Sessualità umana: verità e significato

Indice

V - Itinerari formativi in seno alla famiglia

48. L'ambiente della famiglia è dunque il luogo normale ed ordinario per la formazione dei bambini e dei giovani al consolidamento e all'esercizio delle virtù della carità, della temperanza, della fortezza e quindi della castità.

Come chiesa domestica, la famiglia è, infatti, la scuola della più ricca umanità.

Questo vale particolarmente per l'educazione morale e spirituale, soprattutto su di un punto così delicato come la castità: in essa, infatti, si intrecciano aspetti fisici, psichici e spirituali, spunti di libertà e influsso dei modelli sociali, naturale pudore e tendenze forti insite nella corporeità umana; fattori, tutti questi, che si trovano congiunti alla consapevolezza sia pure implicita della dignità della persona umana, chiamata a collaborare con Dio e nello stesso tempo segnata dalla fragilità.

In una casa cristiana i genitori hanno la forza per condurre i figli verso una vera maturazione cristiana della loro personalità, secondo la statura di Cristo, all'interno del suo Corpo mistico che è la Chiesa.

La famiglia, pur ricca di queste forze, ha bisogno di sostegno anche da parte dello Stato e della società, secondo il principio di sussidiarietà: « Accade … che quando la famiglia decide di corrispondere pienamente alla propria vocazione, si può trovare priva dell'appoggio necessario da parte dello Stato e non dispone di risorse sufficienti.

È urgente promuovere non solo politiche per la famiglia, ma anche politiche sociali, che abbiano come principale obiettivo la famiglia stessa, aiutandola, mediante l'assegnazione di adeguate risorse e di efficienti strumenti di sostegno, sia nell'educazione dei figli sia nella cura degli anziani ».

49. Consci di ciò, e delle difficoltà reali che oggi esistono in non pochi paesi per i giovani, specialmente in presenza di fattori di degrado sociale e morale, i genitori sono sollecitati ad osare di chiedere e di proporre di più.

Non possono accontentarsi di evitare il peggio - che i figli non si droghino, o non commettano delitti - ma dovranno impegnarsi nell'educarli ai valori veri della persona, rinnovati dalle virtù della fede, della speranza e dell'amore: la libertà, la responsabilità, la paternità e la maternità, il servizio, il lavoro professionale, la solidarietà, l'onestà, l'arte, lo sport, la gioia di sapersi figli di Dio e, con ciò, fratelli di tutti gli esseri umani, ecc.

Il valore essenziale del focolare

50. Le scienze psicologiche e pedagogiche, nelle loro più recenti acquisizioni, e l'esperienza concordano nel sottolineare l'importanza decisiva, in ordine ad un'armonica e valida educazione sessuale, del clima affettivo che regna nella famiglia, specialmente nei primi anni dell'infanzia e della fanciullezza e forse anche nella fase prenatale, periodi in cui si instaurano i dinamismi emozionali e profondi dei fanciulli.

Viene evidenziata l'importanza dell'equilibrio, dell'accettazione e della comprensione a livello della coppia.

Si sottolinea inoltre il valore della serenità di rapporto relazionale fra i coniugi, della loro presenza positiva - sia quella del padre sia quella della madre - negli anni importanti per i processi di identificazione, e del rapporto di rassicurante affetto verso i bambini.

51. Certe gravi carenze o squilibri che si realizzano tra i genitori ( ad esempio, l'assenza dalla vita familiare di uno o di entrambi i genitori, il disinteresse educativo, o la severità eccessiva ) sono fattori capaci di causare nei bambini distonie emozionali e affettive che possono gravemente disturbare la loro adolescenza e talvolta segnarli per tutta la vita.

È necessario che i genitori trovino il tempo di stare con i figli e di intrattenersi a dialogare con loro.

I figli, dono e impegno, sono il loro compito più importante, sebbene apparentemente non sempre molto redditizio: lo sono più del lavoro, più dello svago, più della posizione sociale.

In tali conversazioni - e in modo crescente man mano che passano gli anni - bisogna saperli ascoltare con attenzione, sforzarsi di comprenderli, saper riconoscere la parte di verità che può essere presente in alcune forme di ribellione.

E, allo stesso tempo, i genitori potranno aiutarli a incanalare rettamente ansie e aspirazioni, insegnando loro a riflettere sulla realtà delle cose e a ragionare.

Non si tratta d'imporre una determinata linea di condotta, ma di mostrare i motivi, soprannaturali e umani, che la raccomandano.

Ci riusciranno maggiormente, se sapranno dedicare tempo ai loro figli e mettersi veramente al loro livello, con amore.

Formazione nella comunità di vita e di amore

52. La famiglia cristiana è in grado di offrire un'atmosfera permeata di quell'amore per Dio che rende possibile un autentico dono reciproco.

I bambini che fanno questa esperienza sono più disposti a vivere secondo quelle verità morali che vedono praticare nella vita dei genitori.

Avranno fiducia in essi e impareranno quell'amore - niente muove tanto ad amare quanto il sapersi amati - che vince le paure.

Così il vincolo di amore reciproco, che è testimoniato dai genitori verso i figli, diventerà una protezione sicura della loro serenità affettiva.

Tale vincolo affinerà l'intelletto, la volontà e le emozioni, respingendo tutto ciò che potrebbe degradare o svilire il dono della sessualità umana la quale, in una famiglia in cui regna l'amore, è sempre intesa come parte della chiamata al dono di sé nell'amore per Dio e gli altri: « La famiglia è la prima e fondamentale scuola di socialità: in quanto comunità d'amore, essa trova nel dono di sé la legge che la guida e la fa crescere.

Il dono di sé, che ispira l'amore dei coniugi tra di loro, si pone come modello e norma del dono di sé quale deve attuarsi nei rapporti tra fratelli e sorelle e tra le diverse generazioni che convivono nella famiglia.

E la comunione e la partecipazione quotidianamente vissuta nella casa, nei momenti di gioia e di difficoltà, rappresenta la più concreta ed efficace pedagogia per l'inserimento attivo, responsabile e fecondo dei figli nel più ampio orizzonte della società ».

53. In definitiva, l'educazione all'amore autentico, che non può essere tale se non diventando amore di benevolenza, comporta l'accoglienza della persona amata, il considerare il suo bene come proprio, e quindi implica di educare ai rapporti giusti con gli altri.

Occorre insegnare al bambino, all'adolescente e al giovane come entrare in relazioni sane con Dio, con i suoi genitori, con i suoi fratelli e sorelle, con i suoi compagni dello stesso o diverso sesso, con gli adulti.

54. Non si può nemmeno dimenticare che l'educazione all'amore è una realtà globale: non si può progredire nell'impostare i giusti rapporti con una persona senza farlo, allo stesso tempo, nei rapporti con qualsiasi altra persona.

Come già accennato, l'educazione alla castità, in quanto educazione all'amore, è nello stesso tempo educazione dello spirito, della sensibilità e dei sentimenti.

L'atteggiamento verso le persone dipende non poco dalla maniera in cui si gestiscono i sentimenti spontanei verso di loro, facendone crescere alcuni, controllandone altri.

La castità, in quanto virtù, non si riduce mai ad un semplice discorso sulle capacità di compiere atti conformi alla norma di condotta esteriore, ma esige l'attivazione e lo sviluppo dei dinamismi di natura e di grazia, che costituiscono l'elemento principale e immanente della nostra scoperta della legge di Dio come garanzia di crescita e di libertà.

55. È necessario, pertanto, rilevare che l'educazione alla castità è inseparabile dall'impegno di coltivare tutte le altre virtù e, in modo particolare, l'amore cristiano che è caratterizzato dal rispetto, dall'altruismo e dal servizio e che in definitiva è chiamato carità.

La sessualità è un bene di grande importanza, che è necessario proteggere seguendo l'ordine della ragione illuminata dalla fede: « Quanto più grande è un bene, tanto più in esso si deve osservare l'ordine della ragione ».

Da ciò deriva che per educare alla castità « è necessario il dominio di sé, il quale presuppone virtù quali il pudore, la temperanza, il rispetto di sé e degli altri, l'apertura al prossimo ».

Sono anche importanti quelle virtù che la tradizione cristiana ha chiamato le sorelle minori della castità ( modestia, attitudine al sacrificio dei propri capricci ), alimentate dalla fede e dalla vita di preghiera.

Il pudore e la modestia

56. La pratica del pudore e della modestia, nel parlare, agire e vestire, è molto importante per creare un clima adatto alla maturazione della castità, ma ciò deve essere ben motivato dal rispetto del proprio corpo e della dignità degli altri.

Come si è accennato, i genitori devono vegliare affinché certe mode e certi atteggiamenti immorali non violino l'integrità della casa, particolarmente attraverso un cattivo uso dei mass media.

Il Santo Padre ha sottolineato in proposito la necessità « che sia messa in atto una più stretta collaborazione tra i genitori, ai quali spetta in primo luogo il compito educativo, i responsabili dei mezzi di comunicazione a vario livello e le autorità pubbliche, affinché le famiglie non siano abbandonate a se stesse in un settore importante della loro missione educativa …

In realtà, si devono riconoscere proposte, contenuti e programmi di sano divertimento, di informazione e di educazione complementari a quelli della famiglia e della scuola.

Ciò non toglie purtroppo che, soprattutto in alcune Nazioni, vengano diffusi spettacoli e scritti in cui prolifera ogni sorta di violenza e si compie una specie di bombardamento con messaggi che minano i principi morali e rendono impossibile un'atmosfera seria che permetta di trasmettere valori degni della persona umana ».

In particolare, riguardo all'uso della televisione il Santo Padre ha specificato: « Il modo di vivere - specialmente nelle Nazioni più industrializzate - porta assai spesso le famiglie a scaricarsi delle loro responsabilità educative trovando nella facilità di evasione ( in casa rappresentata specialmente dalla televisione e da certe pubblicazioni ) il modo di tener occupati tempo ed attività dei bambini e dei ragazzi.

Nessuno può negare che v'è in ciò anche una certa giustificazione, dato che troppo spesso mancano strutture ed infrastrutture sufficienti per potenziare e valorizzare il tempo libero dei ragazzi e indirizzarne le energie ».

Altra circostanza facilitante è rappresentata dal fatto che entrambi i genitori sono occupati nel lavoro, anche extra-domestico.

« A subirne le conseguenze sono proprio coloro che più hanno bisogno di essere aiutati nello sviluppo della loro "libertà responsabile".

Ecco emergere il dovere - specialmente per i credenti, per le donne e gli uomini amanti della libertà - di proteggere specialmente bambini e ragazzi dalle "aggressioni" che subiscono anche dai mass-media.

Nessuno manchi a questo dovere adducendo motivi, troppo comodi, di disimpegno! »; « i genitori, in quanto recettori, devono farsi parte attiva nell'uso moderato, critico, vigile e prudente di essi ».

La giusta intimità

57. In stretta connessione con il pudore e la modestia, che sono una spontanea difesa della persona che rifiuta di essere vista e trattata come oggetto di piacere invece d'essere rispettata ed amata per se stessa, si deve considerare il rispetto dell'intimità: se un bambino o un giovane vede che si rispetta la sua giusta intimità, allora saprà che ci si aspetta che anch'egli dimostri lo stesso atteggiamento nei confronti degli altri.

In questo modo, egli impara a coltivare il proprio senso di responsabilità di fronte a Dio, sviluppando la sua vita interiore e il gusto della libertà personale, che lo rendono capace di amare meglio Dio e gli altri.

L'autodominio

58. Tutto ciò richiama più in generale l'autodominio, condizione necessaria per essere capaci di fare dono di sé.

I bambini e i giovani devono essere incoraggiati a stimare e praticare l'autocontrollo e il ritegno, a vivere in modo ordinato, a fare sacrifici personali in uno spirito di amore per Dio, di autorispetto e di generosità per gli altri, senza soffocare i sentimenti e le tendenze ma incanalandoli in una vita virtuosa.

I genitori come modelli per i propri figli

59. Il buon esempio e la « leadership » dei genitori è essenziale per rafforzare la formazione dei giovani alla castità.

La madre che stima la vocazione materna e il suo posto nella casa aiuta grandemente a sviluppare, nelle proprie figlie, le qualità della femminilità e della maternità e mette davanti ai figli maschi un esempio chiaro, forte e nobile di donna.

Il padre che ispira la sua condotta ad uno stile di dignità virile, senza maschilismi, sarà un modello attraente per i figli ed ispirerà rispetto, ammirazione e sicurezza nelle figlie.

60. Ciò vale anche per l'educazione allo spirito di sacrificio nelle famiglie soggette, oggi più che mai, alle pressioni del materialismo e del consumismo.

Solo così, i figli cresceranno « in una giusta libertà di fronte ai beni materiali, adottando uno stile di vita semplice ed austero, ben convinti che " l'uomo vale più per quello che è che per quello che ha".

In una società scossa e disgregata da tensioni e conflitti per il violento scontro tra i diversi individualismi ed egoismi, i figli devono arricchirsi non soltanto del senso della vera giustizia, che sola conduce al rispetto della dignità personale di ciascuno, ma anche e ancor più del senso del vero amore, come sollecitudine sincera e servizio disinteressato verso gli altri, in particolare i più poveri e bisognosi »; « l'educazione si colloca pienamente nell'orizzonte della "civiltà dell'amore"; da essa dipende e, in grande misura, contribuisce a costruirla ».

Un santuario della vita e della fede

61. Nessuno può ignorare che il primo esempio e il più grande aiuto che i genitori possono dare al riguardo ai propri figli è la loro generosità nell'accogliere la vita, senza dimenticare che così li aiutano ad avere uno stile più semplice di vita e, inoltre, « che è minor male negare ai propri figli certe comodità e vantaggi materiali che privarli della presenza di fratelli e sorelle che potrebbero aiutarli a sviluppare la loro umanità e realizzare la bellezza della vita in ogni sua fase e in tutta la sua varietà ».

62. Infine, ricordiamo che per raggiungere tutte queste mete la famiglia, prima di tutto, deve essere casa di fede e di preghiera in cui è avvertita la presenza di Dio Padre, è accolta la Parola di Gesù, è sentito il vincolo di amore, dono dello Spirito, si ama e si invoca la Madre purissima di Dio.

Tale vita di fede e di « preghiera ha come contenuto originale la stessa vita di famiglia, che in tutte le sue diverse circostanze viene interpretata come vocazione di Dio e attuata come risposta filiale al suo appello: gioie e dolori, speranze e tristezze, nascite e compleanni, anniversari delle nozze dei genitori, partenze, lontananze e ritorni, scelte importanti e decisive, la morte di persone care, ecc. segnano l'intervento dell'amore di Dio nella storia della famiglia, così come devono segnare il momento favorevole per il rendimento di grazie, per l'implorazione, per l'abbandono fiducioso della famiglia al comune Padre che sta nei cieli ».

63. In quest'atmosfera di preghiera e di consapevolezza della presenza e della paternità di Dio, le verità della fede e della morale saranno insegnate, comprese e penetrate con riverenza, e la parola di Dio sarà letta e vissuta con amore.

Così la verità di Cristo edificherà una comunità familiare fondata sull'esempio e la guida dei genitori che scendono « in profondità nel cuore dei figli, lasciando tracce che i successivi eventi della vita non riusciranno a cancellare ».

Indice