Sacrum commercium

I falsi poveri

[1996] 38. « Sorsero infine di mezzo a noi alcuni che non erano dei nostri, figli di Belial, pieni di chiacchiere inutili e di opere inique, che affermavano di essere poveri pur non essendolo affatto; e mentre gli uomini gloriosi di cui ho parlato mi avevano amata di tutto cuore, costoro mi disprezzarono e mi disonorarono seguendo la via di Balaàm di Bosor, che amò un salario di iniquità,

uomini corrotti nella mente e privi della verità, che considerano la pietà una fonte di guadagno;

uomini che indossando il sacro abito della religione, non hanno rivestito l'uomo nuovo, ma celato quello vecchio.

Denigravano i loro antichi e criticavano in segreto la vita e i costumi di coloro che avevano istituito questo santo genere di vita, definendoli indiscreti, spietati, crudeli, e quanto a me, che pure essi avevano scelto, mi chiamavano oziosa, rozza, deforme, incivile, livida come cadavere, sobillati con zelo appassionato da una mia nemica che, indossate le vesti di pecora, con astuzia di volpe nascondeva la rapacità del lupo ».

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