la giustizia e per la costruzione della pace.

Non si dovrebbe pensare, d'altronde, che questa dimensione della catechesi sia del tutto nuova.

Fin dall'epoca patristica, sant'Ambrogio e san Giovanni Crisostomo, per non citare che essi, avevano messo in luce le conseguenze sociali delle esigenze del vangelo e, in età molto più vicina a noi, il Catechismo di san Pio X citava esplicitamente tra i peccati che gridano vendetta al cospetto di Dio il fatto di opprimere i poveri, come quello di defraudare gli operai del loro giusto salario.74

Specialmente dopo la Rerum novarum, la preoccupazione sociale è attivamente presente nell'insegnamento catechetico dei papi e del vescovi.

Molti dei padri sinodali hanno domandato, con giustificata insistenza, che il ricco patrimonio dell'insegnamento sociale della chiesa trovasse il suo posto, in forma appropriata, nella formazione catechetica comune dei fedeli.

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60 Paolo VI, Evangelii Nuntiandi 25
61 Paolo VI, Evangelii Nuntiandi 26-39;
gli « elementi principali del messaggio cristiano » sono esposti in modo più sistematico anche nel Directorium Catechisticum Generale, nn. 47-69 ( AAS 64 [ 1972 ], pp. 125-141 ), in cui si trova anche la norma del contenuto dottrinale essenziale della catechesi
62 Ci si riferirà anche al capitolo del Directorium Catechisticum Generale su questo punto, pp. 37-46 ( l. c. pp. 120-125 )
68 Gaudium et Spes 39
73 Paolo VI, Evangelii Nuntiandi 30-38
74 Catechismo maggiore, V parte, cap. 6, nn. 965-966