Sessualità

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… e morale cristiana

La sessualità è una dimensione costitutiva della persona umana, che contrassegna la totalità del suo essere e si sviluppa lungo tutto l'arco della sua esistenza.

Essa non può dunque essere identificata con la sola genitalità, che costituisce un elemento importante ( ma non esclusivo ) della sua identità.

L'umano si configura come un'unità che si realizza in una fondamentale differenza - l'essere-uomo e l'essere-donna -; differenza che fonda la necessità della relazione.

La sessualità assume così i connotati di una conformazione radicale della persona, nella sua unità di corpo e di spirito, ed è alla radice di ogni comunicazione umana: da quella più strettamente intersoggettiva, che trova espressione soprattutto nell'esperienza dell'amore coniugale, a quella sociale, sulla quale si struttura la vita collettiva.

La percezione dell'enorme importanza che la sessualità riveste per l'articolarsi dei rapporti interumani è la ragione che ha spinto le diverse culture a fissare alcune regole fondamentali per il suo corretto sviluppo.

Tutte le civiltà - a partire da quelle più antiche - hanno avvertito il bisogno di fornire precisi assetti istituzionali al vissuto sessuale ( si pensi al tabù dell'incesto o all'istituzione matrimoniale ), riconoscendone l'enorme rilevanza per la coesione sociale, ma anche i potenziali rischi di disgregazione del tessuto della convivenza.

Il senso cristiano della sessualità

La ricchezza dei significati personali, interpersonali e sociali della sessualità, che l'antropologia moderna ha messo in evidenza, rappresenta la base della stessa riflessione cristiana.

L'apporto specifico della tradizione ebraico - cristiana consiste soprattutto nell'offrire a questi significati un orizzonte ultimo di senso.

Lungi dal sacralizzare la sessualità, come avviene presso altre culture, la Bibbia tende piuttosto a demitizzarla, riconducendola al piano delle realtà umane e concependola come "dono buono" della creazione, rimesso immediatamente alle mani dell'uomo, perché ne sviluppi tutte le potenzialità interiori.

La teologia dell'alleanza, che privilegia l'amore nuziale come segno dell'amore con cui Dio ama il suo popolo, conferisce alla sessualità la sua più profonda verità.

Essa è infatti chiamata a partecipare dell'agape ( v. ) divina, che ha la sua definitiva manifestazione nell'evento di Cristo.

L'eros umano, pur conservando intatta la sua identità originaria, acquista un valore trascendente, in quanto luogo in cui si rende trasparente l'Amore assoluto, che ha la sua più alta espressione nel mistero trinitario.

La tradizione cristiana successiva, condizionata dai fattori sociali e culturali dell'ellenismo, non è sempre riuscita a trasmettere fedelmente questa visione.

Le preoccupazioni moralistiche hanno avuto spesso il sopravvento sull'annuncio del messaggio, offuscandone la bellezza per il prevalere di prescrizioni normative, frutto di una casistica rigida e negativa.

La prospettiva etica

L'etica deve oggi uscire da questa prospettiva, incentrata quasi esclusivamente sulla denuncia dei comportamenti devianti, per aprirsi a una lettura positiva della sessualità, che ne esalti le potenzialità e le orienti verso la loro piena manifestazione.

Essa deve porre anzitutto al centro delle sue attenzioni la proclamazione che l'eros, pur nella sua connaturale ambivalenza di istinto di vita e di morte, è tuttavia un eros salvato.

La relazione al mistero dell'agape divina lo riscatta dalle tendenze egocentriche e distruttive e lo rende capace di accogliere il dinamismo dell'oblatività radicale.

È perciò compito dell'etica favorire lo sviluppo di processi di personalizzazione, di comunicazione intersoggettiva e di apertura sociale mediante i quali venga restituita alla sessualità la pienezza dei valori che le appartengono e ai quali devono ispirarsi i comportamenti.

Il dialogo sessuale trova infatti la sua autenticità nel contesto dell'amore, che implica il coinvolgimento di tutta la persona nel rapporto con l'altro costruito nel segno della reciprocità.

Ma la piena valorizzazione della sessualità è anche legata al superamento di tentazioni privatistiche per fare spazio a stili di vita improntati alla fecondità e all'impegno sociale.

La sessualità porta inscritta, nei suoi stessi dinamismi biologici, l'apertura alla vita e l'esigenza di custodirla e di promuoverla in tutte le fasi della sua crescita e, in senso più allargato, la spinta ad attuare forme di socializzazione, che sono garanzia anche per il pieno articolarsi dei rapporti intersoggettivi.

Sessualità e società sono tra loro strettamente intrecciate, al punto che solo dalla loro positiva interazione può derivare un processo di liberazione integrale dell'uomo.

La valutazione dei comportamenti

Questa visione globale non comporta ovviamente la rinuncia a esprimere giudizi precisi sui singoli comportamenti.

L'esperienza sessuale si sviluppa oggi all'interno di un quadro sociale dominato da logiche di liberalizzazione selvaggia, mentre è tuttora persistente nelle coscienze una visione negativa e tabuistica, residuato di una cultura del passato, le cui tracce appaiono evidenti nel manifestarsi di sensi di colpevolezza irrazionale e di ansia nevrotica.

Questa situazione, che provoca lacerazioni interiori e rende difficile il processo di maturazione personale, non può essere ignorata dall'etica.

Il giudizio su alcuni atti o comportamenti, che non rispettano i significati profondi della sessualità, deve essere formulato tenendo in considerazione le reali circostanze in cui l'agire umano avviene.

La Chiesa cattolica condanna come oggettivamente inaccettabili, sia pure per ragioni diverse e rilevandone la diversa entità morale, l'autoerotismo, i rapporti prematrimoniali e l'omosessualità.

È tuttavia evidente che la valutazione di tali comportamenti nei vissuti concreti non può prescindere dall'attenzione ai vari livelli di maturazione dell'identità soggettiva e alla pressione esercitata dai condizionamenti socioculturali o derivanti dalla stessa struttura della personalità.

L'annuncio cristiano non ha intatti come obiettivo primario quello di fornire risposte etiche, ma di aiutare l'uomo a scoprire una comprensione sapienziale della sessualità che lo metta in grado di viverne le più profonde dimensioni umane.

Inserita nell'orizzonte dell'amore di Dio, essa ricupera tutta la sua forza originaria e si carica di un'intenzionalità nuova, che la trasforma in memoria e profezia del Regno nella storia degli uomini.

v. Amore; Celibato; Matrimonio; Verginità consacrata

Magistero

P. Cons. Famiglia - Sessualità umana: Verità e significato - 8-12-1995

Catechismo della Chiesa Cattolica

« Maschio e femmina li creò… » 2332
  2336
La vocazione alla castità 2337
Le offese alla castità 2353
L'amore degli sposi 2360ss
La fecondità del matrimonio 2370
In sintesi 2395