Cronache e altre testimonianze non fancescane

B) La conquista della Terra Santa, di Bernardo il tesoriere

[2235] 1. Riguardo ai sentimenti di umanità e di clemenza dello stesso Sultano ( Corradino - ? ) riferisce ancora Bernardo questo esempio.

Durante l'assedio di Damiata, c'erano nell'esercito cristiano due chierici, che, ardenti dello zelo della fede, si proposero di recarsi dal Sultano per annunciargli il Vangelo.

Insistevano davanti al cardinal legato nel chiedere licenza di effettuare il loro proposito.

Ma questi rispose: « Non so davvero da quale zelo siate spinti: se siete mossi dallo Spirito del Signore o è una tentazione di Satana che vi insidia.

Che ci andiate o meno, io non vi consiglio né vi dissuado.

Se però lo fate, curate attentamente che le vostre azioni portino frutti presso Dio ».

[2236] 2. Arrivati nell'accampamento dei Saraceni e introdotti alla presenza del Sultano, questi insisteva per capire se erano portatori di qualche messaggio oppure volevano farsi Saraceni.

Risposero: « Noi siamo ambasciatori del Signore nostro Gesù Cristo, e siamo venuti per salvare le anime, pronti a dimostrare con argomenti irrefutabili che nessuno può salvarsi se non mediante l'osservanza della legge cristiana ».

E si dichiaravano disposti a subire la morte per questa fede.

Il Sultano, che era uomo incline alla mitezza, li ascoltò con bontà.

Poi convocò una adunanza dei suoi sacerdoti, di periti nella legge e di magnati del suo regno.

Ma appena ebbe esposto il motivo di quella convocazione, uno di loro, a nome di tutti, rispose: « Molto imprudentemente ha agito colui che era tenuto ad essere il difensore della nostra legge e doveva rispondere con la spada della vendetta contro gli avversari di essa, ed invece ha sopportato di concedere udienza a dei profanatori della legge, davanti a tante persone ».

E perciò lo scongiurarono, in forza della legge, a condannarli a morte.

E se ne andarono.

[2237] 3. Ma il Sultano disse ai cristiani: « Non sia mai ch'io condanni a morte voi che siete venuti per la mia vita! ».

Aggiunse che era disposto ad affidare a loro grandi possedimenti, se volevano rimanere con lui, e fece mettere davanti a loro lingotti d'oro e d'argento; ma essi rifiutarono tutto, protestando che erano venuti a cercare anime e non beni materiali.

E, accompagnati da una scorta in nome del Sultano, poterono ritornare nell'accampamento cristiano.

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