Pericoresi

Il verbo greco « perichoreó » significa lett. « andare intorno, passare ( facendo spazio ) ».

In teologia trinitaria, con questo termine creato dai Padri Cappadoci è designata la co-inerenza delle tre « persone » ( ipostasi ) divine, ossia la loro unità in quanto « essere l'una nell'altra » ( o « sedere l'una nell'altra », secondo l'etimologia latina del termine corrispondente « circuminsessio » ).

È quell'unità profonda che unifica Padre, Figlio e Spirito non tanto nell'essenza divina comune ( ousia ), o nell'origine comune, quanto piuttosto nella conoscenza comune, nella volontà comune, nella comune azione salvifica e quindi nella comune co-appartenenza di vita.

Le parole di Gesù « Io e il Padre siamo una cosa sola » ( Gv 10,30 ) oppure « Il Padre è in me ed io sono nel Padre » ( Gv 10,38 ) sembrano designare più l'unità ontologica; mentre le altre parole « Io non faccio nulla da me stesso, ma come mi ha insegnato il Padre, così io parlo » ( Gv 8,28; Gv 5,19-23 ) designano piuttosto un tipo di unità organica, di intenti, di volontà, di azione vitale ( Lc 22,42: « Non sia fatta la mia, ma la tua volontà » ).