6 - I peccati capitali: superbia

L'orgoglio: rimedi

Io sono peccatore

Anche con un solo peccato grave ho rifiutato Dio e commesso il deicidio del Calvario compiendo così il mio suicidio ed ho meritato la morte eterna.

"Non sapete che siete tempio di Dio e che lo Spirito di Dio abita in voi?

Se uno distrugge il tempio di Dio, Dio distruggerà lui.

Perché santo è il tempio di Dio, che siete voi." ( 1 Cor 3,16-17 )

Ho rotto il rapporto nuziale che Dio, con il dono del Battesimo, ha voluto stabilire con me per sempre e il mio abbandono di Dio equivale ad un adulterio.

"Non sapete che i vostri corpi sono membra di Cristo?

Prenderò dunque le membra di Cristo e ne farò membra di una prostituta? ...

O non sapete che il vostro corpo è tempio dello Spirito Santo che è in voi e che avete da Dio, e che non appartenete a voi stessi?

Infatti siete stati comprati a caro prezzo? ( 1 Cor 6,15-20 )

Se Dio non avesse continuato a seguirmi per ricuperarmi sarei ancora suo nemico con un comportamento di rifiuto sempre più grave attirando, di conseguenza, su di me la sua maledizione

"Via, lontano da me, maledetti, nel fuoco eterno preparato per il diavolo..." ( Mt 25,41 )

Come peccatore merito il disprezzo di chi ha perso la dignità di essere figlio di Dio

"... che lo mandò nei campi a pascolare i porci.

Avrebbe voluto saziarsi con le carrube che mangiavano i porci; ma nessuno gliene dava ... Padre, ho peccato contro il Cielo e contro di te; non sono più degno di essere chiamato tuo figlio.

Trattami come uno dei tuoi garzoni." ( Lc 15,15-19 )

"Ma quale frutto raccoglievate allora da cose di cui ora vi vergognate?" ( Rm 6,21; Ef 5,12 )

merito il disprezzo di chi ha attirato su di sé l'ira di Dio

"Anche voi eravate morti per le vostre colpe e i vostri peccati, nei quali un tempo viveste alla maniera di questo mondo... ed eravamo per natura meritevoli d'ira come gli altri." ( Ef 2,1-3; Col 1,21; Rm 1,19; Rm 2,8 )

Con i numerosi peccati veniali commessi in modo deliberato

preferendo il mio piacere alla gloria di Dio

preferendo la mia volontà a quella di Dio

sottovalutando i diritti di Dio su di me

scegliendo un bene illusorio al posto del mio vero bene

rifiutando una piena risposta di amore all'amore totale che Dio mi dona

ho offeso la sua divina maestà.

Tutto questo è  motivo di profonda umiliazione per me perché effettivamente, per quello che sono io, non ho motivo per apprezzarmi e merito di essere disprezzato se Dio non conservasse verso di me la sua benevolenza.

"Ti ho amato di amore eterno per questo conservo ancora pietà" ( Ger 31,3 )

"In un impeto di collera ti ho nascosto per un poco il mio volto; ma con affetto perenne ho avuto pietà di te, dice il tuo redentore, il Signore," ( Is 54,8 )

"Essa ( la sposa ) ha detto: seguirò i miei amanti ... Perciò, ecco, la attirerò a me, la condurrò nel deserto e parlerò al suo cuore:" ( Os 2,7.16 )

"... Il mio cuore si commuove dentro di me, il mio intimo freme di compassione. Non darò sfogo alla mia ira, ..." ( Os 11,8-9 )

Letture

Sal 51; Sal 130

Tanquerey Cap 4 n. 843-844