D 26

16 Settembre 1906

Di sera

1 Questa mattina feci la Santa Comunione, come era mio vivissimo desiderio, in onore dei sette dolori di Maria SS.

[ -Quaderno 1-Pagina 51- ]

Oggi [una] grazia di più, ci sono state le sacre Quarantore: mi porto ad adorare il mio buon Gesù Sacramentato;

alle ore tre, mentre ero in adorazione si fece intendere chiaramente dicendomi:

"Se tu mi dai tanto amore nell'adorarmi e me ne fai promessa per tutto il tempo della tua vita, Io ti do tanta grazia."

Subito in quel momento m'infuse tanta gioia e soavità nell'anima, che mi tolse ogni potere di pregare,

potendo solo piangere di santa commozione.

2 Di più mi disse che se io compirò il desiderio del mio buon Gesù coll'amarlo tanto tanto,

se, quando mi concede le lacrime, non penserò ai miei torti, perché Egli mi ha cancellato perfino le reliquie,

in cambio, le lacrime, che spargerò, saranno di santa letizia e di conforto.

3 In questo momento coll'animo ardentissimo d'amore per il mio amato Bene,

il mio Dio, domandai la bella grazia della preghiera continua e gli dissi:

[ -Quaderno 1-Pagina 52- ]

"Mio buon Gesù, o fammi morire o concedimi questa bella virtù."

L'amore di Gesù quanti proponimenti suggerisce, che spingono a fare il bene!

Nell'eccesso d'amore chiamai Maria SS. a testimone della mia promessa, e le dissi confidenzialmente:

"Mamma dolcissima, sii pietosa, dà ascolto a questo povero tuo servo, fraticello figlio di S. Francesco,

che implora il tuo aiuto, la tua pietà, la tua misericordia; lo sai anche tu quanto è fragile l'uomo mortale!

Tu sai la mia promessa fatta al tuo Divin Figlio, mio Gesù Crocifisso,

che in ogni momento della mia vita non mi allontanerò mai col pensiero da Lui,

che amerò e benedirò continuamente, finch'io sia morto.

Vergine Santa, aiuto dei cristiani, avvocata dei peccatori, proteggimi, soccorrimi, in tutti i miei bisogni,

[ -Quaderno 1-Pagina 53- ]

affinché non venga mai meno alla mia promessa, che tanto amo e desidero mantenere."

[ -Segretario 19.8- ]

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