Concilio Vaticano I

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Sessione II ( 6 gennaio 1870 )

Professione di fede

Io Pio, vescovo della chiesa cattolica, credo fermamente e professo ogni singola verità contenuta nel simbolo di fede, in uso presso la chiesa romana.

E cioè: credo in un solo Dio, padre onnipotente, creatore del cielo e della terra, di ciò che si vede e di ciò che non si vede.

E in un solo signore, Gesù Cristo, figlio unigenito di Dio, nato dal padre prima di tutti i secoli.

Dio da Dio, luce da luce, Dio vero da Dio vero.

Generato non fatto; consostanziale al Padre; per mezzo del quale sono state fatte tutte le cose.

Per noi uomini e per la nostra salvezza egli discese dal cielo; si incarnò per opera dello Spirito Santo dalla vergine Maria, e si fece uomo, crocifisso per noi, soffrì sotto Ponzio Pilato e fu sepolto.

Risuscitò il terzo giorno, secondo le scritture; salì al cielo, siede alla destra del Padre.

Verrà di nuovo, con gloria, a giudicare i vivi e i morti.

Credo anche nello Spirito Santo, signore e datore di vita. Egli procede dal Padre e dal Figlio.

Col Padre e col Figlio, Egli e adorato e glorificato ed ha parlato per mezzo dei profeti.

Credo nella chiesa, una, santa, cattolica ed apostolica.

Confesso un solo battesimo per la remissione dei peccati; aspetto la resurrezione dei morti e la vita del mondo futuro. Amen.

Con fermezza di fede ammetto ed abbraccio le tradizioni apostoliche ed ecclesiastiche e le altre pratiche e costituzioni della stessa chiesa.

Così pure accetto la sacra scrittura nel senso che ha ritenuto e ritiene la santa madre chiesa, cui è riservato giudicare del senso vero e dell'interpretazione delle sacre scritture; e non l'accetterò ed interpreterò mai se non secondo l'unanime consenso dei padri.

Confesso pure che sette sono i sacramenti veri e propri della nuova legge, istituiti da nostro signore Gesù Cristo, e necessari alla salvezza del genere umano, anche se non tutti sono necessari a ciascuno.

Essi sono: il battesimo, la confermazione, l'eucaristia, la penitenza, l'estrema unzione, l'ordine e il matrimonio; e conferiscono la grazia.

Di essi, il battesimo, la confermazione e l'ordine non possono essere ripetuti senza sacrilegio; ammetto anche ed accetto i riti tradizionali, approvati dalla chiesa cattolica nell'amministrazione solenne di questi sacramenti.

Tutto ciò che, sia in genere che in particolare, è stato definito e dichiarato sul peccato originale e sulla giustificazione nel sacrosanto concilio Tridentino, lo accetto e lo ritengo vero.

Confesso anche che nella messa si offre a Dio un vero e proprio sacrificio propiziatorio per i vivi e per i defunti; e che nel santissimo sacramento dell'eucaristia vi è veramente, realmente e sostanzialmente il corpo e il sangue insieme con l'anima e la divinità del signore nostro Gesù Cristo, e che si opera la trasformazione di tutta la sostanza del pane nel corpo e di tutta la sostanza del vino nel sangue; trasformazione che la chiesa cattolica chiama "transustanziazione".

Confesso anche che sotto una sola specie si riceve Cristo completo ed intero e il vero sacramento.

Credo fermamente all'esistenza del purgatorio, e che le anime che sono in esso siano aiutate dalle preghiere dei fedeli.

E così pure, che i santi, i quali regnano con Cristo, devono venerarsi ed invocarsi; che offrono a Dio per noi le loro preghiere e le cui reliquie si devono venerare.

Affermo energicamente che le immagini di Cristo e della Vergine madre di Dio, e così pure quelle dei santi devono conservarsi e tenersi; e che ad esse si deve onore e venerazione.

Affermo anche che la potestà delle indulgenze è stata lasciata da Cristo nella sua chiesa, e che il loro uso è utilissimo al popolo cristiano.

Riconosco nella santa, cattolica, apostolica chiesa romana, la madre e la maestra di tutte le chiese.

Allo stesso modo, accetto e professo, senza esitazione, tutte le altre dottrine trasmesse, definite, dichiarate dai sacri canoni e dai concili ecumenici, specie dal sacrosanto concilio di Trento.

E condanno anch'io, nello stesso tempo, rigetto ed anatematizzo tutto ciò che è contrario ad esse, e qualsiasi eresia che la chiesa abbia condannato, rigettato, anatematizzato.

Io, Pio, prometto solennemente e giuro di ritenere fermissimamente, con l'aiuto di Dio, questa vera fede cattolica, - fuori della quale nessuno potrà esser salvo, e che ora spontaneamente professo e ritengo veramente - integra e senza macchia fino all'ultimo respiro della mia vita, e di cercare ( che essa sia ritenuta ) da tutti, per quanto è in me.

Così mi aiuti Dio, e questi santi evangeli di Dio.

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