Cantico spirituale Manoscritto B

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Nota sulla strofa seguente

1 - Nell'alto stato del matrimonio spirituale, con grande facilità e frequenza lo Sposo, come fedele consorte, manifesta all'anima i suoi segreti meravigliosi e la mette a parte delle sue opere poiché l'amore vero e perfetto non sa tenere celato niente alla persona amata.

Specialmente le svela i dolci misteri della sua Incarnazione e le vie della umana Redenzione, che è fra le più sublimi opere di Dio e quindi più gustose per l'anima.

Per questo, anche se gliene comunica molti altri, nella strofa presente lo Sposo le ricorda solo quello dell'Incarnazione, come il più importante di tutti e parlando con lei dice:

Strofa 23

Di un melo sotto i rami

quivi da me tu fosti disposata,

là ti porsi la mano,

e fosti risanata

colà dove tua madre fu violata.

Spiegazione

2 - In questa strofa lo Sposo espone all'anima la maniera e l'ordine mirabile seguito da Lui per redimerla e sposarla, servendosi di quelli stessi mezzi con cui la natura umana fu, perduta e corrotta.

Afferma che, come nel paradiso terrestre essa fu corrotta e perduta da Adamo per mezzo dell'albero proibito, così è stata redenta e riparata per mezzo dell'albero della Croce.

Qui Egli le ha dato la mano del suo favore e della sua misericordia mediante la sua passione e morte, eliminando l'inimicizia che dal peccato originale vi era tra l'uomo e Dio.

Di un melo sotto i rami,

3 - cioè sotto la protezione dell'albero della Croce, simboleggiato dal melo per cui il Figlio di Dio ha redento la natura umana, sposandosi quindi con essa e in conseguenza con ogni anima alla quale nella Croce Egli dà grazia e pegni per tale scopo.

Le dice così:

quivi da me tu fosti disposata,

là ti porsi la mano,

4 - vale a dire, del mio favore e del mio aiuto, dal tuo misero e vile stato elevandoti alla mia compagnia e al mio sposalizio.

E fosti risanata

colà dove tua madre fu violata.

5 - Poiché tua madre, la natura umana, fu violata nei tuoi progenitori sotto l'albero, anche tu sei stata redenta sotto l'albero della Croce in maniera che, se tua madre fu causa della tua morte sotto l'albero, sotto l'albero della Croce io sono causa della tua vita.

In tal modo il Signore rivela all'anima l'ordine e la disposizione della Sapienza facendole capire come Egli sappia saggiamente e bellamente far nascere il bene dal male e ordinare a maggiore bene ciò che invece è stato causa di male.

Quanto è contenuto in questa strofa viene descritto alla lettera dallo Sposo dei Cantici alla sposa: Sub arbore malo suscitavi te, ibi corrupta est mater tua, ibi violata est genitrix tua ( Ct 8,5 ). - Ti ho sollevato sotto un melo; qui fu corrotta tua madre, qui fu violata colei che ti generò.

6 - Lo sposalizio fatto sulla Croce non è quello di cui stiamo parlando, poiché quello è stato fatto una volta sola e in esso Dio ha donato all'anima la prima grazia, che viene concessa ad ognuno nel battesimo.

Il presente invece avviene per via della perfezione e si verifica a poco a poco, secondo i suoi gradi.

Anche se si tratta di una stessa cosa, la differenza fra i due consiste nel fatto che l'uno si compie in conformità al passo dell'anima, cioè a poco a poco, e l'altro in modo conforme al passo di Dio, cioè tutto in una volta.

In Ezechiele è Dio stesso che spiega all'anima la cosa in questa maniera: Il giorno che nascesti, fosti gettata a terra con disprezzo ma, passandoti vicino e vedendoti calpestata nel tuo sangue, ti dissi, mentre eri immersa nel tuo sangue: Vivi.

E ti feci moltiplicare come l'erba del campo: ti moltiplicasti e ti facesti grande fino a raggiungere la grandezza di una donna: crebbe il tuo seno, si moltiplicarono i tuoi capelli, ma eri nuda e piena di confusione.

Ti passai vicino e ti guardai e vidi che il tuo tempo era il tempo degli amanti: distesi sopra di te il mio mantello e nascosi la tua ignominia.

Feci con te un patto e un giuramento e ti feci mia.

Ti lavai con acqua, ti mondai dal sangue, ti unsi con olio, ti rivestii con veste variopinta, ti misi calzari di giacinto una cintura di bisso e ti avvolsi in un manto finissimo: Ti adornai riccamente e ti misi i braccialetti ai polsi e la collana al collo; posi un cerchietto sulla bocca, pendenti alle orecchie e un diadema sulla testa.

E fosti ornata d'oro e d'argento e vestita di bisso e di seta multicolore.

Ti cibasti di pane finissimo, di miele e di olio; sei diventata bellissima e arrivasti ad essere regina e il tuo nome, a motivo della tua bellezza, si divulgò fra le genti ( Ez 16,5-14 ).

Fin qui le parole di Ezechiele; così è l'anima di cui parliamo.

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