Orientamenti educativi sull'amore umano

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Dichiarazioni sul magistero

14. Le dichiarazioni del Magistero sull'educazione sessuale segnano un progresso, il quale soddisfa, da una parte, le giuste esigenze della storia e, dall'altra, la fedeltà alla tradizione.5

Il Concilio Vaticano II, nella « Dichiarazione sull'educazione cristiana », presenta la prospettiva nella quale l'educazione sessuale deve porsi,6 affermando il diritto della gioventù a ricevere un'educazione adeguata alle personali esigenze.

Il Concilio precisa: « I fanciulli e i giovani, tenuto conto del progresso della psicologia, della pedagogia e della didattica, debbono essere aiutati a sviluppare armonicamente le loro capacità fisiche, morali e intellettuali, ad acquistare gradualmente un più maturo senso di responsabilità nell'elevazione ordinata e incessantemente attiva della propria vita e nella ricerca della vera libertà, superando con coraggio e perseveranza gli ostacoli.

Debbono ricevere, man mano che cresce la loro età, una positiva e prudente educazione sessuale ».7

15. La Costituzione pastorale « Gaudium et spes », nel parlare della dignità del matrimonio e della famiglia, presenta quest'ultima come il luogo preferenziale per la formazione dei giovani alla castità.8

Ma questa, essendo un aspetto dell'educazione integrale, esige la cooperazione degli educatori con i genitori nel compimento della loro missione.9

Tale educazione, dunque, deve essere offerta, nell'ambito della famiglia,10 ai fanciulli e ai giovani in modo graduale, mirando sempre alla formazione globale della persona.

16. Nell'Esortazione apostolica sulla missione della famiglia cristiana nel mondo attuale, Giovanni Paolo II riserva un posto importante all'educazione sessuale; come un valore della persona.

« L'educazione all'amore - come dono di sé, dice il S. Padre, costituisce anche la premessa indispensabile per i genitori chiamati a offrire una chiara e delicata educazione sessuale.

Di fronte a una cultura che 'banalizza' in larga parte la sessualità umana, perché la interpreta e la vive in modo riduttivo e impoverito, collegandola unicamente al corpo e al piacere egoistico, il servizio educativo dei genitori deve puntare fermamente su di una cultura sessuale che sia veramente e pienamente personale: la sessualità infatti è una ricchezza di tutta la persona - corpo, sentimento e anima - e manifesta il suo intimo significato nel portare la persona al dono di sé nell'amore ».11

17. Il Papa subito dopo indica la scuola quale responsabile di questa educazione al servizio e in armonia con i genitori.

« L'educazione sessuale, diritto e dovere fondamentale dei genitori, deve attuarsi sempre sotto la loro guida sollecita, sia in casa sia nei centri educativi da essi scelti e controllati.

In questo senso la Chiesa ribadisce la legge della sussidiarietà che la scuola è tenuta ad osservare quando coopera all'educazione sessuale, collocandosi nello spirito stesso che anima i genitori ».12

18. Affinché il valore della sessualità raggiunga la sua piena realizzazione, « è del tutto irrinunciabile l'educazione alla castità ( … ) che rende la persona capace di rispettare e promuovere il " significato sponsale " del corpo ».13

Essa consiste nella padronanza di sé, nella capacità di orientare l'istinto sessuale al servizio dell'amore e di integrarlo nello sviluppo della persona.

Frutto della grazia di Dio e della nostra collaborazione, la castità tende ad armonizzare le varie componenti della persona, e a superare la debolezza della natura umana; segnata dal peccato, perché ognuno possa seguire la vocazione cui Dio lo chiami.

Nell'impegno di una illuminata educazione alla castità, « i genitori cristiani riserveranno una particolare attenzione e cura, discernendo i segni della chiamata di Dio, per l'educazione alla verginità come forma suprema di quel dono di sé che costituisce il senso della sessualità umana »14

19. Nell'insegnamento di Giovanni Paolo II, la considerazione positiva dei valori da scoprire e apprezzare precede la norma che non si deve violare.

Questa, tuttavia, interpreta e formula i valori cui l'uomo deve tendere.

« Per gli stretti legami - continua il Papa - che intercorrono tra la dimensione sessuale della persona e i suoi valori etici, il compito educativo deve condurre i figli a conoscere e a stimare le norme morali come necessaria e preziosa garanzia per una responsabile crescita personale nella sessualità umana.

Per questo la Chiesa si oppone fermamente a una certa forma di informazione sessuale, avulsa dai principi morali, così spesso diffusa, la quale altro non sarebbe che un'introduzione all'esperienza del piacere e uno stimolo che porta a perdere la serenità - ancora negli anni dell'innocenza - aprendo la strada al vizio »15

20. Questo documento, pertanto, partendo dalla visione cristiana dell'uomo e riferendosi ai principi enunciati recentemente dal Magistero, desidera offrire agli educatori alcuni orientamenti fondamentali sull'educazione sessuale e sulle condizioni e modalità da tener presenti sul piano operativo.

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5 Pio XI nella sua Enciclica Divini illius Magistri, del 31 dicembre 1929, dichiarava erronea l'educazione sessuale come si presentava ai suoi tempi, cioè una informazione naturalistica, impartita precocemente e indiscriminatamente.
In questa prospettiva si deve leggere il Decreto del S. Ufficio del 21 marzo 1931 (AAS 23 (1931 ) pp. 118-119).
Tuttavia Pio XI considerava la possibilità di un'educazione sessuale positiva, individuale « da parte di coloro che hanno ricevuto da Dio la missione educatrice e la grazia dello stato » (AAS 22 [1930] p. 71).
Questo valore positivo dell'educazione sessuale, segnalato da Pio XI, è stato gradatamente sviluppato dai successivi Pontefici.
Pio XII, nel discorso al V Congresso Internazionale di psicoterapia e psicologia clinica del 1 3 aprile 1953 (AAS 45 [1953] pp. 278-286) e nell'Allocuzione alle Donne Italiane di Azione Cattolica del 26 ottobre 1941 (AAS 33 [1941] pp. 450-458)
Precisa come debba condursi l'educazione sessuale nell'ambito della famiglia.
Cf. anche Pio XII ai Carmelitani: AAS 43 [1951] pp. 734-738; a genitori francesi: AAS 43 [1951] pp. 730-734.
Il Magistero di Pio XII prepara la strada alla dichiarazione conciliare Gravissimum educationis
6 Cf. Gravissimum educationis, n. 1
7 Ibid.
8 Cf. Conc. Ec. Vat. II: Cost. Gaudium et spes, n. 49
9 Cf. Gravissimum educationis, n. 5
10 Ibid., n. 3;
cf. Gaudium et spes, n. 52
11 Familiaris consortio, n. 37
12 Ibid.
13 Ibid.
14 Ibid.
15 Ibid.