Giovanni Battista de La Salle

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Come la divina Provvidenza dispose il La Salle a fondare le Scuole Cristiane nella sua città natale.

Il tempo che la divina Provvidenza aveva destinato per appagare i fanciulli che affamati chiedevano un tozzo di pane era arrivato e il La Salle, di cui scrivo le virtù, era pronto, come un nuovo Isaia, a recarsi dove la Provvidenza lo avrebbe inviato.

Non conosceva inizialmente ciò che lo attendeva, ma Dio suscitò un'occasione che lo portò a realizzare il progetto che aveva stabilito da tutta l'eternità.

Quando riconobbe la volontà del Signore, si impegnò a compierla con tanto zelo che niente lo fermò nella sua iniziativa.

Travagli, ostacoli, persecuzioni non lo distolsero dal compito, anzi le contrarietà furono l'olio che alimentò la fiamma del suo zelo.

Quanto devi essere felice, fedele servo di Dio, di rassomigliare ai santi che ti hanno preceduto!

L'opera che hai fondato è diametralmente opposta al regno di satana.

Il mondo non può approvarla perché è contro ai suoi principi, né la carne vi si sottomette perché istituita per reprimerla.

Ecco spiegati i tanti assalti di questi tre nemici dell'uomo.

Tutto questo parve necessario per provare la virtù del La Salle e perché il suo Istituto, come un giovane albero, mettesse buone radici per superare i venti delle persecuzioni.

Ecco dunque come sorse l'Istituto dei Fratelli delle Scuole Cristiane.

Il La Salle ne ha fatto lui stesso il compendio in un manoscritto redatto di suo pugno, e tenuto nascosto per vent'anni e poi felicemente trovato durante il suo viaggio in Provenza.1

Poiché egli era molto riservato nel parlare di ciò che lo riguardava, penso che solo il suo confessore abbia potuto dargli un ordine così contrario alla sua umiltà.

Seguirò questo manoscritto per narrare i fatti dei primi quattordici anni della sua istituzione, cioè fin dove egli giunse nella narrazione.

Vi aggiungerò solamente ciò che la sua umiltà gli ha fatto passare sotto silenzio.

Nel 1679, all'età di 28 anni, mentre era esecutore testamentario del canonico Roland, arrivò a Reims un uomo di circa 55 anni,2 nativo della diocesi di Laon, proveniente da Rouen, dove aveva iniziato ad aprire scuole gratuite per i fanciulli.

A Reims fu inviato con un giovane di 14 anni3 dalla signora Maillefer44 con lo scopo di aprire scuole gratuite.

Questa nobile dama, nativa di Reims, si era stabilita a Rouen dopo il matrimonio con il signor Maillefer che era "maìtre des comptes" al parlamento di quella città.

Eccelse nella pratica di ogni virtù, ma in particolare nello zelo per l'istruzione della gioventù.

Per questo fondò scuole gratuite per le fanciulle a Damétal, nelle vicinanze di Rouen.

Volle anche estendere l'iniziativa alla sua città natale, come dirò tra poco.

Dopo aver praticato tutte le virtù cristiane, con la morte andò a ricevere il premio della sua carità e del suo zelo.

La fama della sua santità è ancora viva in Rouen, dove è sepolta nel cimitero di Saint - Nicaise.

E Dio, per darne prova, ha fatto numerosi miracoli.

La signora Maillefer, volendo dunque fondare scuole per i fanciulli in Reims, credette di aver trovato l'occasione propizia con l'arrivo a Rouen del canonico Roland, invitato a predicare la quaresima.

Con lui pose le premesse per la riuscita dell'iniziativa e convennero di inviare a Reims il signor Nyel con una lettera in cui si assicurava per lui e per il suo compagno cento "écus"5 l'anno di pensione.

Appena giunto a Reims, il signor Nyel si rivolse alla Superiora delle Suore del Bambino Gesù6 che aveva conosciuto a Rouen, dove era stata superiora delle figlie del Padre Barre e che il Roland aveva richiesto per cominciare la sua comunità a Reims.

Volle la Provvidenza, e non il caso, che nello stesso momento entrasse il La Salle.

Poiché non si conoscevano, senza parlarsi, entrarono l'uno in parlatorio e l'altro nella casa per le sue incombenze.

Il signor Nyel espose alla Superiora il motivo del suo viaggio e conferì con Lei per un certo tempo, dopo di che questa chiamò il La Salle di cui esaltò la prudenza, il dono del consiglio e la rettitudine.

Il Nyel fu pieno di gioia nell'incontrarsi con una persona come il nostro servo di Dio per ricevere i consigli utili alla sua missione.

La Superiora gli espose il progetto del Nyel precisandogli che avrebbe alloggiato presso il fratello della signora Maillefer.

Il La Salle intuì di primo acchito che il Nyel non sarebbe riuscito nel suo intento se si fosse attenuto a quel suggerimento.

Infatti, alloggiando in casa Maillefer, sarebbe stato impossibile impedire che in città si venisse a conoscenza dello scopo della sua permanenza e questo gli avrebbe impedito di realizzare il suo disegno.

Tutti conoscevano gli ostacoli che gli amministratori della città avevano posto alla fondazione delle scuole per le fanciulle e che questa non si sarebbe realizzata senza l'intervento del Vescovo.

Venendo a sapere che degli sconosciuti miravano a fondare scuole per fanciulli, si sarebbero informati dei loro obiettivi e li avrebbero facilmente invitati a ritornare sui loro passi nel timore che, nonostante il loro parere contrario, facessero qualche nuova fondazione.

Dedizione e prudenza dimostrate sin dagli inizi.

Il La Salle, aggiungendo al consiglio l'ospitalità, assicurò il signor Nyel che poteva alloggiare a casa sua con più sicurezza perché già ospitava ecclesiastici o parroci di campagna ed egli sarebbe stato confuso con loro, visto che portava capelli corti e indossava un abito nero con facciole.

Per il resto non doveva preoccuparsi di nulla perché sarebbe rimasto sconosciuto a tutti.

Aggiunse che poteva restare una settimana e nel frattempo porre le basi per realizzare i suoi progetti.

Intanto egli si sarebbe recato al santuario di Notre - Dame de Liesse e al suo ritorno avrebbe potuto cominciare le scuole.

È difficile esprimere quale fu la gioia del volenteroso maestro dinanzi a prospettive così vantaggiose.

Accolse subito le proposte del La Salle con gioia proporzionata all'imbarazzo con cui era partito.

Lasciamo il buon Nyel nella gioia per soffermarci ad ammirare la bontà e la carità del nostro santo sacerdote che, senza esserne direttamente interessato, riceve e previene un forestiero che non conosceva, il tutto per procurare la gloria di Dio e la salvezza delle anime.

Senza pensarci il La Salle si impegna a diventare il sostegno di una nuova fondazione.

O uomo di Dio, come puoi immaginare di impegnarti con facilità in una simile iniziativa?

Non ti accorgi che la tua bontà ti attirerà pene e persecuzioni?

Lascia, lascia, caro lettore, che il La Salle manifesti tutto il suo amore.

La mano di Dio è con lui.

Non potrà fare che del bene.

Come uomo di Dio egli non agisce che mosso dal suo divino Spirito e sarà lo Spirito che lo porterà a rivelarsi protettore di un'opera santa che ben presto lo vedrà come responsabile.

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1

Questo "Mémoire", redatto dal Fondatore per rivelare ai Fratelli attraverso quali vie Dio aveva fatto sorgere il loro Istituto, non ci è pervenuto. Il celebre viaggio del La Salle in Provenza è quello iniziato nel febbraio del 1712 in cui toccò Avignone, Alais, Les Vans, Gravières, Mende, Uzès, Marsiglia e conclusosi con la lunga permanenza a Grenoble da cui raggiunse la Grand-Chartreuse e Parménie, dove Soeur Louise lo sconsiglia di ritirarsi per continuare l'opera che Dio gli ha affidato. Il La Salle fa ritorno a Reims e poi a Parigi nell'agosto del 1714. Il manoscritto del La Salle poteva quindi concludersi con il "voto eroico" del 1691 o la prima consacrazione perpetua dei Fratelli del 1694

2 Nyel Adriano, di cui si parlerà a lungo durante questa biografia. Era nato nel 1624 nella diocesi di Laon e morì il 31 maggio 1687. Era economo presso l'"Hopital generai" quando gli fu affidato l'incarico di istituire scuole gratuite maschili a Reims. Fu zelante più che prudente, generoso più che costante. Il La Salle ebbe sovente motivi di rimprovero per la sua negligenza nel seguire i maestri, ma lo pianse alla sua morte come maestro esemplare votato all'educazione dei ragazzi con un distacco totale dai beni. Certo fu l'uomo di cui Dio si  servì per avviare il La Salle alla fondazione dell'Istituto dei Fratelli delle Scuole Cristiane
3 Christophe, che era facilmente uno degli orfani accolti da Nyel alla scuola dell'Hopital di Rouen, dove restavano fino all'età di 14 anni. Come per gli orfani non viene indicato il cognome. Morì diciot-tenne e, nell'atto di morte, è scritto "maestro di scuola presso Giovanni
Battista de La Salle", mai chiamato "Fratello"
4 Dubois Jeanne sposa di Maillefer Ponce, commerciante di stoffe. Dopo la conversione si diede a vita penitente e a opere buone. Per la liberalità dei Maillefer fu aperta la scuola di Darnétal. Inviò Adriano Nyel ad aprire una scuola gratuita per i fanciulli a Reims, sua città natale. Morì a Rouen nel 1693 di un male contagioso contratto all'"Hotel-Dieu", ossia all'ospedale, servendo i poveri malati
5 "Ecu", moneta dell'epoca equivalente a sei "livres"
6 Francoise Duval, religiosa di Padre Barre, scelta per le sue capacità a sostenere sugli inizi le scuole per le fanciulle di Nicolas Roland a Reims