Vita consecrata

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Presenti in ogni angolo della terra

78 « L'amore del Cristo ci spinge » ( 2 Cor 5,14 ): i membri di ogni Istituto dovrebbero poterlo ripetere con l'Apostolo, perché compito della vita consacrata è di lavorare in ogni parte della terra per consolidare e dilatare il Regno di Cristo, portando l'annuncio del Vangelo dappertutto, anche nelle regioni più lontane.191

Di fatto, la storia missionaria testimonia il grande contributo da essi dato all'evangelizzazione dei popoli: dalle antiche Famiglie monastiche fino alle più recenti Fondazioni impegnate in maniera esclusiva nella missione ad gentes, dagli Istituti di vita attiva a quelli dediti alla contemplazione,192 innumerevoli persone hanno speso le loro energie in questa « attività primaria della Chiesa, essenziale e mai conclusa »,193 perché rivolta alla moltitudine crescente di coloro che non conoscono Cristo.

Anche oggi questo dovere continua a chiamare in causa con urgenza gli Istituti di vita consacrata e le Società di vita apostolica: l'annuncio del Vangelo di Cristo attende da loro il massimo contributo possibile.

Anche gli Istituti che sorgono o operano nelle giovani Chiese sono invitati ad aprirsi alla missione fra i non cristiani, all'interno e fuori della loro patria.

Nonostante le comprensibili difficoltà che alcuni di essi possono attraversare, è bene ricordare a tutti che come « la fede si rafforza donandola »,194 così la missione rafforza la vita consacrata, le dà nuovo entusiasmo e nuove motivazioni, sollecita la sua fedeltà.

Da parte sua, l'attività missionaria offre larghi spazi per accogliere le svariate forme di vita consacrata.

La missione ad gentes presenta speciali e straordinarie opportunità alle donne consacrate, ai religiosi fratelli e ai membri di Istituti secolari per un inserimento in un'azione apostolica particolarmente incisiva.

Questi ultimi, poi, con la loro presenza nei vari ambiti tipici della vocazione laicale, possono svolgere un'opera preziosa di evangelizzazione degli ambienti, delle strutture e delle stesse leggi che regolano la convivenza.

Inoltre, essi possono testimoniare i valori evangelici a fianco di persone che non hanno ancora conoscenza di Gesù, dando così uno specifico contributo alla missione.

È da sottolineare che, nei paesi dove sono radicate religioni non cristiane, la presenza della vita consacrata, tanto con attività educative, caritative e culturali, quanto con il segno della vita contemplativa, assume enorme importanza.

Per questo è particolarmente da incoraggiare la fondazione nelle nuove Chiese di comunità dedite alla contemplazione, dato che « la vita contemplativa interessa la presenza della Chiesa nella forma più piena ».195

È, poi, necessario promuovere con mezzi adeguati un'equa distribuzione della vita consacrata nelle varie forme per suscitare un nuovo impulso evangelizzatore, sia con l'invio di missionari e missionarie, sia con il doveroso aiuto degli Istituti di vita consacrata alle diocesi più povere.196

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191 Lumen gentium 44
192 Giovanni Paolo II, Redemptoris missio 69;
Cat. Chiesa Cat. 927
193 Giovanni Paolo II, Redemptoris missio 31
194 Giovanni Paolo II, Redemptoris missio 2
195 Ad gentes 18;
Giovanni Paolo II, Redemptoris missio 69
196 Propositio 38