Rito della Penitenza

V. Le celebrazioni penitenziali

36. Indole e struttura

Le celebrazioni penitenziali sono riunioni del popolo di Dio, allo scopo di ascoltare la proclamazione della parola di Dio, che invita alla conversione e al rinnovamento della vita, e annunzia la nostra liberazione dal peccato, per mezzo della morte e risurrezione di Cristo.

La loro struttura è quella abitualmente in uso nelle celebrazioni della parola di Dio, come viene proposta nel Rito per la riconciliazione di più penitenti.

É bene pertanto che dopo il rito iniziale ( canto, saluto e orazione ) si faccia la proclamazione di una o più letture bibliche, intercalandovi dei salmi o altri canti o momenti di silenzio, e curandone poi, nell'omelia, la spiegazione e l'applicazione ai fedeli.

Nulla vieta che, o prima delle letture bibliche o dopo di esse, si facciano anche altre letture, tratte dai Padri o da altri scrittori, purché aiutino davvero la comunità e i singoli alla vera cognizione del peccato e alla vera contrizione del cuore, cioè alla conversione.

Dopo l'omelia e la meditazione della parola di Dio, conviene che l'assemblea dei fedeli formi un solo cuore e una sola voce nella preghiera, in forma litanica o in altro modo adatto alla partecipazione di tutti.

Alla fine si dica sempre il Padre nostro, perché Dio, nostro Padre, "rimetta a noi i nostri debiti, come noi li rimettiamo ai nostri debitori … e ci liberi dal male".

Il sacerdote, o il ministro che presiede, conclude poi con l'orazione e il congedo del popolo.

37. Utilità e importanza

Si eviti che queste celebrazioni vengano confuse, nell'opinione dei fedeli, con la celebrazione stessa del sacramento della Penitenza51. Esse sono comunque utilissime per la conversione e la purificazione del cuore.

Ed è bene farle specialmente:

- per ravvivare nella comunità cristiana lo spirito di penitenza;

- per aiutare i fedeli a prepararsi alla confessione, che poi i singoli potranno fare a tempo opportuno;

- per educare i fanciulli a formarsi a poco a poco una coscienza del peccato nella vita umana, e della liberazione dal peccato per mezzo di Cristo;

- per aiutare i catecumeni nella loro conversione.

Inoltre, là dove non c'è a disposizione nessun sacerdote per impartire l'assoluzione sacramentale, sono utilissime le celebrazioni penitenziali, perché sono un aiuto per quella contrizione perfetta che sgorga dalla carità, con la quale i fedeli possono conseguire in voto la grazia ( Cf Conc. trid., sess. XIV, Doctr. de sacramento Paenitentiae, cap. 5 ) della futura penitenza sacramentale.

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