Segretario del Crocifisso

La sua intercessione efficacie

Trino ( Vercelli ), 29 aprile 1948

Fra Leopoldo, nel giorno della traslazione del suo corpo, s'è degnato di ascoltare una mia preghiera.

Ecco di che si tratta: qui, nell'ospedale di trino, ove io funziono da cappellano,

dal 27 marzo scorso al presente, trovasi degente un certo Boca Giacomo, nativo di Trino, di circa 77 anni.

Data la sua età e la gravità della sua malattia, mi feci premura di persuaderlo

a ricevere i Santi Sacramenti della Confessione e della Comunione.

Non volle assolutamente.

Ed ogni volta che io, oppure le Suore, cercavano di persuaderlo a compiere questo suo grave dovere,

egli non aveva che questa risposta: « Lasciatemi morire ed aggiusterò io i miei conti don Dio ».

Mi decisi allora di ricorrere alla protezione del nostro Fra Leopoldo,

recitando per quest'infermo la nota preghiera alle cinque piaghe del SS. Crocifisso,

fermando in modo speciale la mia mente sopra le parole dirette alla piaga della mano sinistra.

Durante questo tempo, ogni giorno mi accostavo al letto dell'infermo, parlandogli di tutt'altro,

fuorché di sacramenti e di cose spirituali.

Nel giorno della traslazione del corpo di Fra Leopoldo, innanzi alla cassa che racchiude le sue spoglie,

raccomandai in modo particolare il mio infermo.

Nel giorno 28 (cioè ieri) visitai il Boca Giacomo, come nei giorni passati mi trattenni con lui,

non parlandogli affatto di cose spirituali.

Prima ancora che terminassi il mio primo parlare,

egli m'interruppe e sorridendo mi chiese di essere confessato.

Si confessò benissimo e con profonda convinzione, ed oggi (29) ricevette con grande devozione

la SS. Comunione, lasciando edificati gli altri infermi, le Suore ed anche il povero sottoscritto.

A chi attribuire questa grazia?

Non è forse per la potente intercessione di Fra Leopoldo?

Sia questo un altro fiore da aggiungere alla gloriosa corona,

che circonda la fronte dell'umile e grande Cuoco di s. Tommaso.

Fr. Stefano Panippini, O.F.M.

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