Collegialità

Con il termine collegialità, assunto nel senso di "collegio dei vescovi", si indica il gruppo stabile dei vescovi ( v. vescovo ) nel quale permane perennemente il corpo apostolico e la loro missione.

La struttura e l'autorità del collegio sono ricavate dalla Sacra Scrittura.

Capo del collegio è il papa, successore di Pietro.

Il collegio dei vescovi non esiste senza il suo capo e non può agire come collegio senza il suo consenso.

In forza dell'ordinazione il vescovo appartiene al collegio dei vescovi, a cui spetta il compito di governare insieme al papa la Chiesa universale.

Il collegio dei vescovi esercita in modo solenne la potestà sulla Chiesa universale nel concilio ecumenico; altri modi sono stabiliti dal papa.

Il concilio Vaticano II ha rivalutato il ministero episcopale e ha riaffermato anche l'idea della collegialità dei vescovi.

Termine coniato recentemente in ecclesiologia, per indicare l'unità di responsabilità del Collegio ( gruppo ) dei Vescovi nella Chiesa.

Essi cioè, in comunione col Vescovo di Roma, il Papa, e sotto la sua guida, sono solidalmente responsabili della Chiesa universale e dell'annuncio del Vangelo nel mondo.