2 - Ogni uomo è chiamato da Dio

La chiamata alla vita

La vocazione divina si manifesta, prima di tutto, con la creazione e particolarmente con l'inizio della vita di ogni persona che è chiamata a vivere "ad immagine e somiglianza di Dio" - Gen 1,26-27

Per questa vocazione, che è personale,

- l'uomo può vivere in comunione con Dio, Gaudium et spes 21

cioè è reso capace di un dialogo con lui per una risposta consapevole e libera Gaudium et spes 16

di collaborazione e di creatività Lumen gentium 62; Apostolicam actuositatem 16

- ha in se l'esigenza e lo stimolo per la propria promozione umana personale;

- costituisce con tutti gli uomini un'unica famiglia i cui membri sono impegnati per la promozione umana vecendevole, da raggiungere in modo particolare con il dialogo e il dono di sé Gaudium et spes 24-26

- è la creatura insignita di più alta dignità, che solo a Dio deve piena sottomissione Dignitatis humanae 11

"... l'hai fatto poco meno degli angeli, di gloria e di onore l'hai coronato: gli hai dato potere sulle opere delle tue mani, tutto hai posto sotto i suoi piedi." - Sal 8,6-7

La chiamata alla configurazione a Cristo

Il punto culminante della vocazione secondo il piano divino

"... Tutte le cose sono state create per mezzo di lui e in vista di lui. ... e tutte sussistono in lui.

Egli è anche il capo del corpo, cioè della Chiesa; il principio, il primogenito di coloro che risuscitano dai morti, per ottenere il primato su tutte le cose ..." - Col 1,15-20

è la chiamata all'unione con Cristo ( e Cristo Crocifisso )

"fedele a Dio, dal quale siete stati chiamati alla comunione del Figlio suo Gesù Cristo, signore nostro!" - 1 Cor 1,9; Ef 1,3-14

poiché tutti gli uomini sono chiamati a questa unione con Cristo, che è la luce del mondo,

"La luce vera, quella che illumina ogni uomo" - Gv 1,9

da cui veniamo, per lui viviamo, a lui siamo diretti - Lumen gentium 3b

Per la "configurazione a Cristo", il cristiano:

- è liberato dal peccato,

da tutte le conseguenze che da esso derivano

dalla potenza del mondo

dalla morte

quindi da tutte le forme di schiavitù, cioè dai vari condizionamenti sia esterni che interni;

- è un figlio di Dio

quindi un liberato "per essere persona che realizza pienamente se stessa perché viene a vivere un autentico rapporto

con il creato,

con tutti gli uomini,

con Dio

- è uno capace ad impegnarsi, per l'intervento divino diretto,

"completamente unito a "lui" con una morte simile alla sua" - Rm 6,5

a riprodurre in se stesso ciò che è il Cristo, ( seguendo il suo esempio )

e mediante una progressiva partecipazione alla vita risorta del Cristo stesso.

"Sono stato crocifisso con Cristo e non più io vivo, ma Cristo vive in me.

Questa vita nella carne, io la vivo nella fede del Figlio di Dio, che mi ha amato e ha dato se stesso per me" - Gal 2,20

La chiamata alla Chiesa

La comunione con Cristo, per volontà del Padre e per virtù dello Spirito Santo, Lumen gentium 2-4

si attua nella Chiesa, sposa di Cristo.

Da ciò proviene alla Chiesa il suo essere, in Cristo, "sacramento" di salvezza per tutti gli uomini, cioè il suo essere al servizio di tutti. - Lumen gentium 1

Perciò ogni uomo è chiamato a far parte della Chiesa e ad essere protagonista della sua vita e della sua missione. - Ad gentes 2

La Chiesa è quindi l'insieme dei chiamati dal Padre, nello Spirito Santo alla comunione con il Cristo - Lumen gentium 49

Ogni cristiano, nella Chiesa, occupa il proprio posto e compie la propria parte per mezzo del dono particolare ricevuto dallo Spirito Santo

"... a ciascuno è data una manifestazione particolare dello Spirito per l'utilità comune .. distribuendole a ciascuno come vuole ..." - 1 Cor 12

Questo dono dello Spirito Santo, detto carisma, è ciò che specifica, cioè che rende personale e irrepetibile l'identica radicale vocazione di tutti.

Dalla varietà dei carismi si hanno diverse vocazioni specifiche.

Per questo si può parlare di "vocazioni" al plurale.

Da ciò ne consegue che ogni cristiano, per essere autentico protagonista nella Chiesa, è impegnato a scoprire e a seguire la propria vocazione specifica per individuare e realizzare il bene che, secondo il progetto divino, egli deve essere per i fratelli e per tutti gli uomini.

"Poiché come in un solo corpo abbiamo molte membra e queste membra non hanno tutte la medesima funzione, così anche noi, pur essendo molti, siamo un solo corpo in Cristo e ciascuno per la sua parte membra gli uni degli altri.

Abbiamo pertanto doni diversi secondo la grazia data a ciascuno di noi ..." - Rm 12,3-7

"Ciascuno viva secondo la grazia ricevuta, mettendola a servizio degli altri ..." - 1 Pt 4,10-11; Gv 17,20-23; At 2,44; Ef 4,4

La chiamata alla santità

Dio vuole che alla sua chiamata non si dia una risposta qualunque, ma la risposta più autentica possibile.

Questa autenticità nella risposta a Dio che chiama, indicata da Cristo con la parola "perfezione",

"Siate voi dunque perfetti come è perfetto il Padre vostro celeste" - Mt 5,48

corrisponde alla vocazione alla santità. - Lumen gentium 39; Lumen gentium 42

Quindi non è una chiamata diversa, ma l'invito a rispondere all'unica vocazione nell'unico modo vero, avendo come punto di riferimento la stessa perfezione presente in Colui che ha chiamato e che chiama momento per momento: Dio Padre.

"... ad immagine del Santo che vi ha chiamati diventate santi anche voi con tutta la vostra condotta" - 1 Pt 1,15

Come è universale la vocazione, così è universale la chiamata alla santità - Lumen gentium 40

Infine la stessa santità ha forme diverse di attuazione, quante sono le vocazioni specifiche di cui Dio ha arricchito e arricchisce continuamente la Chiesa e l'umanità. - Lumen gentium 41

Perciò ci sono santi nella misura in cui sono uomini che prendono coscienza della loro vocazione e si impegnano a rispondere con tutte le loro forze.

La chiamata alla gloria del cielo

La conclusione della vita di Cristo è la risurrezione.

Ma la risurrezione è al di là della croce: non è dato di risorgere prima, al di qua, senza averla attraversata, senza aver fatto l'esperienza del distacco totale, in apparenza senza compensi.

Così è per ogni chiamato.

Infatti la realizzazione piena della vocazione è al di là di questa vita.

"... Sappiamo bene che il nostro uomo vecchio è stato crocifisso con lui, perché fosse distrutto il corpo del peccato, ...

Ma se siamo morti con Cristo, crediamo anche che vivremo con lui ..."

"Se infatti siamo stati completamente uniti a lui con una morte simile alla sua, lo saremo anche con la sua risurrezione" - Rm 5-6

poiché la Chiesa non avrà il suo compimento se non nella gloria del cielo - Lumen gentium 48,1a

Ogni vocazione, durante il cammino terrestre, porta i segni della limitatezza ed è in tensione verso la piena maturità:

"... al fine di edificare il corpo di Cristo, finché arriviamo tutti all'unità della fede e della conoscenza del Figlio di Dio, allo stato dell'uomo perfetto, nella misura che conviene alla piena maturità di Cristo" - Ef 4,12-13

Letture

Gv 1; Dignitatis humanae 11

Bibliografia

Nuovo Dizionario di Spiritualità - voce "Vocazione" pagg 1695-1696 EP 1979