9 - Autorità della Chiesa e stato religioso

Lumen gentium 45

La Chiesa regola la pratica dei consigli evangelici

Essendo il compito della gerarchia ecclesiastica pascere il popolo di Dio e condurlo a pascoli ubertosi:

"( Lo ) condurrò in ottime pasture e il loro ovile sarà sui monti alti d'Israele; là riposeranno in un buon ovile e avranno rigogliosi pascoli sui monti d'Israele" - Ez 34,14

Spetta ad essa di regolare sapientemente con le sue leggi la pratica dei consigli evangelici, dai quali la perfezione della carità verso Dio e verso il prossimo è in modo singolare aiutata. - Lumen gentium 45,1a

La Chiesa approva le regole e sostiene gli Istituti di perfezione

Essa inoltre, docilmente seguendo gli impulsi dello Spirito Santo, accoglie le regole proposte da eminenti uomini e donne e quando sono state ulteriormente ordinate, le approva autorevolmente.

Con la sua volontà vigile e protettrice essa viene pure in aiuto agli istituti, dovunque eretti per l'edificazione del corpo di Cristo, perché abbiano in ogni modo a crescere e fiorire secondo lo spirito dei fondatori. - Lumen gentium 45,1b

L'autorità della Chiesa sugli istituti di perfezione

Perché poi sia meglio provveduto alle necessità dell'intero gregge del Signore, ogni Istituto di perfezione e i singoli membri possono dal Romano Pontefice, per il suo primato su tutta la Chiesa, in vista della comune utilità, essere esentati dalla giurisdizione degli ordinari del luogo ed essere sottoposti a lui solo.

Similmente possono essere lasciati o affidati alle rispettive autorità patriarcali.

Gli stessi membri nel compiere, secondo il loro speciale genere di vita, il loro compito verso la Chiesa, devono conforme alle leggi canoniche, prestare riverenza e obbedienza ai Vescovi, a causa della loro autorità pastorale nelle chiese particolari, e per l'unità e la concordia necessarie nel lavoro apostolico. - Lumen gentium 45,2

La professione religiosa nella liturgia della Chiesa

La Chiesa non solo erige con la sua sanzione la professione religiosa alla dignità di uno stato canonico, ma anche con la sua azione liturgica la presenta come stato consacrato a Dio.

La stessa Chiesa infatti, con l'autorità affidatale da Dio,

riceve i voti di quelli che fanno la professione

per loro impetra da Dio con la sua preghiera pubblica i soccorsi della sua grazia

li raccomanda a Dio

e impartisce loro la benedizione spirituale, associando la loro ablazione al sacrificio eucaristico. - Lumen gentium 45,3