Predestinazione

Con il termine predestinazione si indica il disegno amorevole di Dio nei confronti dell'umanità di condurre alla salvezza l'uomo riconciliandolo a sé in Cristo e rendendolo partecipe della natura divina.

Le Scritture del Primo Testamento ci mostrano come tale disegno ha cominciato a realizzarsi attraverso l'elezione di un popolo chiamato all'alleanza con Dio.

Nel Nuovo Testamento appare il tema della chiamata di Dio che ci ha predestinati a essere figli adottivi in Cristo e partecipi del suo Regno ( Rm 8,29-30; Ef 1; Gv 6,44 ).

La chiamata di Dio è chiamata alla salvezza e alla comunione con lui.

Questa chiamata è gratuita e si estende a tutti gli uomini, anche se resta il mistero della libertà umana che Dio non intende forzare.

Il problema di come conciliare la realtà della chiamata universale alla salvezza in virtù dell'iniziativa gratuita di Dio e il riconoscimento della libertà dell'uomo è stato oggetto di lunghe discussioni.

Per superarle bisogna evitare di porre sullo stesso piano la causalità umana e divina, tenere conto di quella che è stata chiamata la prescienza divina, e ricordare che la grazia divina è sorgente di libertà per l'uomo.

Un problema ancora più grave è quello di sapere se si può parlare di una duplice predestinazione, alla salvezza e alla dannazione.

Questa è stata considerata la dottrina di alcuni grandi Riformatori ed è stata portata all'esasperazione in ambienti riformati soprattutto nel XVII sec.

Oggi essa non è più tenuta nella teologia riformata, che parla piuttosto della elezione divina.

L'insegnamento contemporaneo nel mondo evangelico è ben sintetizzato nella "Concordia di Leuenberg" del 1973, un documento sulla base del quale è stata ristabilita la comunione fra luterani e riformati: "L'evangelo promette che Dio accetterà incondizionatamente l'uomo peccatore.

Colui che confida in questa promessa può essere certo della salvezza ed esaltare Dio per la sua elezione.

Ma possiamo parlare di elezione soltanto per quanto riguarda la chiamata alla salvezza in Cristo.

La fede conosce però per esperienza che l'annuncio di salvezza non viene ricevuto da tutti e rispetta quindi il mistero dell'azione divina.

Essa testimonia sia l'importanza della decisione umana, sia la realtà dell'universale volontà salvifica di Dio.

La testimonianza della Scrittura su Cristo ci vieta di supporre che Dio abbia emesso un decreto di condanna eterna di determinate persone o di un popolo".

v. Giustificazione; Salvezza

Magistero

È il famoso e impenetrabile mistero della predestinazione … per sostenere che ogni beneficio soprannaturale ci è gratuitamente elargito da Dio, senza che con ciò si affermi essere superfluo l'esercizio della nostra libertà, né esservi una predestinazione fatale al male e alla dannazione.

Catechesi Paolo VI
2-6-1971

Summa Teologica

  I, q. 23