La vita religiosa e l'insegnamento della Chiesa

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5. L'Ascesi

31. La disciplina e il silenzio necessari alla preghiera ricordano che la consacrazione mediante i voti religiosi esige una certa ascesi di vita che « coinvolga tutto l'essere » ( ET 46 ).

La risposta di povertà, amore e obbedienza data da Cristo, lo condusse alla solitudine del deserto, alla sofferenza della contraddizione, all'abbandono sulla croce.

La consacrazione introduce il religioso in questa stessa via.

Essa non può riflettere la consacrazione del Signore, se lo stile di vita del religioso non offre un elemento di rinnegamento.

La vita religiosa stessa è un'espressione pubblica, permanente e visibile di conversione cristiana.

Richiede di abbandonare tutto e di prendere la propria croce per seguire Cristo tutta la vita.

Occorre, pertanto, l'ascesi necessaria per vivere in povertà di spirito e di fatto, amare come Cristo ama; rinunciare alla propria volontà per amore di Cristo nel sottostare alla volontà di un altro che lo rappresenta, per quanto imperfettamente.

Ciò richiede una rinuncia di se stesso, senza la quale non è neppure possibile vivere una buona vita comunitaria e una missione feconda.

L'affermazione di Gesù: è necessario che il chicco di frumento affondi nel terreno e muoia se vuol portare frutto, si applica in modo particolare ai religiosi a causa del carattere pubblico della loro professione.

È vero che gran parte della penitenza di oggi è costituita dalle stesse condizioni di vita e dal doverle accettare.

Ma se i religiosi non edificano la loro vita su « un'austerità gioiosa ed equilibrata » ( ET 30 ) e su concrete rinunce volontarie, rischiano di perdere la libertà spirituale necessaria per vivere i consigli evangelici.

La loro stessa consacrazione, senza austerità e rinunce, potrebbe essere compromessa.

Senza ascesi, infatti, non può esserci una testimonianza pubblica a Cristo povero, casto e obbediente.

Inoltre, con la professione dei consigli evangelici mediante i voti, i religiosi s'impegnano in tutto quanto è necessario per approfondire e accrescere quanto hanno promesso con voto.

Ciò significa la libera scelta della croce che potrà essere allora « ciò che è stato per Cristo: la prova dell'amore più grande » ( ET 29 ).

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