Samaritani

Nella Bibbia, gli abitanti della Samaria, regione posta tra la Galilea a nord e la Giudea a sud.

Nella regione della Samaria, i cui abitanti erano stati deportati dai conquistatori assiri nel 721 a.C., furono inviati coloni assiri che portarono con sé le proprie pratiche religiose, finendo per contaminare la fede dei pochi samaritani rimasti nel paese.

Al ritorno dall'esilio babilonese la ricostruzione sociale e spirituale di Gerusalemme, fondata su rigidi principi di purificazione etnica oltre che sociale e spirituale, contribuì ad accelerare il processo di progressivo distanziamento della Samaria dalla Giudea e dei rispettivi culti.

I samaritani edificarono un loro luogo di culto sul monte Garizim presso Sichem ( Gv 4,20 ) e si considerarono i veri custodi dell'ebraismo, accettando come sacri solo i libri del Pentateuco.

Le tensioni tra i giudei e i samaritani erano ancora assai vive al tempo di Gesù, che dai giudei viene spregiativamente definito samaritano ( Gv 8,48 ) e dai samaritani non viene accolto ( Lc 10,30-37 ).

Una piccola comunità di samaritani vive tuttora in Israele.