Un apostolo di Gesù Crocifisso

Fr. Leopoldo Maria

Nel vestire le lane di S. Francesco, come è uso, Luigi Musso cambiò nome.

Fu chiamato F. Leopoldo Maria.

Quest'uso proprio di quasi tutti gli Ordini Religiosi, è nato da diversi motivi: per evitare troppi nomi identici nel territorio di una provincia religiosa e quindi la confusione; per ricordare a chi entra in un Ordine che egli ormai non appartiene più al secolo, che lo deve anzi dimenticare per essere totalmente di Dio, al quale si consacra: e anche per mettere il novizio sotto la protezione speciale di un santo, dandoglielo come modello di imitazione.

La cameretta di Fr. Leopoldo Maria

Dopo la vestizione di Terziario tu messo di famiglia nel convento di S. Tommaso, ove rimarrà fino alla morte.

Il suo arrivo In convento non fu preceduto da alcuna fama speciale.

Si conobbe solo presto che era persona di preghiera, ubbidiente, affabile, sbrigativo, non di molte parole, ma gentilissimo e delicato con tutti, sempre sorridente e scrupoloso osservatore delle regole.

Come cuoco era un'eccezione davvero per un convento ove non si è soliti ad avere artisti in cucina.

Si credette di aver acquistato un buon elemento, ma nessuno pensò che era entrato In S. Tommaso un Santo.

Ne egli allora e neppure in seguito cercò di far cambiare opinione ai confratelli.

Eppure molto cammino egli aveva già percorso nella via della santità, come si disse.

Ma i veri Santi amano nascondersi e se poi vengono in luce le loro virtù è Dio che le manifesta nelle opere che in essi crea la sua grazia.

In realtà anche in quegli anni di postulandato, F. Leopoldo continuava le sue ascensioni spirituali e il Signore lo spingeva sempre più.

È di quel tempo un episodio che egli ha fissato, nei suoi quaderni e che merita di essere ricordato.

Dopo qualche anno che dimorava a S. Tommaso il Guardiano lo incaricò di andare a distribuire i foglietti dell'Adorazione Quotidiana Universale14 nelle case religiose ed in educandati.

Continuò questa propaganda per tutti i mesi di giugno, luglio, agosto del 1904.

Alla fine di luglio era andato a distribuire i foglietti nelle case religiose di Valsalice.

« Nel ritorno, narra F. Leopoldo, strada facendo fui sorpreso da malore e oppresso dal caldo soffocante, tanto che non potevo reggermi in piedi: mi portai a stento nella chiesa detta delle Sacramentine, là dove si trova ogni giorno Gesù Sacramentato esposto in forma di quarantore ...

Come Dio volle mi portai in convento, ove mi ricordai che dovevo ancora soddisfare l'obbligo della preghiera.

Mentre recitavo il vespro15 mi prese il sonno contro la mia volontà.

Rimasi così dieci minuti; ad un tratto sento spingermi fortemente: mi desto; apro gli occhi e vedo un frate che sale in alto con grande rapidità.

La figura rassomigliava in tutto a quella di S. Francesco.

Mi scomparve ogni malanno e stanchezza; mi trovai cosi bene come se nulla fosse accaduto, cosicché il giorno appresso continuai di bei nuovo a distribuire i foglietti della visita a Gesù Sacramentato, opera voluta da Dio per mezzo delle sorelle Teresa e Giuseppina Comoglio terziarie Francescane, morte ambedue in concetto di santità ».16

Indice

14 La devozione dell'adorazione quotidiana universale perpetua consiste nel fare una visita anche brevissima in qualunque chiesa ove si conserva il SS. Sacramento. Non sono prescritte preghiere. Questa forma fu rivelata da Dio stesso alle Serve di Dio Teresa e Giuseppina Cordoglio fin dal 1869.
Esse la propagarono privatamente presso persone conoscenti e devote: poi nel 1890 la manifestarono a Paolo Pio Perazzo affinché la facesse conoscere con gli scritti, ciò che egli fece e in breve la devozione si propagò ovunque in Italia e all'estero. Fu approvata dall'autorità ecclesiastica e la sede fu stabilita nella chiesa di S. Tommaso.
La regge un consiglio direttivo, formato quasi esclusivamente da Terziari Francescani. Lo scopo è l'aumento della devozione eucaristica e la riparazione delle offese che si fanno a un tanto Sacramento. Chi si ascrive ha molte indulgenze e il solo obbligo di fare una visita quotidiana nel modo che si disse.
Ha per organo il «Bollettino Eucaristico» che si pubblica mensilmente con direzione nel convento di S. Tommaso.
15 Ossia 12 Pater, che corrispondono al Vespro, da recitarsi dai Fratelli Laici secondo la Regola di S. Francesco.
16 Delle Sorelle Comoglio è stata introdotta la causa di Beatificazione già da alcuni anni.
Scrisse la loro Vita il P. Mariano Manni: Le Sorelle Teresa e Giuseppina Comoglio; Torino 1932. Le salme delle Comoglio furono trasportate nella Chiesa di S. Tommaso, in attesa della glorificazione.