11 - I peccati capitali: Ira - gravità e conseguenze

La gravità dell'ira

Quando si manifesta semplicemente come leggero impulso di passione

è un eccesso nel modo di esercitarla perché oltrepassa la debita misura senza violazione della virtù della giustizia o della carità

è di sua natura peccato veniale

Quando, superati i limiti della moderazione, diventa eccessiva

fino a far perdere il controllo di sé e giunge a gravi insulti contro il prossimo

è colpa grave quando queste reazioni sono deliberate e volontarie anche se sono causate dalla passione

è da notare che sovente queste reazioni sono semivolontarie

Quando giunge all'odio e al rancore

se è deliberata e volontaria è di sua natura peccato molto grave

"Sia ognuno pronto ad ascoltare lento a parlare, lento all'ira.

Perché l'ira dell'uomo non compie ciò che è giusto davanti a Dio." ( Gc 1,19-20 )

perché trasgredisce gravemente il precetto della carità e sovente va pure contro la giustizia

"... chiunque si adira con il proprio fratello, sarà sottoposto a giudizio.

Chi poi dice al fratello: stupido, sarà sottoposto al sinedrio; e chi gli dice: pazzo, sarà sottoposto al fuoco della Geenna." ( Mt 5,22 )

la colpa rimane leggera quando l'impulso di odio non è deliberato o vi si dà solo un consenso imperfetto.

Le conseguenze dell'ira

Quando non vengono represse possono essere molto gravi si può giungere al

tradimento

all'omicidio

a divisioni nelle famiglie

a divisioni nella società

a lotte civili e guerre

"Fonte di vita è la bocca del giusto, la bocca degli empi nasconde violenza.

L'odio suscita litigi, l'amore ricopre ogni colpa." ( Pr 10,11-12 )

comunque è sempre fonte di molti peccati perché fa perdere il dominio di sé

Rispetto alla perfezione

l'ira è di grande impedimento al progresso spirituale, fa perdere

il buon senso della ragione e della prudenza

la carità nel rapporto con gli altri

il rispetto della giustizia

il raccoglimento interiore, l'intima unione con Dio e la docilità alla grazie

"L'iracondo commette sciocchezze, il riflessivo sopporta.

Il paziente ha grande prudenza, l'iracondo mostra stoltezza." ( Pr 14,17-29 )

Tanquerey Cap 4 n. 857-860