Per una migliore distribuzione della terra  

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Conclusione

60. La Chiesa si sta preparando al nuovo Millennio attraverso un'esperienza di conversione spirituale che trova il suo centro di ispirazione nel Grande Giubileo dell'Anno 2000.

Questo straordinario evento ecclesiale deve spingere tutti i cristiani ad un serio esame di coscienza sulla loro testimonianza nel presente e anche ad una più viva consapevolezza dei peccati del passato, di quello « spettacolo di modi di pensare e di agire che erano vere forme di antitestimonianza e di scandalo ».53

Affrontando il tema, emblematico della tradizione biblica del Giubileo, della ridistribuzione equa della terra, il Pontificio Consiglio della Giustizia e della Pace si propone di far volgere lo sguardo di tutti verso uno degli scenari più tetri e dolorosi della corresponsabilità, anche di tanti cristiani, in gravi forme di ingiustizia e di emarginazione sociale e dell'acquiescenza di troppi di loro di fronte alla violazione di fondamentali diritti umani.54

61. L'acquiescenza al male, che è un segno preoccupante di degenerazione spirituale e morale non solo per i cristiani, sta producendo, in numerosi contesti, una sconcertante vacuità culturale e politica, che rende incapaci di cambiare e di rinnovare.

Mentre i rapporti sociali non mutano e giustizia e solidarietà rimangono assenti ed invisibili, le porte del futuro si chiudono e le sorti di tanti popoli restano avvitate ad un presente sempre più incerto e precario.

Lo spirito del Giubileo ci sproni a dire: « Basta! » ai tanti peccati individuali e sociali che provocano situazioni di povertà e di ingiustizia drammatiche e intollerabili!

Richiamando l'attenzione sul significato peculiare ed essenziale che la giustizia ha, nel messaggio biblico, di protezione dei deboli e del loro diritto, in quanto figli di Dio, alle ricchezze della creazione, auspichiamo vivamente che l'anno giubilare, come nell'esperienza biblica, serva anche oggi al ripristino della giustizia sociale, attraverso una distribuzione della proprietà della terra guidata da uno spirito di solidarietà nei rapporti sociali.

62. Ci dà forza e illumina il nostro difficile cammino la luce di Cristo, immagine del Dio invisibile che cerca l'uomo, Sua particolare proprietà, spinto dal Suo cuore di Padre.55

La conoscenza approfondita e la pratica coerente delle direttive della Chiesa aiuteranno concretamente l'intera umanità a creare le condizioni per gioire della salvezza a cui è chiamata dalla grazia di Dio e a rivolgere a Lui una grande preghiera di ringraziamento e di lode.

Invochiamo l'intercessione di Maria, Madre del Redentore, Stella che guida con sicurezza i passi incontro al Signore di tutti i cristiani che abbandonano le strade sbagliate, le vie del male, e si rendono docili all'azione dello Spirito, per partecipare alla vita intima di Dio e chiamarLo: « Abbà, Padre! » ( Gal 4,6 ).

Roma, 23 novembre 1997 Solennità di N.S. Gesù Cristo, Re dell'Universo

Roger Card. Etchegaray Presidente del Pontificio Consiglio della Giustizia e della Pace

S.E. Mons. FrançoisXavier Nguyen Van Thuan VicePresidente del Pontificio Consiglio della Giustizia e della Pace

Diarmuid Martin Segretario del Pontificio Consiglio della Giustizia e della Pace

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53 Giovanni Paolo II, Tertio millennio adveniente, n. 33
54 Cfr. ivi, n. 36
55 Cfr. ivi, n. 7