D 53

25 Giugno 1908

1 Non v'inquietate: la causa è di Dio: come ha fatto finora, lo farà per l'avvenire;

io non sono che un povero strumento disusato;

la Croce in tutti i tempi più difficili ha sempre trionfato.

Ora sono dei momenti così perversi contro la fede, contro Gesù Crocifisso, ebbene ora si manifesta di nuovo più forte,

più gagliarda a combattere il morbo pestifero delle eresie nuove, che tendono a sorgere.

Sentite, sentite, o peccatori, a che punto è giunta la Misericordia di Dio;

disse a me, povero meschinello carico di peccati, se consento ad unire il mio amore con quello di Lui,

il che vuol dire abbracciare tutte le miserie che si possono presentare:

[ -Quaderno 1-Pagina 87- ]

malattie, contraddizioni, disprezzi ed ogni sofferenza come già dissi.

2 "L'amore che io ti porto è indescrivibile; se tu mi avessi ad abbandonare, mi volterei a sdegno.

Ora, che ti dono ogni mio bene spirituale, che è il maggior bene di tutto il mondo, ah! non mancare mai! ...

ora che mi hai fatto promessa, meglio non lo fare!"

"Dolce Gesù, Tu sei il mio braccio potente; vorrei vedermi fatto a pezzi piuttosto che venir meno al tuo santo Amore."

[ -Segretario 19.16- ]

Poveretti! Si credono colle loro piccole astuzie di detronizzare la mia fede cattolica cristiana;

a loro insaputa, invece, rifulgerà di nuova vita.

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