2 - La perfezione cristiana nell'insegnamento di S. Paolo

"Fatevi dunque imitatori di Dio, quali figli carissimi e camminate nella carità" - Ef 5,1-2

Due momenti della crescita cristiana

San Paolo vede una distinzione, ma come due momenti di un'unica vocazione alla perfezione.

Vi sono i "bambini"

bisognosi ancora di latte da bere perché, ancora carnali, non capaci di cibo solido

"... non ho potuto parlare a voi come a uomini spirituali, ma come ad esseri carnali, come a neonati in Cristo.

Vi ho dato da bere latte, non un nutrimento solido, perché non ne eravate capaci" - 1 Cor 3,1-2

essi si comportano ancora in maniera umana

" ... perché siete ancora carnali: dal momento che c'è tra voi invidia e discordia, non siete forse carnali e non vi comportate in maniera tutta umana? " - 1 Cor 3,3

la loro crescita in Cristo non ha ancora raggiunto la statura piena, che non può cessare di tendere verso di lui.

Vi sono gli "adulti"

che hanno già raggiunto un grado apprezzabile di maturità, che tuttavia deve ancora superarsi

" ... non però che io abbia già conquistato il premio o sia oramai arrivato alla perfezione; solo mi sforzo di correre per conquistarlo, ...

Quanti dunque siamo perfetti, dobbiamo avere questi sentimenti, se in qualche cosa pensate diversamente, Dio vi illuminerà anche su questo." - Fil 3,12-15

Il cristiano è impegnato nella "marcia - verso" la perfezione

L'ideale è molto arduo ma tutti devono cercare di raggiungerlo nella grazia dello Spirito

" ... finché arriviamo tutti all'unità della fede e della conoscenza del Figlio di Dio, allo stato di un uomo perfetto, nella misura che conviene alla piena maturità di Cristo" - Ef 4,13

San Paolo sottolinea poi che, di fatto, il cristiano è sempre nella posizione di marcia - verso, nello stato di ricerca della pienezza dell'opera di Cristo

" ... corro verso la meta per arrivare al premio che Dio ci chiama a ricevere lassù, in Cristo Gesù.

Quanti dunque siamo perfetti, dobbiamo avere questi sentimenti ...

Intanto, dal punto a cui siamo arrivati continuiamo ad avanzare sulla stessa linea.

Fatevi miei imitatori, fratelli, ..." - Fil 3,12-17

Qui, evidentemente, non si tratta di un impegno riservato ad una élite. - 1 Cor 6,1-19; Fil 3,1-21

Per questo la "vita nuova" del cristiano si presenta come l'alleanza di due caratteristiche inseparabili:

- quella della grazia di Dio che non cessa di sostenere la povertà dell'uomo chiamato a diventare suo "figlio adottivo"

- quella dell'uomo che cerca di rispondere a questo invito che il Padre gli rivolge.

La vita cristiana, per sua stesa definizione, si presenta perciò come contenuta nel mistero della "perfezione".

e continuamente rinnegare sé stesso, prendere la sua croce, seguire Gesù

L'ideale cristiano ci fa così entrare nel dinamismo del mistero di Gesù, collocato esso stesso all'interno del mistero dell'amore del Padre:

"Siate dunque imitatori di Dio come figli diletti, e camminate nella carità, nel modo che anche Cristo vi ha amato, e ha dato se stesso per noi, offrendosi a Dio in sacrificio di soave odore." - Ef 5,1-2

Quindi "morte al peccato" con Cristo nel battesimo e "vita per Iddio" risorgendo con Cristo - Ef 4-6

Il regno dei cieli si raggiunge percorrendo un cammino arduo

"Entrate per la porta stretta, perché larga è la porta e spaziosa la via che porta alla perdizione, e molti sono quelli che entrano per essa; quanto stretta è invece la porta e angusta la via che conduce alla vita, e quanto sono pochi quelli che la trovano!" - Mt 7,13-14

Chi si ferma lungo la strada fallisce

"Poiché io vi dico: se la vostra giustizia non supererà quella degli scribi e dei farisei non entrerete nel regno dei cieli" - Mt 5,20

"Siate voi dunque perfetti come è perfetto il Padre vostro celeste" - Mt 5,48

"Maestro, che cosa devo fare di buono per ottenere la vita eterna?

... Osserva i comandamenti ...

... Ho sempre osservato tutte queste cose; che mi manca ancora?

... Se vuoi essere perfetto ( per essere perfetto ), và, vendi ... dallo ai poveri - Mt 6,25-34; Lc 12,13-21

... e avrai un tesoro in cielo; poi vieni e seguimi ...

In verità vi dico: difficilmente un ricco entrerà nel regno dei cieli" - Mt 19,16-26

Seguire Gesù, nel distacco da tutto

"Se il tuo occhio ... o la tua mano ... o il tuo piede ... ti è occasione di scandalo ( ti è di impedimento ), cavalo ... taglialo ... e gettalo via da te ... conviene che perisca uno dei tuoi membri, piuttosto che tutto il tuo corpo vada a finire nella Geenna." - Mt 5,29-30; Mt 18,8-9

Significa essere disposti ad andare fino dove lui è andato. - Lumen gentium 42,2

È la proposta che Egli fa a tutti coloro che lo ascoltano:

" ... a tutti, diceva: se qualcuno vuol venire dietro a me, rinneghi se stesso, prenda la sua croce ogni giorno e mi segua.

Chi vuol salvare la propria vita, la perderà, ma chi perderà la propria vita per me, la salverà" - Lc 9,23-24 ss.

Letture

Citate nello schema: Fil 3,1-21; 1 Cor 2,6; 1 Cor 13,10-11; 1 Cor 14,20; Col 1,28; Mt 6,25-34; Lc 12,13-21

Bibliografia

Nuovo Dizionario di Spiritualità - voce: Consigli Evangelici pag 243-244 - EP 1979