Scultura

… Sacra

Con il primo diffondersi del cristianesimo, si sviluppa nei luoghi deputati all'espressione del nuovo culto ( catacombe, prime basiliche ecc. ), insieme alla figurazione pittorica, una scultura a bassorilievo che si limita ad annettere un significato simbolico alle immagini del repertorio classico.

Così, per esempio, la statua del Buon Pastore dei Musei Vaticani, risalente al IV sec., è un soggetto bucolico di intonazione ellenistica, che diventa una delle prime iconografie del Cristo.

Più che la scultura a tutto tondo, però, nei secoli paleocristiani prevale il genere del rilievo, utilizzato
particolarmente nei sarcofagi.

Progressivamente, sotto l'influsso bizantino, i sarcofagi vengono concepiti come tempietti non addossati al muro e mostrano rilievi meno densi di figure, che si evolvono verso una sempre più accentuata astrazione e semplificazione, come nel sarcofago di Galla Placidia, a Ravenna, dove è visibile un agnello fra le palme su fondo nudo.

Anche nella scultura, come già nella pittura, la produzione artistica viene infatti influenzata dai modi orientali e quindi anche dalla tendenza all'astrazione.

Nelle regioni del Norditalia è forte l'influsso delle culture germaniche.

L'altare d'oro della milanese basilica di S. Ambrogio, nello scintillio della sua figurazione del Vangelo e della vita di s. Ambrogio, appare come la più straordinaria sintesi tra mondo antico e arte barbarica.

Il romanico

Dopo il 1000, in età romanica, la scultura non è mai disgiunta dal contesto architettonico e deve condurre il fedele, attraverso immagine e simboli, alla meditazione sul messaggio e sulla vita cristiani: lo scopo dell'arte non è quello di rappresentare la natura, ma di giungere al soprannaturale, in una continua ricerca di superamento della materialità e di tensione alla perfezione divina.

Fin dall'esterno della chiesa, le sculture del portale, nella lunetta, sull'archivolto degli archi, sugli stipiti, conducono il fedele in questa sorta di processo di purificazione e di conoscenza.

La figura umana, nell'assoluta eliminazione di qualsiasi elemento individualizzante, compare solo in quanto essenziale alla narrazione degli episodi biblici, dai racconti della Creazione dei progenitori a Caino e Abele, ad Abramo e Isacco.

Il gotico

In età gotica la scultura acquisisce un'autonomia sempre maggiore e non viene più ricavata dalla stessa materia della costruzione, ma collocata negli spazi che i costruttori le destinano: nicchie, pareti, lunette.

Nelle grandi cattedrali gotiche l'apparato scultoreo tende a ricalcare schemi dottrinari complessi, nei quali le figure ( intese sempre in senso individuale e fortemente caratterizzate ) e le scene sacre fungono da allegoria degli aspetti della vita.

Lo scultore partecipa del messaggio religioso di cui la cattedrale o portatrice; particolare importanza rivestono i portali riccamente decorati con un'iconografia densa di significati religiosi.

Se tutto ciò o particolarmente evidente nelle sculture delle cattedrali francesi di Notre Dame di Parigi, di Reims, di Chartes, è vero anche in forma più contenuta e sobria nell'opera dei maestri italiani tra il XII e il XIII sec., in particolare in quella di Benedetto Antelami con la sua Deposizione della cattedrale di Parma ( 1168 ).

Il Rinascimento

Il grande rinnovamento verificatosi nell'arte all'inizio del '400 ebbe nella scultura ( preparato nel '200-'300 da Nicola e Giovanni Pisano e Arnolfo di Cambio ) un ambito privilegiato nel quale si espresse la ricerca di personalità come quella di Nanni di Banco, Ghiberti e soprattutto di Donatello, con il quale la scultura approda con decisione alla grande stagione umanistica.

Il concetto umanistico di continuità fra l'antico - inteso nel duplice riferimento a un'antichità classica e pagana e a una cristiana - e il presente, volto all'individuazione della centralità eroica dell'uomo, trova il suo massimo compimento in Michelangelo, il quale porta alle conseguenze estreme i valori rinascimentali, dischiudendoli a un più mosso e precario equilibrio.

In questo senso Michelangelo si pone realmente al centro della storia della scultura cinquecentesca: la serie delle Pietà è in quest'ottica emblematica, al pari comunque della dimensione concettuale che sovrintende lo sviluppo della figura umana dal David ai Prigioni.

Il barocco

Nel '600 il dinamismo barocco è il risultato artistico di un mondo dominato dall'ideologia cattolica nel quale la scultura concorre in modo emblematico e solenne a sviluppare la concezione dell'uomo epilogo di un mondo che e statua, immagine, tempio vivo di Dio.

L'indagine scientifica e il senso dell'infinito, la natura e la metamorfosi, la religione e la religiosità, il classicismo e la meraviglia sono gli aspetti di un programma artistico cui non o alieno un fine propagandistico.

In questo senso il barocco si pone come il primo momento della civiltà dell'immagine.

Il fedele è chiamato a un'esperienza mistica e trascinato in una spettacolarità dedicata a imprimere nel suo atteggiamento un forte dinamismo spirituale oltre che sensuale.

Paradigmatico è l'esempio dell'altare barocco: all'altare mensa eucaristica si sostituisce un apparato di intensa scenografia creato per esaltare il tabernacolo, luogo della presenza reale e, quindi, a un tempo, inteso in senso profondamente spirituale ed emozionale.

Modello è l'altare del Bernini a S. Pietro.

L'altare così trasformato giungerà immutato nel suo valore significativo fino alla riproposizione della mensa eucaristica dopo il concilio Vaticano II.

Dopo l'età barocca i movimenti artistici sono sempre più coerenti con la diffusione di concezioni estranee a una religione che non sia quella laica e pagana della natura, degli affetti, della morte ecc.

Anche per questo l'esperienza seicentesca si protrarrà mitigando il proprio linguaggio a una nuova ricomposta sobrietà nel corso del '700 e dell'800.

Nondimeno sussiste una scultura di tipo devozionale, priva di una propria autonomia artistica, almeno fino a talune esperienze del '900, fra le quali vale la pena di ricordare quelle fortemente innovative di Lucio Fontana.