Sacrum commercium

Prologo

[1959] 1. Fra le altre insigni e preclare virtù, che nell'uomo preparano un luogo adatto all'abitazione di Dio e mostrano una via migliore e più rapida per camminare e giungere fino a Lui, la santa Povertà per sua natura si innalza su tutte e precede per grazia singolare i meriti delle altre perché è fondamento e custode di ogni virtù e a buon diritto il nome di lei occupa il primo posto fra le virtù evangeliche.

Le altre, infatti, non avranno da temere né caduta di pioggia, né irrompere di fiumi, né soffiare minaccioso e rovinoso di venti, quando siano saldamente fissate sul fondamento della povertà.

[1960] 2. E ben a ragione, perché il Figlio di Dio, Signore delle virtù e Re della gloria, operando la salvezza sulla terra, andò in cerca della Povertà, la trovò, l'amò con amore di predilezione.

Agli esordi della sua predicazione proprio la Povertà egli pose come fiaccola in mano a coloro che stavano per varcare la soglia della fede e collocò come prima pietra nel fondamento della casa, e mentre le altre virtù ricevono da lui il Regno dei cieli solo come promessa la Povertà ne ottiene l'investitura senza alcuna dilazione.

Beati, egli dice, i poveri in ispirito, perché di essi è il regno dei cieli.

[1961] 3. A buon diritto il regno dei cieli appartiene a coloro che di propria volontà, con intenzione pura e per desiderio dei beni eterni, rinunciano del tutto a possedere beni terreni.

E necessario che viva di cose celesti chi non si cura delle terrene, che degusti felice nel presente esilio le dolci briciole che cadono dalla mensa degli angeli santi chi considera come sterco ogni cosa e rinuncia a tutti i beni del mondo, meritano così di gustare quanto è dolce e soave il Signore.

Questa è la vera investitura del regno dei cieli, è sicurezza di eredità eterna nel regno e quasi un pregustare santamente la felicità futura.

[1962] 4. Perciò il beato Francesco, come vero imitatore e discepolo del Salvatore, agli inizi della sua conversione si diede con grande amore alla ricerca della santa Povertà, desideroso di trovarla e del tutto deliberato a farla sua, senza temere né avversità né pericoli, non ricusando fatiche né schivando disagi corporali, nella speranza di poter finalmente giungere fino a colei, alla quale il Signore ha consegnato le chiavi del Regno dei cieli.

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