Mattutino

Da Matùta, antica dea italica, identificata con l'aurora ( connessa con la radice ma, che significa "buono", come in maturus ) derivò matutinus e poi mattinus.

Nei primi secoli fu una preghiera che si recitava nella notte, al canto del gallo, che precede il sorgere del sole.

Cessate le persecuzioni, e quindi l'opportunità delle riunioni notturne, meno esposte ai controlli dei pagani, slittò progressivamente verso il mattino.

Nella liturgia romana, quale prima parte dell' Ufficio quotidiano, comprende tre notturni, costituiti ciascuno da tre salmi, e letture bibliche con responsori.

È l'antica denominazione di una parte della Liturgia delle ore; oggi e chiamato Ufficio delle letture.

Aveva un carattere di sosta meditativa prolungata; anzi, era una vera e propria veglia notturna, durante la quale si intrecciava il canto dei salmi e dei responsori con l'ascolto di letture tratte dalla Bibbia e dagli scritti dei Padri della Chiesa.

Concilio Ecumenico Vaticano II

Nel Breviario: sua indole e riforma Sacrosanctum concilium 89