Leggenda di Santa Chiara Vergine

La Curia Romana alle eseguie in un grande affluire di folla

[3255] 41. Immediatamente la notizia della morte della vergine, con il mirabile racconto dei fatti, si sparge e scuote tutto il popolo in città.

Accorrono al monastero uomini, vi accorrono donne ed è un tale affluire di gente che la città sembra restare deserta.

Tutti la proclamano santa, tutti la dicono cara a Dio e tra le voci di lode non pochi sono quelli che piangono.

Accorre il Podestà con una torma di cavalieri e una moltitudine di uomini d'arme, e in quella sera e per tutta la notte dispongono diligenti turni di guardia, perché non s'abbia per caso a subire qualche danno a riguardo di quel prezioso tesoro che è in mezzo a loro.

[3256] Il giorno seguente si muove l'intera Curia: il Vicario di Cristo raggiunge il luogo con i cardinali e tutta la cittadinanza si dirige verso San Damiano.

[3257] Si era giunti al momento di iniziare le divine celebrazioni, quando, incominciando i frati l'ufficio dei morti, il signor Papa all'improvviso afferma che non l'ufficio dei morti si deve celebrare, ma quello delle vergini: così che pareva volerla canonizzare prima ancora della sepoltura del corpo.

L'eminentissimo signore Ostiense, però, obietta che in questa materia si deve procedere con alquanta prudente lentezza e viene celebrata la Messa dei defunti.

Poi, assisosi il Sommo Pontefice e con lui i cardinali e il gruppo dei prelati, il vescovo d'Ostia, scegliendo come argomento il tema « vanità delle vanità », elogia in un nobile sermone questa straordinaria spregiatrice della vanità.

[3258] 48. Con devota degnazione i preti cardinali circondano la santa spoglia e compiono attorno al corpo della vergine le esequie di rito.

[3259] Infine, si ritiene che non sia né sicura né degna cosa che un pegno così prezioso resti tanto lontano dai concittadini: perciò, in mezzo al risuonare di inni e di lodi, allo squillare di trombe e giubilo solenne, viene sollevato di lì e condotto con tutti gli onori a San Giorgio.

Questo poi è quel luogo, appunto, dove era stato deposto in un primo tempo il corpo del santo padre Francesco: come se egli, dopo avere aperto a lei viva la via della vita, quasi per un presagio le avesse preparato dopo la morte anche il luogo per la sua spoglia mortale.

[3260] Da lì in poi fu un accorrere di molte folle al tumulo della vergine, che lodavano Dio e dicevano: « Veramente santa, veramente gloriosa regna con gli angeli, ella che tanto onore riceve dagli uomini sulla terra.

Intercedi per noi presso Cristo, o prima fra le Donne Povere, tu che hai guidato tanti alla penitenza, tanti alla vita! ».

[3261] Pochi giorni dopo Agnese, chiamata alle nozze dell'Agnello, segui la sorella Chiara al gaudio eterno: dove entrambe, figlie di Sion, sorelle per natura, per grazia e per regno, esultano nella gioia di Dio senza fine.

E veramente Agnese ricevette, prima di morire, quella consolazione che Chiara le aveva promesso.

Infatti, come era passata dal mondo alla croce preceduta dalla sorella, così, dietro a lei, mentre già Chiara risplendeva per segni e miracoli, Agnese dalla luce del mondo che finisce presto si destò in Dio, per volontà del Signore nostro Gesù Cristo, che vive e regna con il Padre e lo Spirito Santo nei secoli dei secoli.

Amen.

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