14 - I peccati capitali: Sensualità - La gola, gravità

La golosità rende l'anima schiava del corpo

fa scadere la dignità dell'uomo, lo riduce a comportamenti istintivi, animaleschi

infiacchisce la vita intellettuale e morale

"State bene attenti che i vostri cuori non si appesantiscano in dissipazioni ( orge ), ubriachezze e affanni della vita e che quel giorno non vi piombi addosso improvviso; come un laccio essi si abbatterà sopra tutti coloro che abitano sulla faccia di tutta la terra." ( Lc 21,34-35 )

fa gradualmente degenerare nella ricerca dei piaceri dei sensi

fa perdere progressivamente il gusto dei valori autentici della vita

È peccato grave quando volontariamente si giunge ad eccessi

si trasgredisce un precetto grave della Chiesa

es: quello dell'astinenza e del digiuno per il piacere di mangiare e di bere

si causa un grave danno alla salute

si perde l'uso della ragione es: ubriacatezza

è causa di grave sperpero di beni materiali

"Diventerà indigente chi ama i piaceri e chi ama vino e profumi non arricchirà." ( Pr 21,17 )

"Non essere fra quelli che s'inebriano di vino, né fra coloro che sono ghiotti di carne, perché l'ubriacone e il ghiottone impoveriranno e il dormiglione si vestirà di stracci." ( Pr 23,20-21 )

con essa si dà grave scandalo

perché altri possono essere indotti a fare altrettanto

per i cattivi esempi che ne conseguono

È peccato veniale quando si oltrepassano i limiti del discreto e del ragionevole senza giungere a nessuno degli estremi sopra descritti

il disordine del mangiare e del bere ordinariamente non va oltre i limiti del peccato veniale

la mancanza di mortificazione del gusto costituisce grande ostacolo alla santificazione

Tanquerey Cap 4 n. 866-867

Royo Marin n. 185