Basilica

Dizionario

1) Nell'architettura romana, edificio a pianta rettangolare e navate, in cui si trattavano affari e si amministrava la giustizia

2) Nell'architettura paleocristiana, chiesa a tre o cinque navate che si concludono a tre quarti della lunghezza dell'edificio dove incontrano il transetto che dà alla pianta la forma di una croce latina

3) estens. Chiesa principale di una città


Dal greco, basiliké = reggia. Edificio pubblico romano nel quale si amministrava la giustizia e si trattavano gli affari.

Si chiamarono poi basiliche le prime chiese cristiane erette dopo l'editto di Costantino sulle aree delle basiliche civili.

Oggi si dicono basiliche quelle chiese insigni alle quali il papa ha conferito questo titolo per antichità o importanza.

Il titolo comporta speciali privilegi e, in tal senso, si distinguono basiliche maggiori ( San Pietro, San Paolo fuori le Mura, San Giovanni in Laterano, Santa Maria Maggiore, San Lorenzo fuori le Mura, tutte a Roma ) e basiliche minori ( a Roma e in altri luoghi ).

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Da basilikós, "regio", poi "imperiale": lastoà basiliké era il "portico" dell'arconte - "re", il quale soprintendeva ai luoghi ed agli atti di culto ed ai processi di empietà.

Il portico, per i Greci e Romani, che vivevano prevalentemente all'aperto, costituiva una protezione dalla pioggia e dal sole, per cui i cittadini vi si recavano volentieri per passeggiare, per discutere, per assistere all'amministrazione della giustizia e per seguire le lezioni tenute da filosofi.

A Roma la basilica divenne un edificio pubblico a tre navate, di cui quella centrale era soprelevata, aveva finestre che illuminavano l'ambiente, terminava spesso in un'abside ed era separata dalle due laterali da file di colonne o di pilastri.

La prima "basilica" in Roma fu eretta nel 184 a.C. ad iniziativa di Marco Porcio Catone, per cui fu chiamata "Porcia"; vennero poi quella "Emilia" nel 178 a.C. e quella "Giulia", iniziata da Cesare e terminata da Augusto, seguite da altre.

Servivano per l'amministrazione della giustizia ( il pretore sedeva sul tribuna! nell'abside, assistito dai giureconsulti ) e per trattative commerciali.

Da questa basilica forense derivò, nel IV secolo, la chiesa paleocristiana, la quale era costituita:

1) da un ingresso, normalmente preceduto da un atrio, che era spesso sostituito da un semplice portico o nartece: anticamente era lo spazio riservato ai penitenti e simboleggiava il passaggio dal mondo profano all'area sacra;

2) da navate, abitualmente in numero di 3 ( ma anche 5 o 7 ), che talora sboccavano in un transetto, collegato con la navata centrale mediante l'arco trionfale;

3) dal matroneo, vano frequente anche se non necessario, collocato nel piano sovrastante alle colonne;

4) dal presbiterio ( v. ), in cui terminava la navata centrale ed era il luogo riservato alle celebrazioni liturgiche.

La struttura basilicale emanava una suggestione insieme di solenne e di raccolto; favoriva il senso comunitario, mentre ispirava alla persona un'impressione di protezione.

Era un sacro che rispettava l'umano, incrementandolo ed elevandolo.


Magistero

Lettera Gregorio XVI - Augustissimam beatissimi 21-12-1840
La maestosa sacra basilica, fondata dall'imperatore Costantino
Angelus Benedetto XVI 9-11-2008
La bellezza e l'armonia delle chiese, destinate a rendere lode a Dio, invita anche noi esseri umani, limitati e peccatori, a convertirci per formare un "cosmo", una costruzione bene ordinata, in stretta comunione con Gesù, che è il vero Santo dei Santi.