Ispirazione

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… ( biblica )

È un influsso soprannaturale carismatico, per cui Dio, autore principale della Sacra Scrittura, subordina a sé, eleva ed applica tutte le facoltà dello scrittore sacro, suo strumento, in modo che lo scrittore concepisca con l'intelletto, voglia scrivere e fedelmente consegni per iscritto tutte le cose e le cose soltanto che Dio vuole siano scritte e consegnate alla Chiesa" ( Fr. Spadafora ).

Dio illumina dunque lo scrittore in rapporto al libro da scrivere, senza opprimerne la libertà che resta integra, ne condizionarne il gusto, la cultura, la mentalità; lo guida in modo che nelle idee e nelle parole scelte non abbia da cadere o da far cadere nell'errore; muove la volontà ad operare senza costringerla e lasciandole la discrezionalità nei metodi compositivi.

Del libro è autore ( preminente ) Dio, ma è autore anche lo scrittore, il quale è libero di servirsi del materiale costruttivo e dei generi letterari che ritiene più consoni per esprimere l'idea religiosa fondamentale alla quale mira.

Con il concetto di ispirazione il cristianesimo manifesta la fede che la Bibbia, pur essendo scritta da uomini, è insieme a pieno titolo opera di Dio.

L'Antico Testamento non elaborò una terminologia specifica relativa all'ispirazione, mentre ciò avvenne col Nuovo Testamento, nella Seconda lettera a Timoteo di Paolo ( 2 Tm 3,16 ), dove si afferma che "tutta la Scrittura è ispirata da Dio", e nella Seconda lettera di Pietro ( 2 Pt 1,21 ), per cui "nessuna scrittura profetica va soggetta a privata spiegazione, poiché non da volontà umana, ma mossi dallo Spirito Santo parlarono quegli uomini".

Presso i Padri della Chiesa fu formulato il concetto di ispirazione verbale, per cui Dio avrebbe ispirato le Scritture alla lettera e l'autore umano avrebbe avuto un puro ruolo strumentale.

Tommaso d'Aquino approfondì la comprensione del processo di ispirazione, affermando che Dio si serve dello scrittore umano come di uno strumento, ma in misura pienamente conforme alla sua natura di essere libero, responsabile e intelligente.

In seguito si svilupparono due correnti: l'una ancora legata all'ispirazione verbale, l'altra che intese l'ispirazione scritturistica come assistenza dello Spirito Santo capace di garantire l'inerranza di autori e scritti sacri, cioè il loro permanere nella verità.

Il concilio Vaticano II, grazie anche all'avanzamento degli studi teologici e biblici, rinnovò in modo sostanziale la dottrina dell'ispirazione.

Tre sono le acquisizioni più rilevanti contenute nella Dei Verbum 11-13: gli autori delle Sacre Scritture, considerati nella loro piena libertà e nell'originalità della loro persona di fronte all'azione gratuita di Dio, vengono riconosciuti come veri autori del testo; la verità del testo biblico non viene più concepita come assenza di errori, bensì come comunicazione del Dio fedele e misericordioso, tesa alla salvezza dell'umanità; l'ispirazione viene riportata nell'alveo naturale della rivelazione e quindi nel suo riferimento alla centralità di Cristo.

Le formulazioni teologiche del concilio Vaticano II lasciano ampio spazio a ulteriori investigazioni.

L'applicazione degli strumenti della critica storica e dell'ermeneutica letteraria allo studio della formazione della Scrittura induce a estendere il carisma dell'ispirazione a tutti i diversi autori che, all'interno della comunità dei credenti, hanno collaborato al lungo processo di redazione dei testi biblici; attraverso questi testi il carisma dell'ispirazione viene messo a servizio di tutti i credenti.

La Bibbia, parola di Dio in quanto ispirata, dovrà allora essere "letta e interpretata con l'aiuto del medesimo Spirito mediante il quale o stata scritta" ( Dei Verbum, 12 ).

v. Bibbia; Canone

È così chiamato l'influsso carismatico di Dio sugli scrittori sacri, sugli uomini cioè che hanno scritto e fissato i libri della Sacra Scrittura dell'AT e del NT.

In forza di questa assistenza particolare, Dio può essere chiamato in un certo senso « autore » di questi scritti, attraverso gli impulsi e la direzione da lui data per la composizione dei libri stessi.

Per una maggior chiarificazione, la Costituzione dogmatica del Concilio Vaticano II sulla Divina Rivelazione.

Catechismo della Chiesa Cattolica

Comp. 18; 140