Cerimoniale dei Vescovi

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Capitolo VIII - La Posa della Prima Pietra o l'Inizio dei Lavori per la Costruzione di una Chiesa

Premesse

840. Quando si inizia la costruzione di una nuova chiesa è opportuno che sia celebrato il rito con il quale venga implorata la benedizione di Dio sulla realizzazione dell'opera e i fedeli siano ammoniti che il tempio da costruire in pietra abbia ad essere un segno visibile di quella chiesa o costruzione di Dio, ( Cf. 1 Cor 3,9 )150 che essi stessi costituiscono.

Secondo l'uso liturgico, questo rito è costituito dalla benedizione del sito della nuova chiesa e dalla benedizione e posa della prima pietra.

Nel caso in cui, per la particolare tecnica e progetto costruttivo, non venga posata la prima pietra, è comunque opportuno che sia celebrato il rito della benedizione del sito della nuova chiesa per consacrare a Dio l'inizio dell'opera.151

841. Si può compiere il rito della posa della prima pietra o dell'inizio di una nuova chiesa in qualsiasi giorno ed ora eccetto che nel triduo pasquale; si scelga piuttosto il giorno in cui i fedeli possano riunirsi in maggior numero.152

842. Il rito è regolarmente celebrato dal vescovo della diocesi; se egli non può compierlo, affidi l'incarico ad un altro vescovo o presbitero, particolarmente a quello che ha come vicario o collaboratore nella cura pastorale della diocesi o della comunità per la quale la è costruita la nuova chiesa.153

843. I fedeli siano per tempo informati sul giorno e sull'ora della celebrazione e siano istruiti, dal parroco a da altri ai quali spetta, sul senso del rito nonché sulla venerazione cui sarà destinata la chiesa che viene costruita per loro.

È opportuno che anche i fedeli siano invitati a provvedere all'opera in modo spontaneo e volenteroso nell'edificazione della chiesa.154

844. Si faccia in modo che, per quanto possibile, il sito della costruzione della chiesa sia ben delimitato e si possa facilmente girargli intorno.155

845. Nel luogo in cui sarà eretto l'altare sia fatta una croce di legno di altezza opportuna.156

846. Per la celebrazione del rito siano preparati:

a) il Pontificale Romano, il Lezionario;

b) la sede per il vescovo;

c) la prima pietra, se è possibile, che secondo tradizione è quadrata e angolare, nonché il cemento e gli strumenti per porre la pietra nelle fondamenta;

d) il vaso dell'acqua benedetta con l'aspersorio;

e) il turibolo con la navicella dell'incenso ed il cucchiaio;

f) la croce processionale con le torce per i ministri.

Siano disposti gli opportuni strumenti tecnici affinché il popolo riunito possa ascoltare chiaramente le letture, le preghiere, le esortazioni.157

847. Per celebrare il rito siano utilizzati sacri paramenti di colore bianco o festivo.

Siano in oltre preparati:

a) per il vescovo: la veste bianca, la stola, la croce pettorale, il piviale, la mitra, il bastone pastorale;

b) per i diaconi: le vesti bianche, le stole e, secondo l'opportunità, le dalmatiche;

c) per gli altri ministri: le vesti bianche o altre vesti regolarmente approvate.158

I. Arrivo al luogo dove saà costruita la chiesa

848. La riunione del popolo e l'arrivo al luogo dove si deve compiere il rito, secondo le caratteristiche dei tempi e dei luoghi, vengono opportunamente svolti secondo uno dei due modi che sono sotto descritti.159

849. Primo modo: La processione

All'ora stabilita avviene la riunione in un luogo adatto da dove i fedeli si recheranno in processione al luogo stabilito.160

850. Il vescovo, vestito delle sacre vesti, portando mitria e pastorale, o, secondo il caso, vestito con rocchetto, mozzetta, croce pettorale e stola ( in questo caso senza mitria e pastorale ), raggiunge con i ministri il popolo riunito e, deposti mitria e pastorale, lo saluta dicendo la grazia del Signore nostro Gesù Cristo o altre parole.

Poi il vescovo parla brevemente ai fedeli per prepararli alla celebrazione e spiegare il senso del rito.161

851. Completata la monizione il vescovo dice: Preghiamo.

Tutti pregano per un po' di tempo in silenzio.

Poi il vescovo prosegue: Dio, che la santa Chiesa.162

852. Completata l'orazione il vescovo prende la mitria e il pastorale ed il diacono, se possibile, ammonisce: procediamo in pace.

Si svolge la processione: per primo il ministro con il turibolo fumante, segue il portatore della croce in mezzo a due ministri con le torce accese, il clero, poi il vescovo con i diaconi assistenti e gli altri ministri, infine i fedeli.

Mentre si sviluppa la processione viene cantato il salmo 84 con l'antifona l'anima mia desidera o un altro canto adatto, poi avviene la lettura della parola di Dio, come descritto sotto nn. 855-857.163

853. Altro modo: stazione al luogo in cui deve essere costruita la nuova chiesa

Se la processione non può essere svolta o non pare opportuna, i fedeli siano riuniti nel luogo in cui la nuova chiesa deve essere costituita.

Dopo che il popolo si è riunito si canta l'acclamazione L'eterna pace o un altro canto adatto.

Nel frattempo il vescovo, indossando la veste bianca, la croce pettorale, la stola ed il piviale, o, secondo l'opportunità, il rocchetto, la mozzetta, la croce pettorale e la stola ( in questo caso senza mitria e pastorale ), raggiunge il popolo e, deposti mitria e pastorale, lo saluta dicendo: la grazia del Signore nostro Gesù Cristo o altre parole adatte.

Il popolo risponde e con il tuo spirito o altre parole adatte.

Poi il vescovo dice poche parole ai fedeli per prepararli alla celebrazione e spiegare il senso del rito.164

854. Completata la monizione il vescovo dice: Preghiamo.

Tutti pregano per un po' di tempo in silenzio.

Poi il vescovo prosegue: Dio, che la santa Chiesa.165

II. Lettura della parola di Dio

855. Poi il vescovo siede e prende il pastorale e la mitra.

Quindi vengono letti uno o più testi adatti della sacra scrittura, fra quelli che sono proposti nel lezionario per il rito della dedicazione di una chiesa, con l'intermezzo del salmo responsoriale stabilito o di un altro canto adatto.166

856. Completate le letture il vescovo, sedendo con pastorale e mitra, qualora non gli sembri opportuno fare altrimenti, tiene l'omelia, nella quale illustra opportunamente le letture bibliche e spiega il senso del rito: che Cristo è la pietra angolare della sua Chiesa e che il tempio che la chiesa viva dei fedeli sta per costruire, sarà la casa di Dio e, contemporaneamente, la casa del popolo di Dio.167

857. Dopo l'omelia, secondo la tradizione locale, si può leggere l'atto della benedizione della prima pietra e di inizio di costruzione della chiesa, che deve essere firmato dal vescovo e dai rappresentanti di coloro che si adopereranno per la realizzazione della chiesa, e deve essere posto nelle fondamenta insieme alla prima pietra.168

III. Benedizione del sito della nuova chiesa

858. Completata l'omelia, il vescovo depone il pastorale e la mitria, si alza e benedice il sito della nuova chiesa dicendo, con le mani aperte, l'orazione Dio, che nella tua santità.

Poi, ripresa la mitria e accompagnato dai diaconi, asperge con l'acqua benedetta il sito della nuova chiesa che può attraversare oppure stando in mezzo, oppure passando in processione attorno alle fondamenta; in questo caso si canta l'antifona pietre preziose con il salmo 48, o un altro canto adatto.169

IV. Benedizione e posa della prima pietra

859. Conclusa la benedizione del sito, se bisogna posare la prima pietra, viene benedetta e posata qui, come si dice di seguito nn. 860-861; altrimenti si svolge la conclusione del rito, come indicato di seguito nn. 862-863.170

860. Il vescovo con i diaconi assistenti si reca sul luogo dove va posta la prima pietra e, deposta la mitra, benedice la pietra stessa dicendo l'orazione signore, Padre santo e, secondo l'opportunità, asperge la pietra con l'acqua benedetta e la incensa.

Poi riprende la mitra.171

861. Conclusi questi riti, il vescovo posa la prima pietra nelle fondamenta in silenzio o, secondo l'opportunità, dicendo al formula nella fede di Gesù Cristo o altre parole adatte.

Poi il muratore mura la pietra con il cemento mentre, se è il caso, si fa l'acclamazione è ( stata ) ben fondata o un altro canto adatto.172

V. Conclusione del rito

862. Concluso il canto, il vescovo ascia la mitra.

Quindi viene fatta la preghiera universale, come è indicato nel pontificale o con parole simili.

Segue l'orazione dominica che il vescovo introduce.

Poi aggiunge l'orazione ti magnifichiamo.173

863. Quindi il vescovo, presi mitra e pastorale, benedice il popolo nel modo consueto indicato di seguito nn. 1120-1121.

Poi il diacono congeda il popolo dicendo andate in pace e tutti rispondono rendiamo grazie a Dio.174

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150 Conc. Vat. II, Costituzione dogmatica sulla Chiesa, Lumen gentium, n. 6
151 Cf. Pontificale Romano, Rito della Dedicazione della Chiesa e dell'altare, capitolo I:
Rito dell'imposizione della prima pietra o dell'inizio dei lavori per la costruzione di una Chiesa, n. 1
152 Cf. ibidem, n. 2
153 Cf. ibidem, n. 3
154 Cf. ibidem, n. 4
155 Cf. ibidem, n. 5
156 Cf. Pontificale Romano, Rito della Dedicazione della Chiesa e dell'altare, capitolo I:
Rito dell'imposizione della prima pietra o dell'inizio dei lavori per la costruzione di una Chiesa, n. 6
157 Cf. ibidem, n. 7
158 Cf. ibidem, n. 8
159 Cf. ibidem, n. 9
160 Cf. ibidem, n. 10
161 Cf. Pontificale Romano, Rito della Dedicazione della Chiesa e dell'altare, capitolo I:
Rito dell'imposizione della prima pietra o dell'inizio dei lavori per la costruzione di una Chiesa, nn. 11-12
162 Cf. ibidem, n. 13
163 Cf. ibidem, n. 14
164 Cf. ibidem, nn. 15-16
165 Cf. ibidem, n. 17
166 Cf. Pontificale Romano, Rito della Dedicazione della Chiesa e dell'altare, capitolo I:
Rito dell'imposizione della prima pietra o dell'inizio dei lavori per la costruzione di una Chiesa, nn. 18-21;
cf. Messale Romano, Ordinamento delle letture della messa, n. 116
167 Cf. Pontificale Romano, Rito della Dedicazione della Chiesa e dell'altare, capitolo I:
Rito dell'imposizione della prima pietra o dell'inizio dei lavori per la costruzione di una Chiesa, n 22
168 Cf. ibidem, n. 23
169 Cf. ibidem, nn. 24-25
170 Cf. ibidem, n. 26
171 Cf. ibidem, nn. 27
172 Cf. Pontificale Romano, Rito della Dedicazione della Chiesa e dell'altare, capitolo I:
Rito dell'imposizione della prima pietra o dell'inizio dei lavori per la costruzione di una Chiesa, nn. 28-29
173 Cf. ibidem, n. 30
174 Cf. ibidem, n. 31